Gestione dei beni confiscati, a Palermo primo corso di formazione in Italia

Gestione dei beni confiscati, a Palermo primo corso di formazione in Italia

cultura
Typography
Esperti che abbiamo competenze trasversali, di tipo giuridico, amministrativo, manageriale, che sappiano seguire tutte le fasi della gestione di un bene strappato alla mafia: dal sequestro alla confisca, dall'assegnazione alla sua riutilizzazione virtuosa. L'Università di Palermo li formerà, prima in Italia,
rendendo più efficienti processi che attualmente presentano molte difficoltà. L'Ateneo promuove infatti - prima edizione il prossimo ottobre - un corso di alta formazione post-laurea in "Amministrazione e gestione dei beni confiscati alla mafia" - in cui insegneranno docenti, avvocati, magistrati.

A promuoverlo, il dipartimento di Studi europei e delle relazioni internazionali (www.dems.unipa.it) diretto da Giovanni Fiandaca, in collaborazione con la Fondazione Bianchini e la Fondazione Legalità.

"Questa volta l'Ateneo contribuisce all'affermazione della legalità - dice il rettore, Roberto Lagalla - non soltanto in termini di apporto scientifico, ma con la formazione di competenze che possano concretamente incidere su un aspetto fondamentale della lotta alla mafia".

Il corso sarà presentato nel corso del convegno dedicato alla confisca, gestione, destinazione dei patrimoni mafiosi che si svolgerà sabato 5, nell'Aula Magna dello Steri di Palermo, alla presenza dei ministri degli Interni, Roberto Maroni e della Giustizia Angelino Alfano, e di Mario Morcone, direttore dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati, appena istituita. Saranno presenti tra gli altri il prefetto Giancarlo Trevisone, numerosi magistrati (Gaetano Paci, Lucia Liotti, Giuseppe Pignatone, Roberto Scarpinato, Silvana Saguto, Alberto Cisterna), professori universitari, avvocati.

Durante il convegno, che comincerà alle 9 (l'intervento di Maroni è previsto alle 17.30), verranno esposti dati, saranno analizzati i punti critici della "filiera" che va dalla confisca al riutilizzo produttivo dei beni, verranno discusse le ultime novità legislative. Le misure patrimoniali contro le organizzazioni mafiose e la criminalità del profitto sono infatti al centro di una intensa attività legislativa che a più riprese sta innovando in profondità l'intero settore. Soltanto negli ultimi due anni si è assistito (con i cosiddetti "Pacchetti sicurezza" varati dal Parlamento nel 2008 e nel 2009) all'introduzione di importanti novità in ordine sia ai presupposti normativi per procedere giudizialmente al sequestro e alla confisca dei proventi della criminalità organizzata e d'impresa, sia alle procedure e alle tecniche di gestione e destinazione dei beni oggetto dei provvedimenti.

Recentemente si registrano ulteriori novità. Da un lato, ha visto la luce il decreto legislativo che istituisce l'Albo degli amministratori giudiziari. E, dall'altro, è stata istituita l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati, ente centralizzato al quale vengono ora conferiti poteri e competenze fondamentali prima incentrati sull'autorità giudiziaria o su altri rami della pubblica amministrazione.

Fonte : Ufficio Stampa Università degli Studi di Palermo