Nessun o.k. della Corte dei conti sul rinvio del piano di rientro e da lunedì rifiuti a Lentini

Nessun o.k. della Corte dei conti sul rinvio del piano di rientro e da lunedì rifiuti a Lentini

Politica
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Si infiamma lo scontro politico complice anche il caldo ferragostano, che non aiuta certo a raffreddare  i bollenti spiriti. A dividere è la misteriosa decisione o lettera della Corte dei Conti, almeno come tale era stata presentata dal sindaco, che dava una proroga di sessanta giorni per procedere all'approvazione del famoso 'piano decennale di rientro' che il consiglio aveva bocciato, aprendo la strada verso il dissesto.

In realtà da alcune prese di posizione di consiglieri, Di Stefano Gino in primis, e dalla pubblicazione su diversi organi di informazione di una nota degli ex consiglieri Amato e Di Bernardo è ormai chiaro che la Corte dei conti nulla ha deciso su Bagheria, nè tantomeno autorizzato 'proroghe'.

In realtà si sono verificati due fatti 'nuovi' che hanno fatto pensare all'assessore alle finanze Antonino Schiacchitano e al sindaco Lo Meo che il piano di rientro potesse essere 'rimodulato' ed sottoposto ad un ulteriore esame del consiglio.

Il primo fatto è stata la sentenza della Corte costituzionale che ha deciso 'l'incompetenza' della Corte dei conti nella dichiarazione di dissesto dei comuni siciliani, in conseguenza di un ricorso all'alta Corte di comuni già dichiarati in dissesto.

In poche parole la Corte dei conti in Sicilia non potrà più decidere nulla circa la dichiarazione di dissesto.

In secondo luogo si è aggiunto il fatto del finanziamento 'salvacomuni', per Bagheria di 7.500.000 di euro per il biennio 2013-2014, per il pagamento delle competenze arretrate delle aziende che vantavano crediti con il comune, cosa già in parte, e cioè sino al 31-12-2011,  avvenuta con una erogazione di circa 3.500.000 di euro alle imprese creditrici.

Pare che questa partita non fosse stata conteggiata nel precedente piano di rientro.

E' stata pertanto ripresentata alla Corte dei conti, al Ministero degli Interni e agli altri organi responsabili una riscrittura del precedente piano di rientro che teneva conto di questa novità.

E' probabile che nè la Corte dei conti, che ormai è 'incompetente' a dichiarare il dissesto, nè il Ministero dell'Interno, nè l'Assessorato regionale alla Famiglia e ai Comuni troveranno tempo e voglia di eccepire a questa procedura con il risultato che un nuovo voto del consiglio favorevole alla nuova riscrittura del 'piano di rientro' sani il voto precedente.

In effetti è un passaggio stretto e rischioso quello scelto da Lo Meo, ma potrebbe consentire di uscire fuori dal tunnel.

Condividerà il consiglio ?

Probabilmente una maggiore trasparenza sulla strada che si sta seguendo per cercare di evitare il default poteva servire a rendere più sereni i rapporti tra le forze politiche e coinvolgerli in questo, stavolta estremo, tentativo di salvezza; cosa che non è avvenuta.

C'è un altro motivo di polemica accesa tra il capogruppo de L'aquilone Gino Di Stefano e l'amministrazione: sta tutto in una determina di giunta, la n° 102 del 17.07.2013 in cui veniva riportato come assessore in carica ma assente l'ing. Gianpietro Giammanco, che in realtà assessore non fu mai perchè mancò l'atto del giuramento per il perfezionamento della nomina.

Un atto che ha suscitato in alcuni consiglieri parecchie perplessità di natura formale e sostanziale.

Per il resto la notizia non buona che per almeno una ventina di giorni i rifiuti dovranno essere conferiti alla discarica di Lentini (SR) ( e non CT come avevamo scritto in precedenza): sono 35 chilometri in più rispetto al viaggio a Mazzarrà Sant'Andrea e con costi di conferimento più alti 107 euro oltre IVA a tonnellata, rispetto ai 70 euro oltre IVA per tonnellata che si pagavano a Mazzarrà.

Circa 10.000 euro di costi giornalieri di conferimento oltre ai costi del carburante e ai tempi che incidono sulla turnazione. Risultato: siamo sempre punto e daccapo.

L'emergenza rifiuti, che nei fatti non è stata mai del tutto superata, è sempre dietro la porta.

Dal 1 di settembre si dovrebbe tornare a conferire all discarica di Siculiana che è stata in questo periodo oggetto di lavori di adeguamento e ampliamento.