Crescono i consiglieri indipendenti: ma da chi e da che?

Crescono i consiglieri indipendenti: ma da chi e da che?

Politica
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La notizia non è di quelle da togliere il sonno, però qualche problema procedurale, lo porrà. Ci riferiamo al fatto che nell'ultima seduta del consiglio comunale altri due consiglieri,
Angelo Bartolone e Giuseppe Tripoli, si sono dichiarati indipendenti andandosi ad aggiungere al nutrito drappello di quelli che, lasciando le tradizionali formazioni politiche o i gruppi civici, si erano dichiarati tali.

Ora se pensate che questi consiglieri provengono da "gruppi" originariamente formati da due soli consiglieri, va da sè che hanno lasciato con un solo consigliere il gruppo di provenienza; se a questo aggiungiamo che c'erano già gruppi formati da un solo consigliere ( M.P.A.) e (D.C. per le autonomie), e che dei due consiglieri di Sinistra Democratica , uno, Nino Amato in questa campagna elettorale si sta schierando con Italia dei Valori, viene fuori che su trenta consiglieri, quelli facenti parte di gruppi che comprendono da due consiglieri in sù, sono soltanto diciotto: Partito democratico (6), U.D.C. (5), Forza Italia(3), A.N.(2), Per Risvegliare Bagheria (2).; poi ci sono altri dodici consiglieri o indipendenti, o facenti parte di gruppi (M.P.A., D.C. per le autonomie, S.D. ecc) formati di fatto da un solo consigliere.

Perchè questa frammentazione? Avete capito bene: ogni consigliere è uno con il quale il sindaco e la maggioranza che lo sostiene dovranno "fare i conti".

Voi penserete: fatti loro, ed in parte è così.

Però ogni consigliere ha il sacrosanto diritto di essere rappresentato in quella che pomposamente viene definita la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari.

Andiamo al sodo: ormai una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, vede tra capigruppo, gruppi con un solo consigliere e indipendenti uan quindicina di presenze, in pratica mezzo consiglio comunale.

A questo punto si pone un problema: e se il consigliere capogruppo vero o capogruppo di se stesso o indipendente fosse legittimamente impedito di partecipare alla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, che succede?

Molto semplice, noi un'idea c'è l'abbiamo: si potrebbe prevedere nel regolamento del consiglio, che, laddove il legittimo titolare del diritto di sedere alla Conferenze dei Presidenti dei Gruppi Consiliari avesse un legittimo e documentato impedimento a parteciparvi, in sua vece potrebbe partecipare la moglie o un figlio maggiorenne, purchè regolarmente iscritto nelle liste elettorali.
Se po' fà ? o no?