Bocciato il piano di risanamento: il comune verso la bancarotta

Bocciato il piano di risanamento: il comune verso la bancarotta

Politica
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Gli ultimi estremi tentativi di salvare il salvabile, almeno secondo l'opinione del sindaco e di una parte della maggioranza si sono infranti contro l'opinione di una parte maggioritaria del consiglio che preferisce di fatto scegliere la strada del dissesto piuttosto che continuare a governare una crisi drammatica.

Quello che non ha fatto il consiglio ieri sera e cioè l'aumento delle aliquote IMU, IRPEF e TOSAP lo faranno i commissari che verranno a governare le finanze dell'Ente, anzi se ci hanno spiegato bene la procedura, lo dovrà fare lo stesso consiglio, che, nello stessso istante in cui dichiarerà ufficialmente e con delibera il dissesto dell'Ente, come pare obbligato a fare dalla legge, dovrà contestualmente votare per elevare al massimo le tariffe, ed accettare, obtorto collo, tutte le conseguenze derivanti dalla dichiarazione di dissesto

.La seduta si è conclusa dopo l'una di questa notte. Nel vuoto tutti i tentativi di Lo Meo di far passare almeno il piano di rientro: niente da fare.

Si apre ora uno scenario estremamente incerto e complicato, ed un periodo ancora peggiore, se fosse possibile, per i cittadini bagheresi.

Nella lunga schermaglia che ha preceduto il voto finale è stato bocciato un o.d.g. che impegnava l'amministrazione a risolvere le criticità sollevate dai revisori dei conti.

Bocciata anche una proposta di Daniele Vella tendente ad approvare il piano di rientro in quanto tale, rinviando ad un secondo momento la revisione delle aliquote.

Il voto è stato duplice, uno sul piano i rentro l'altro sulle aliquote. Questo il voto dei consiglieri.

Al momento del voto sul piano di risanamento hanno votato contro Prestigiacomo Antonio, Prestigiacomo Domenico, Giammanco,  Di Stefano Domenico, Di Stefano Giacinto, Bartolone, Chiello, Gurrado, Lo Galbo, Lo Cascio, Puleo, Chiello, Di Quarto, Arena. 

Astenuti i consiglieri Tornatore, Maggiore Antonino

Favorevoli Vella, Pagano, Scaduto, Sciortino, Passarello, Amari, D'Agati, Raspanti, Mineo, Vigilia.

Complessivamente 10 voti a favore, 14 contrari e 2 astenuti.

Adesso il segreatrio comunale comunicherà al Prefetto, al Ministero degli Inetrni, alla Corte dei conti, all'Assessorato regionale alle autonomie locali il risultato del voto che nei fatti corrisponde ad una dichiarazione di fallimento.

A quel punto il Prefetto inviterà il consiglio a votare una delibera in cui si dichiarerà ufficialmente il dissesto e nel contempo, come dicevamo, li obbligherà a portare al massimo tutte le aliquote di tasse e imposte con copertura sino al 100% per alcuni servizi, quali la Tarsu.