Politica

Nella tarda mattinata di oggi Maddalena Vella, tra le prime elette nelle scorse consultazioni amministrative nella lista del Movimento 5 stelle, ha protocollato un documento in cui manifesta la volontà di lasciare il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, per andare a formare un nuovo gruppo con l'altro consigliere che ha già lasciato il MoVimento, Massimo Cirano.

Capogruppo di questo nuovo raggruppamento che si viene a formare in consiglio comunale, e che si chiamerà 'Indipendenti per Bagheria', sarà la stessa Maddalena Vella.

Nessuna intenzione di dimettersi da consigliere dunque e precisa " ciò non avverrà in  quanto eletta democraticamente e in quanto non ho disatteso nè il programma nè le regole.

L'augurio è pero che "questa mia decisione sofferta possa spronare l’amministrazione e il sindaco a ritornare a quelli che erano i progetti condivisi con la cittadinanza e che io sosterrò al di là di tutto.”

Le motivazioni riportate nella lettera di dimissioni, rimandano a quanto già aveva dichiarato  nell'ultima seduta del consiglio comunale, laddove era apparso evidente il travaglio politico  di Maddalena Vella, che in quella occasione, ha ribadito comunque, la propria adesione al progetto nazionale del Movimento, "perchè  la sua politica si bada su valori fondamentali quali Libertà, uguaglianza, dignità, solidarietà, rispetto e meritocrazia, che ogni componente del gruppo ha diritto di partecipare alla vita associativa" però precisa nella nota consegnata alla presidenza "sono venute meno i presupposti sui quali il cittadino mi ha eletta democraticamente, dandomi la facoltà di rappresentarlo, in quanto questa amministrazione non ha rispettato scelte intraprese fino ad ora il progetto proposto durante la campagna elettorale".

Probabilmente, e senza voler fare dietrologia, una gestione del gruppo che non lascia molto spazio ai dubbi e agli interrogativi di alcuni esponenti del MoVimento, sta provocando  questa diaspora, che, c'è da supporre, potrebbe anche avere un seguito. 

Non sono tardate ad arrivare le reazioni degli esponenti di partiti, associazioni e movimenti, alla proposta del sindaco Patrizio Cinque di bandire una gara per l'affidamento all'esterno del servizio integrato dei rifiuti.

Sulla notizia interviene Daniele Vella della Direzione regionale del P.D. con una presa di posizione che riportiamo:

"Apprendiamo dal Sindaco della rinuncia al progetto di creazione di una Spa per la gestione del servizio rifiuti e di un passo indietro che dovrebbe spingerlo verso l'esternalizzazione del servizio stesso.

Sin dal primo momento in cui l'idea della società partecipata è stata proposta abbiamo fortemente sostenuto come questa fosse una strada difficile se non irrealizzabile e di come invece ci si doveva dirigere - come oggi pare avvenire - verso il rispetto degli impegni presi con gli elettori, realizzando una gara europea per l'affidamento ad una ditta esterna dell'intero servizio.
Ciò potrà comportare, se i passaggi saranno ben seguiti, un costo certo, risparmi per i cittadini e una città più pulita.

Rimane da constatare che l'amministrazione monocolore 5 stelle procede confusamente e senza un programma ben chiaro.

Oggi con quasi un anno di ritardo - è qui sta la gravità della cosa - si ritorna sui propri passi e si cambia totalmente rotta, ne siamo contenti se questo è un bene per la nostra città, ma regole di buona politica e di buona amministrazione richiederebbero che quando si sbaglia qualcuno assuma su di se le responsabilità della cattiva amministrazione - di certo fin qui prodotta -.

Dovrebbe avvenire per la vicenda relativa ai contrattisti,la cui mancata proroga è stata sancita dalla debolezza di una amministrazione che è sfuggita alle proprie responsabilità, così per la questione servizi essenziali che fino ad oggi non sono stati erogati se non con gravi disagi e mi riferisco per esempio all'assistenza ai bimbi diversabili; oggi per la mancata programmazione in un settore tanto delicato come i rifiuti."

Daniele Vella, direzione regionale Partito Democratico.

Anche Biagio D'Agati di Sarà Migliore interviene sull'argomento con una nota:

Abbiamo appreso la volontà del sindaco e del M5S di tornare indietro ed Esternalizzare, attraverso una gara Europea, il servizio dei rifiuti !!

Questa è la nostra posizione da inizio mandato, abbiamo cercato in tutti i modi di far cambiare idea al sindaco e assessore !! Ricorderete che ho presentato, APPENA UNA SETTIMANA FA, un ODG che prevedeva proprio questo, eppure è stato BOCCIATO, dal M5S !!

Sono passati 10 mesi, si è parlato di rivoluzioni, raccolta porta a porta, raccolta differenziata, oasi ecologiche, punti di raccolta, acquisto di mezzi e nel frattempo si continuavano a prendere NOLI A CALDO E A FREDDO, BOBCAT Ecc

TUTTO A SPESE DEI CITTADINI !!

Questa scelte improvvisate e incomprensibili non possono essere accettate !! C'è una grave responsabilità politica e il sindaco non puó far finta di nulla, deve dare un segnale alla città !!

USCIAMO DAL COIRES ( tra l'altro è un ente già fallito ), e appaltiamo il servizio all'esterno !!! Ció garantirebbe costi certi, mantenimento del decoro urbano, con pulizia delle spiagge e del verde pubblico, garantendo un servizio costante, continuo e una riduzione della tassa rifiuti !!

Questo passo indietro dimostra che il ruolo dell'opposizione in Consiglio è fondamentale, e che, al contrario di ciò che dice il sindaco, L'opposizione SERVE !!

BIAGIO D'AGATI consigliere comunale

Anche Net Left ha diffuso un comunicato, di cui riportiamo il testo.

L’amministrazione sui rifiuti non cambi più idea

Ancora una volta l’amministrazione cambia idea sulla gestione rifiuti , comprendiamo bene che non sia facile gestire i rifiuti quando il governo regionale lascia chiuse le discariche per diversi giorni, poi le riapre e non ha un degno piano regionale, ma c’è bisogno che la giunta bagherese intraprenda una via e la persegua fino in fondo. Ad affermarlo Luca Lecardane e Giusi Sanfilippo rispettivamente coordinatore regionale e cittadino dell’associazione Net Left.

Noi rimaniamo convinti che la gestione in house attraverso una s.p.a. pubblica e la raccolta porta a porta sia la migliore soluzione.

In ogni caso auspichiamo che questo affidamento ai privati veda mantenere i posti di coloro che lavorano al Coinres per quota parte bagherese e faccia rientrare a lavoro gli ex-temporary abbandonati dalla politica regionale e nazionale, che hanno smesso di percepire la mobilità e ch da dicembre non hanno più alcun tipo di sussidio.

Ci domandiamo - concludono Sanfilippo e Lecardane - che politica è quella che abbandona i cittadini, padri di famiglia, che Stato è quello che lascia soli i cittadini nei momenti di difficoltà

Bagheria 28/03/2015
L’ufficio stampa
 

Piena solidarietà ai 32 contrattisti che ieri hanno visto con molta probabilità, svanire definitivamente la possibilità di rientrare al proprio posto di lavoro, avevamo già annunciato in tutte le salse che il percorso da parte di questa amministrazione era contorto e inusuale. Ma come ormai l'amministrazione Cinque ci ha abituato, anche sapendo di sbagliare non ritorna indietro sui propri passi. La condizione primaria era la continuità di lavoro, infatti si parlava esclusivamente di proroga non di nuova assunzione, ma di fatto dopo tre mesi è terminato lo status indispensabile, in più oltre il danno la beffa, come si può chiedere ad un comune in dissesto la regolarità dei pagamenti nei confronti dei fornitori?

Con forte sconforto emerge che in questa amministrazione regna sovrana la confusione e allo stesso tempo una forte presunzione. Mi auguro che l'Assessore al personale che ha seguito da vicino la vicenda abbia un sussulto di dignità e si dimetta immediatamente. 

Anche perchè tutti i servizi nevralgici del nostro comune saranno fermi o a rilento per un tempo indefinito.

Maurizio LOo Galbo, consigliere comunale di Forza Italia

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Appreso, con grande stupore e tanta tristezza, la notizia della mancata proroga ai contrattisti, esprimo massima solidarietà ai 32 lavoratori e alle rispettive famiglie, per il dramma che, spero solamente momentaneo, stanno vivendo e sopportando.

Credo non sia giusto e moralmente sopportabile, che si stia e si resti impassibili, difronte ad un dramma del genere, ritengo che, tutti assieme, noi che rappresentiamo uno spaccato della vita sociale ed economica di Bagheria, non dobbiamo limitarci soltanto al sentimentalismo e alle espressioni di solidarietà, che, pur avendo giustificati valori, non aiutano a superare e a lenire il dramma di chi si vede privato del valore principe della nostra costituzione, e soprattutto della propria dignità, “il lavoro”.

 Ritengo sia opportuno che, le associazioni di categoria, i sindacati e le forze politiche tutte, diano un segnale forte e soprattutto un aiuto concreto, per far si che questi lavoratori e concittadini, non restino soli e il loro dramma dimenticato.

AsCom Confcommercio Bagheria
Il Presidente Italo Fragale

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Da notizie ancora non ufficiali arriva da Roma la notizia che la commissione riunitasi oggi per decidere circa le sorti dei 31 precari che attendevano la proroga per il rinnovo del contratto abbia dato parere negativo.

Non vi è ancora la nota ufficiale ma la notizia della bocciatura della proroga sembra sia uscita proprio dagli uffici della direzione centrale per gli Uffici territoriali del Governo e per le Autonomie locali del Dipartimento degli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno.

“E’ un momento triste per la storia del Comune di Bagheria - dichiara l’assessore a Bilancio e Finanze, Maria Laura Maggiore – “la notizia non è ancora confermata ma siamo solidali con questi lavoratori , il costo della crisi e del dissesto è ricaduto anche su questo Ente con la mancata proroga, adesso, non appena arriverà la nota valuteremo il da farsi e verificheremo eventuali presupposti per legali procedure di reinserimento”.


Ufficio stampa Comune di Bagheria

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Desidero esprimere la massima vicinanza a quei lavoratori del Comune di Bagheria che oggi vivono il dramma della mancata proroga del loro contratto.

Non è il momento delle polemiche,ma di certo oggi il Sindaco,l'assessore al personale e l'amministrazione tutta dovrebbero riflettere sul significato di decisione e su quello di responsabilità.

Assumersi le proprie responsabilità di fronte a 32 padri e madri di famiglia,procedere alla proroga dei contratti senza esitare, giustificare la spesa con l'essenzialità dei servizi svolti ed il mancato introito che al nostro Comune deriverà dal mancato svolgimento degli stessi,era la cosa da fare, la cosa fatta dalle altre amministrazioni, purtroppo non la decisione della nostra Giunta monocolore 5 stelle.

Quando ci si candida ad amministrare realtà complesse e quando si è chiamati a farlo occorre avere realmente programmi chiari e realizzabili e non solo millantarli e spesso capita di essere posti davanti a scelte difficili e anche rischiose, è lì che occorre segnare la differenza.

Daniele Vella,direzione regionale Pd

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Alla vigilia della seduta della Commissione del Ministero dell'Interno che stabilirà la sorte dei 31 contrattisti bagheresi, il Partito Democratico di Bagheria ha inviato una nota al Viminale per informare "degli effetti negativi e dei danni che la sospensione del personale contrattista ha provocato nei primi mesi dell'anno in corso sulle attività istituzionali dell'ente".

La nota snocciola poi i dati impietosi del primo trimestre 2015 rispetto a quelli dell'analogo periodo dell'anno precedente: il crollo delle concessioni e autorizzazioni edilizie, rilasciate dal SUAP, dagli uffici della Sanatoria e dell'Edilizia privata; la drastica riduzione del lavoro di progettazione da parte dell'Ufficio Programmazione e Sit, anch'esso dimezzato, a partire dalla mancata predisposizione in tempo utile per il finanziamento del Piano di Azione per l'energia sostenibile; i ritardi dovuti al passaggio di consegne tra il personale contrattista sospeso e quello di ruolo; i ritardi nella predisposizione del Bilancio 2013 e di quello stabilmente riequilibrato; i servizi di gestione delle risorse umane e della gestione contabile e finanziaria, fondamentali nella fase di gestione del dissesto, in notevole affanno a causa della sospensione del personale contrattista; le difficoltà dell'ufficio stampa, del comando di polizia municipale, del servizio dei settore dei beni culturali, anche per via del collocamento in quiescenza del personale di ruolo.

La nota si sofferma pure sulla sospensione dal servizio dell'avvocato comunale sostituito al momento da un avvocato esterno con un ulteriore aumento delle spese per il pagamento dell'onorario professionale.

"Ci chiediamo - dice Orazio Amenta, segretario cittadino del Pd - se è tagliando le spese per i contrattisti e privando gli uffici di trentuno professionisti, che il comune risparmierà denaro pubblico o al contrario ne spenderà di più sotto altre forme, e se i servizi al cittadino, almeno quelli ordinari, potranno essere mantenuti, oppure se il Comune non sarà più in grado di fare fronte alla normale amministrazione. Abbiamo scritto questa nota, recapitata a mano dalla nostra deputazione nazionale, per chiedere agli Enti in indirizzo di valutare con grande attenzione la questione della proroga dei contrattisti, anche considerando le gravi ripercussioni avute dall'Ente negli ultimi tre mesi di sospensione e di quelle che ne potrà avere in caso di definitivo licenziamento."

 Orazio Amenta,Segretario Pd

Sembrava un consiglio comunale come tutti gli altri; soliti interminabili e spigolosi preliminari, con la presidente sempre là a vigilare per impedire che i consiglieri dell'opposizione possano manifestare anche un solo pensiero compiuto di critica all'amministrazione, soliti richiami ai tempi e al regolamento, (che come è noto per gli avversari si applica ma per gli amici si interpreta), solite premesse dei consiglieri al microfono che anzichè andare subito al cuore delle questioni i tre minuti a loro disposizione  li consumano già nei convenevoli e nei preamboli.

Insomma solito parlare di nulla. 

Poi qualcosa è accaduto: ed è accaduto che le emozioni dei singoli, la politica vissuta come passione e partecipazione, e non solo come disciplina e obbedienza, comincino a farsi strada, ed il consiglio si trasforma in certi istanti, negli interventi in particolare dei consiglieri Cirano e Vella, in una sorta di seduta di autocoscienza.

E si vede dal linguaggio, anche dal periodare incerto, dalle espressioni ripetute, dalle emozioni che trasmettono che non si tratta di vecchi volponi della politica, ma di giovani, forse anche inesperti, ma che vogliono continuare a poter credere  in un progetto politico di cambiamento.

Entrambi, Massimo Cirano e Maddalena Vella, hanno ripetuto che credono nel progetto politico del Movimento 5 stelle, ma mentre Cirano questa assenza di democrazia interna, questi individualismi (o comunque mancate condivisioni) nelle scelte e nelle decisioni importanti, li risolve tagliando i legami con il Movimento di Bagheria, Vella vuole risolvere dall'interno queste contraddizioni, perchè è convinta che portando dentro il dibattito del Movimento i problemi veri, anche nel confronto sereno con gli altri, si possano ritrovare le stesse ragion d'essere del Movimento e le soluzioni alle questioni aperte.

Però occorre discutere, ed entrambi gli interventi vanno al vero cuore del problema, che ha riguardato la vita interna del MoV 5 stelle e non solo a Bagheria: basta con le decisioni calate dall'alto e prese senza un dibattito e un confronto, e a mò di esempio viene citata la GE.CO. la società pubblica per i rifuti; un capovolgimento di posizione rispetto a quanto affermato in campagna elettorale che nessuno però avrebbe mai sottoposto al voto nè dei consiglieri nè degli attivisti.

Ma pensiamo che siano decine le questioni sulle quali il gruppo dei 18 consiglieri,  è andato avanti credendo per fede piuttosto che per reale convinzione, ed esempi se ne potrebbero fare a bizzeffe, e sono poi quegli svarioni e quelle discutibili scelte, che hanno fatto perdere nel paese credibilità e autorevolezza al MoVimento 5 stelle.

Anche perchè il paese è in condizioni disastrose e chi ha comandato deve rassegnarsi a prenderne atto ed a cominciare a discutere, a decidere e magari a sbagliare assieme agli altri.

In realtà i prodromi di quanto accaduto oggi si erano già avvertiti negli ultimi due consigli comunali, perchè da sponde opposte si levavano appelli alla riflessione, al confronto civile sui problemi, a liberarsi dai pregiudizi; e c'era stata, e qualcuno oggi lo ricordava, anche una riunione di capigruppo in cui i consiglieri si erano guardati negli occhi e si erano ripromessi di superare le reciproche diffidenze mettendo da parte rancorosità e polemiche.

Erano dei semi, che sembravano essere caduti nel vuoto, stando agli esordi del consiglio di oggi, ma che invece si è visto poi essere stati fruttuosi.

La visione politica dell'uomo solo al comando (o del suo cerchio magico) e dello squadrone che 'tremare il modo fa', (quello della 'maggioranza bulgara' per capirci) e che da solo va avanti e risolve i problemi, di fronte alle condizioni che vive Bagheria dopo nove mesi di amministrazione di Movimento 5 stelle, si è dissolta come neve al sole.

Tutti credo, a partire da Patrizio Cinque, che si dava all'inizio di sindacatura sette-otto mesi per cominciare a marcare la differenza con il passato, si sono dovuti arrendere all'evidenza. In un paese in dissesto finanziario, con problemi grandi quanto una montagna, ed è superfluo enumerarli tutti, sarebbe follia pensare di potercela fare da soli.

Occorre, lo abbiamo sempre sostenuto, uno sforzo solidale e unanime, in cui tutti, maggioranza e opposizione, si prendano le loro relative responsabilità; e questo perchè le strade colme di rifiuti  e colabrodo, il caos del traffico, le scuole che crollano, l'assistenza negata ai disabili, non possono essere i problemi solo di chi governa e diventare facile strumento per l'opposizione per attaccare la maggioranza. No e poi no!

E tanti in assoluta buona fede lo hanno detto e ripetuto: i rifiuti che si accumulano, per citare sola una delle emergenze, non possono essere considerati solo problema  del sindaco e della maggioranza; sono anche un problema per l'opposizione, per chiunque rappresenti la nostra comunità.

Lo dicemmo e lo ripetiamo: decisioni prese sull'onda di un successo personale travolgente del sindaco Patrizio Cinque fecero pensare a qualcuno ad una sorta di presa del Palazzo d'inverno, e quel qualcuno si è illuso che doveva andare a comandare e non a governare una realtà difficile e agonizzante.

E tante tracce di quanto diciamo sono riscontrabili nella politica della maggioranza di questi mesi a partire dall'elezione alla presidenza del consiglio di una figura che non è garante dei trenta consiglieri, ma strenuo difensore della causa del Movimento 5 stelle.

Claudia Clemente avrebbe potuto essere un'eccellente capogruppo o assessore, per la grinta e l'attaccamento alla bandiera che dimostra, ma oggi è tutto tranne che una figura che deve esercitare un ruolo di garanzia dell'istituzione, cioè di tutti e 30 i consiglieri,  insomma super partes; nella realtà è un arbitro che gioca la partita a favore di uno dei contendenti, e questo equivoco è a nostro avviso una delle cause del clima di scontro e di intolleranza che si è creato all'interno del consiglio comunale.

Oggi in consiglio dopo le solite due-tre ore perse si è cominciato a parlare di problemi reali, una nuova sede per il corpo della Polizia municipale, una nuova sede per l'Agenzia delle Entrate che dal 1° giugno ha disdetto il contratto dei locali che attualmente occupa e che pretende, per restare a Bagheria, dei locali comunali.

Rischia di ripetersi il film già visto con il Tribunale, la Serit, il Giudice di pace, ecc...e che rischiamo di vedere tra qualche mese con l'INPS; alla fine si decide di valutare le soluzioni più idoneee all'interno delle disponibilità rappresentate dai beni confiscati. Poi in serata arriva la notizia che sulla GE.CO c'è il contrordine: 'Indietro tutta'.

Noi che abbiamo l'inclinazione a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, se fossimo l'opposizione, piuttosto che recriminare e rigirare il coltello nella piaga e ripetere 'noi ve l'avevamo detto' ci concentreremmo per dare un contributo concreto di idee, di rapporti politici, di assunzione di responsabilità, di concretezza, per contribuire a dare a Bagheria il volto che merita.

Angelo Gargano

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