5 candidati a sindaco, 253 candidati al consiglio comunale: riparte la giostra- di Angelo Gargano

5 candidati a sindaco, 253 candidati al consiglio comunale: riparte la giostra- di Angelo Gargano

Politica
Typography

Un esame come si dice oggettivo per fare le prime considerazioni sulle candidature a sindaco e sulla composizione delle liste: sui programmi sorvoliamo, perchè se Metternich lo pensava dei trattati militari,  figuriamoci se non possiamo dire altrettanto noi dei programmi dei candidati a sindaco di Bagheria.

E' un adempimento obbligatorio che non serve a nulla e a nessuno.

I soliti programmi faraonici sull'universo mondo hanno fatto, crediamo, il loro tempo, perchè nessun sindaco riesce a realizzare nulla di quanto promette, e la loro verifica e la  rendicontazione periodica da parte dei sindaci è solo una presa in giro.

Intanto un primo spontaneo raffronto con il voto del 2011: un candidato sindaco in meno rispetto alla precedente consultazione amministrativa,  'solo'  9 liste contro le 19 di allora e 'solo' 253 candidati al consiglio rispetto agli oltre 500 di tre anni fa, dimostrano che una lezione i partiti l'hanno capita, vale a dire che presentare liste a gogo' che poi non superano la soglia del  5%  è una assurdità e un non senso.

Tra i nomi degli assessori proposti, a parte qualcuno come Gino Di Stefano, che ha già messo le carte in tavole, per i nomi, parecchi dei quali sconosciuti, presentati da altri candidati sindaco è probabile che si tratti di nomi 'civetta' che al dunque daranno spazio e strada ai veri assessori.

Non ci sono comunque nomi tali da destare meraviglia, risultandoci peraltro che parecchi esponenti di valore richiesti di una loro disponibilità si sono tirati indietro: l'unico a proporre il concorso per titoli alla carica di assessori, procedura a nostro parecchio ingenua e discutibile, è stato Patrizio Cinque

Qualcuno dei nomi proposti  lascia pero' perplessi a partire dalla dritta di Marco Troiano segnalato dal politiologo Luttwak; certo sempre meglio, molto meglio di altri nomi, pero' un po' di realismo politico tra i 5 stelle non guasterebbe.

Quattro tra le liste presentate sono complete, quelle del Movimento 5 stelle e di Insieme per Bagheria e le due liste presentate dal Partito democratico, quella ufficiale e la lista del candidato sindaco Vella Sarà migliore, mentre le altre chi più chi meno presentano dei vuoti, segno che la diffidenza e la sfiducia diffuse verso la politica creano serie  difficoltà a trovare candidati disponibili al sacrificio, anche se già nelle liste si intravedono tanti 'figuranti'.

Sono ben 21 invece  i presenti nel vecchio consiglio che si ricandidano o a sindaco ( Di Stefano, Vella) o a consiglieri, ben il 70% quindi; una percentuale elevatissima considerati i mea culpa recitati dai consiglieri nel corso del dibattito sulla sfiducia a Lo Meo.

Esemplare invece la ricucitura delle divisioni che le primarie avevano provocato dentro il Partito democratico: la presenza di Emanuele Tornatore, il perdente delle primarie, ne è il suggello

A parte la lista del 'Movimento 5 stelle' e di  'Insieme per Bagheria' che sostengono rispettivamente Patrizio Cinque e Atanasio Matera, tutte le liste degli altri candidati  sindaco hanno imbarcato reduci delle vecchie ammministrazioni, con un picco, ben undici, che sono andati a rinforzare le liste del centrodestra, Nino Costa sindaco, andando in qualche modo  ad offuscare quelle promesse di rinnovamento che alcuni candidati pretendevano di potere rappresentare.

Ma non basta: tra i candidati ce ne sono almeno una decina di sopravvissuti a precedenti amministrazioni, vecchi esponenti ormai 'fuori corso', ex assessori ecc...che tentano di rientrare nella stanza dei bottoni

Certo leggiamo anche  tanti nomi nuovi, la gran parte dei quali non conosciamo, ma quell'appello alla Bagheria delle professioni, del lavoro e della cultura, partito da diversi candidati sindaco, a parte qualce eccezione numerabile sulle dita di una sola mano, è caduto nel vuoto.

Niente di nuovo sotto il cielo di Bagheria dunque da questo punto di vista. La novità, questa si' veramente sconvolgente, potrebbe accadere qualora venisse eletto sindaco uno dei due candidati sostenuti da una sola lista, e cioè o Matera o Cinque; in questo caso per il particolare meccanismo di voto ben 18 rappresentanti della lista del sindaco vincitore entrerebbero in consiglio comunale con le altre otto liste a dividersi  i residui 12 consiglieri sui 30 che compongono il consiglio

Avremmo allora  un consiglio composto almeno per il 60% da facce nuove

Si conferma in ogni caso quanto scrivemmo qualche settimana fa, e cioè che sarebbe stata necessaria una fase di decantazione e di riflessione prima di tornare al voto: ma tant'è, la giostra ormai gira e, a meno di qualche tsunami giudiziario, il 25 maggio si andrà a votare.

Domani parleremo dei sindaci e lanceremo un sondaggio sui voti di lista.