Lo Bosco, una politica per i diritti contro le discriminazioni

Lo Bosco, una politica per i diritti contro le discriminazioni

Politica
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Claudio Lo Bosco
è candidato nelle lista di Rifondazione Comunista per le prossime elezioni provinciali (collegio di Bagheria).
Il suo è un percorso di vita e politico, particolare, senza dubbio coraggioso.

Dichiararsi gay apertamente e lottare per l'affermazione dei diritti della comunità GLBT, in una provincia del profondo sud, come quella di Palermo, dove a tutt’oggi succede che l’ignoranza dei padri accoltelli sogni e realtà dei propri figli “diversi”, è una mossa sicuramente audace, di cui gli và dato merito, anche soltanto per la voglia di sfondare la coltre oscurantista che riveste ancora certi aspetti della nostra vita sociale.


Profilo del candidato

Claudio Lo Bosco, 34 anni, è dipendente amministrativo statale presso il CRA di Bagheria, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.
Già sindacalista funzionario della CGIL di Padova dove è stato responsabile dei dipartimenti Mercato del Lavoro, Artigianato e Salute e Sicurezza sul Lavoro, Lo Bosco ha collaborato con La CGIL del Veneto per la creazione dell'Ufficio Nuovi Diritti, che si occupa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici omosessuali che sul posto di lavoro vengono per questo discriminati.

Come esponente storico del movimento gay italiano è da trent'anni in trincea nella lotta quotidiana contro il pregiudizio antigay. Da sempre impegnato nell'attivismo GLBTQ è stato fondatore del GLO di Padova (Gruppo di Liberazione Omosessuale) nonché Coordinatore Nazionale dello Stesso Gruppo.

Attualmente è Presidente dell'associazione Omosessuale "Articolo Tre" di Palermo, continuando così il suo impegno contro la discriminazione e l'omofobia, per un ampio riconoscimento dei diritti degli omosessuali anche nella sua terra, la Sicilia, dove è ritornato nel 2005.
Ambientalista e pacifista nel suo programma include, oltretutto, un dichiarato impegno contro la mafia.