La seduta consiliare si apre con 16 presenti su 30 consiglieri assegnati al comune.
Si passa subito a trattare le comunicazioni giunte alla presidenza del consiglio.
Al termine della trattazione del primo punto all’o.d.g. il Presidente del Consiglio Comunale, Bartolo Di Salvo, dispone un breve ricordo di Peppino Abbate, uomo politico bagherese, recentemente scomparso.
Intervengono a ricordare la figura di Peppino Abbate, il Sindaco e i consiglieri Lima, Cirano, Di Stefano, Vella e Castronovo. Unanime nei commenti emersi dall’aula è il ricordo di una persona onesta, democratica, moderata, che viveva la politica come passione e come strumento per risolvere i problemi della gente.
Al termine della commemorazione il consigliere Gulli a nome dell’intero centro sinistra propone il prelievo del punto all’o.d.g. riguardante “l’abbattimento dei corpi bassi di piazza indipendenza”. Il prelievo ha come motivo principale, sottolinea anche Vella, quello di provvedere nel più breve tempo possibile al reperimento di un’area a parcheggio nei pressi di Corso Umberto I.
Cangialosi propone invece di non votare questo prelievo e affrontare prima alcuni Piani di lottizzazione presenti all’o.d.g. (Piano di Lottizzazione Lo Medico e Piano di Lottizzazione Ferrante).
L’aula boccia il prelievo a seguito del voto di astensione delle liste civiche, quello contrario del Pdl e dell’Udc, nonostante il voto favorevole del centrosinistra.
Il consigliere Gino Di Stefano propone il prelievo del punto all’o.d.g. riguardante il Piano di Lottizzazione Lo Medico.
L’aula, a maggioranza, approva il prelievo.
La presidenza del consiglio concede la parola all’assessore Pagano per illustrare l’atto.
Si tratta di uno di quei piani di lottizzazione approvati dal Consiglio Comunale nel 1998 e che la commissione straordinaria, insediatasi a seguito dello scioglimento del consiglio comunale, ha revocato nel febbraio del 1999. I cittadini proponenti il Piano hanno fatto ricorso contro la deliberazione di annullamento e, dopo un primo pronunciamento sfavorevole del Tar, si sono visti dare ragione dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.
Chiede la parola il Consigliere Cangialosi, il quale sottolinea come dopo diversi anni, finalmente, giustizia è fatta sia per quel consiglio comunale ingiustamente sciolto per sospette infiltrazioni mafiose sia per quei cittadini proponenti le lottizzazioni.
Duro è l’attacco che il capogruppo di F.I lancia verso il consigliere Gulli, colpevole, a detta di Cangiatosi, di avere votato contro questi piani di lottizzazione nel lontano 1998.
Chiara la replica del capogruppo del PD. I piani di lottizzazione presenti all’o.d.g.,afferma Gulli, devono essere votati positivamente entrambi, in quanto su di loro si è pronunziata favorevolmente una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Il voto espresso dal centrosinistra e da me nel 1998, afferma Gulli, è stato un voto politico e di valutazione politica.
Quei piani di lottizazione inoltre furono approvati da consiglio comunale di allora e furono revocati, solamente in seguito, dai commissari straordinari. Adesso prendiamo atto del pronunciamento dell’autorità giudiziaria e votiamo favorevolmente. E’ necessario che in questa aula si parli di tutti gli argomenti con chiarezza e alla luce del sole, conclude Gulli.
Dai toni più moderati l’intervento del Consigliere Gino Di Stefano. Di Stefano invita l’aula ad affrontare nella dovuta maniera e con le dovute scadenze i temi dell’urbanistica.
Ci stiamo avvicinando alla revisione del P.R.G. ,sottolinea Di Stefano, e io mi auguro si proceda ascoltando la città e le varie categorie professionali. Il consigliere dell’Udc conclude proponendo di calare nella prossima revisione del Prg gli altri piani di lottizzazione revocati nel 1998 per i quali il comune potrebbe essere condannato al pagamento di un risarcimento danni ai lottizzanti.
Interessante l’intervento del consigliere Aiello, che si definisce “memoria storica” dell’aula consiliare, per avere vissuto personalmente, insieme a pochi altri, le vicende del 1998.
Il consigliere indipendente sferra un duro attacco contro il Prg vigente affermando come questo abbia molti limiti, non prevedendo sufficienti parcheggi, sufficienti aree per l’edilizia popolare, ecc…I piani di lottizzazione, conclude Aiello, sono strumenti previsti dalla legge e che i cittadini in alcuni casi possono utilizzare. Pertanto preannuncia il proprio voto favorevole.
Abbastanza costruttivo l’intervento del consigliere Castronovo, il quale rammenta nel breve tempo concesso, la storia urbanistica e politica degli ultimi anni della nostra cittadina. Dopo un accorato appello al dialogo e al confronto tra le parti politiche, il consigliere di S.D. spiega la posizione della sinistra cittadina, in passato contraria a piani di lottizzazione in esecuzione di un Prg che privilegiava interessi di pochi piuttosto che esigenze della città. Adesso la situazione è diversa, e il momento storico è differente.
Castronovo sottolinea come queste sentenze del C.G.A. relative ai piani di lottizzazione all’o.d.g., ribaltino la decisione di scioglimento per sospette infiltrazioni mafiose del consiglio comunale che nel 1998 approvò questi strumenti urbanistici. Castronovo, senza mezzi termini, afferma come quello scioglimento sia stato una decisione politica, come politica è stata anche la decisione dello scioglimento del consiglio comunale di Caltavuturo. Vengono meno adesso, con l’assoluzione di Gaspare Giudice e con queste sentenze del C.G.A. i due presupposti fondanti dello scioglimento subito durante la sindacatura Valentino.
Il consigliere di S.D. invita gli organismi deputati a modificare la legge sullo scioglimento dei consigli comunali, punendo le responsabilità personali e soprattutto fornendo gli strumenti per potere rimuovere e colpire i funzionari degli enti locali sospettati di condizionamento.
Un tocco di emozione, si intuisce, durante l’intervento del consigliere Lima, presidente del consiglio comunale nel 1998, quando questi piani di lottizzazione furono approvati. Lima afferma come questa vicenda per lui abbia carattere politico, ma anche personale, ed esprime contentezza quando a distanza di dieci anni la giustizia si è pronunciata favorevolmente a degli strumenti urbanistici da lui già votati a suo tempo.
Questi argomenti, ribadisce il consigliere delle liste civiche, vanno al di là delle formazioni politiche che governano,riguardando lo sviluppo dell’intera città. L’intervento del consigliere si conclude preannunciando il proprio voto favorevole.
Conclude la sfilza degli interventi il Presidente Di Salvo, dicendo come il pronunciamento del C.G.A. abbia riscritto la storia degli ultimi anni di Bagheria. Sicuramente, afferma Di Salvo, l’espansione urbanistica della nostra città è stata spesso fuori dalle regole ed è avvenuta senza rispetto per le esigenze di vivibilità. Bagheria paga ancora il prezzo di questo sviluppo urbanistico.
Ma oggi, conclude il Presidente, non si può che essere contenti che vi sia un consiglio comunale che ha la capacità di riunirsi e deliberare su temi urbanistici
Al termine della discussione (dopo un chiarimento su alcuni aspetti tecnici contenuti in un emendamento di Di Stefano G. poi ritirato) l’aula approva all’unanimità il Piano di lottizzazione Lo Medico e a seguito di un altro prelievo approva, sempre all’unanimità, il piano di lottizzazione Ferrante, su cui gravava identica sentenza del C.G.A.