Tornano a Bagheria dal 14 al 29 settembre "Le Vie dei Tesori"

Tornano a Bagheria dal 14 al 29 settembre "Le Vie dei Tesori"

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Tornano a Bagheria dal 14 al 29 settembre le "Vie dei Tesori".

Si salirà in cima alla Torre dell’acqua di Aspra, e qualcuno se la ricorderà in “Baarìa” di Giuseppe Tornatore; che volle come sfondo anche uno dei pannelli di Minico Ducato, il pittore di “masciddara” protagonista della bottega-museo. Ritorna la putìa dove lavorò da bambino il poeta Ignazio Buttitta e per la prima volta, entrano nel festival le sale del Museo Guttuso a Villa Cattolica; aprono alcuni palazzi che furono il buen retiro dei nobili signori, l’eccentrica Villa Palagonia con i suoi mostri, l’anno scorso uno dei luoghi più visitati dell’intero festival. E i percorsi fuori porta; il trek&snork da monte a mare, il battesimo dell’acqua a Porticello.

Da non perdere, questa quinta edizione delle Vie dei Tesori: undici luoghi, sette esperienze, per indagare la città attraverso i suoi palazzi, divenuti musei, centri universitari, oppure aperti ai visitatori che cercano l’anima degli antichi padroni.

Tre weekend per un nuovo festival di “riappropriazione della bellezza” che quest’anno diventa maggiorenne: era il 2006, infatti, quando nasceva la prima edizione a Palermo, ma Le Vie dei Tesori sono poi cresciute di anno in anno, allargandosi a tutta la Sicilia, facendo i conti con la pandemia, ma senza fermarsi mai.

Si parte sabato 14 settembre e si va avanti, sabato e domenica, fino a domenica 29: Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappacificazione dei cittadini con il territorio, della partecipazione di centinaia di giovani. Le Vie di Tesori ogni anno generano una ricaduta economica nelle città che attraversano: come certifica l’Otie, Osservatorio turistico delle economie delle Isole, nell’ultimo anno (2023) si è registrato un indotto di oltre 7 milioni e mezzo di euro, oltre 300 mila euro a Bagheria, con un indice di gradimento del pubblico che ha superato il 90%. Il festival è stato confermato nel calendario biennale degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana.

Un festival che costruisce reti: a Bagheria, come nelle altre città, con Unicredit come main sponsor e l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) che collabora alla formazione dei giovani, la rassegna ha saputo creare sinergie e dialogo con Regione, atenei, comuni, Diocesi, istituzioni, proprietari di palazzi nobiliari. Con il progetto satellite Terre dei Tesori apriranno cantine, vigneti, frantoi, caseifici, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.

<Accogliere nuovamente il festival Le Vie dei Tesori nella nostra città è motivo di grande orgoglio e una straordinaria opportunità per Bagheria. Questo evento non solo valorizza il nostro patrimonio storico e culturale, ma rappresenta anche un'importante spinta per il tessuto economico locale, le attività commerciali, le strutture ricettive e tutte quelle realtà che fanno parte del nostro indotto turistico - dice il sindaco di Bagheria, Fillippo Maria Tripoli - <Vie dei Tesori è un progetto che sa fare rete, creando collaborazioni preziose e rilanciando il territorio attraverso un turismo sostenibile e di qualità. Bagheria, con i suoi luoghi iconici come Villa Palagonia, il Museo Guttuso e tanti altri tesori nascosti, è pronta a mostrare il meglio di sé e a offrire ai visitatori esperienze uniche. Ringraziamo tutti coloro che, con il loro impegno, contribuiscono alla realizzazione di questo evento, consolidando la nostra città come meta di eccellenza nel panorama culturale siciliano>.

"Siamo giunti alla quinta edizione de Le Vie dei Tesori a Bagheria"- sottolinea l'assessore alla Cultura nonché vicesindaco, Daniele Vella - "Anche questo anno si aggiungono tesori inediti e non ancora aperti al pubblico. Tra le Ville comunali inseriamo Villa Aragona Cutò e la possibilità di visitare nella sua completezza il Museo Guttuso. Tra i luoghi di proprietà dei privati per esempio una bellissima e antica Torre dell’acqua, la Putia di Ignazio Buttitta o la bottega museo “Minico Ducato. Vi aspettiamo in tanti".

IL PROGRAMMA DI BAGHERIA. Il festival – costruito in stretta collaborazione con il Comune e curato sul territorio da Agostino D’Amato – l’anno scorso ha quasi raddoppiato i suoi numeri, trascinata da Villa Palagonia che le ha permesso di toccare le 7161 presenze con una ricaduta in termini di spesa turistica di quasi 300 mila euro; questa edizione è molto articolata e racchiude undici luoghi che raccontano profondamente la città, nella sua storia antica come in quella recente. A partire proprio dal Museo Guttuso a Villa Cattolica, protagonista di un poderoso riallestimento che ha aperto, accanto alle sale che raccontano Renato Guttuso, il secondo piano dedicato a nomi come Schifano, Cagli, Tomaselli, fotografi come Scianna e un giovanissimo Tornatore. Ed fu un artista anche Minico Ducato, il geniale pittore di “masciddara”, amato dagli inglesi, ma anche da Levi, Guttuso e Zavattini: la sua bottega-museo è un’esperienza. Si guarda al passato salendo sulla Torre dell’acqua di Aspra, costruita a metà ‘800 e alta 30 metri, ospita ancora un motore idraulico a vapore; e parrà di andare indietro al dopoguerra, entrando nella putìa dove Ignazio Buttitta lavorava a dieci anni e dove ha composto le sue prime opere.

Sono ormai dei “classici” del festival, l’Arco azzurro, il luogo degli innamorati per eccellenza che è anche un presidio antimafia; Castello San Marco, eccentrica e ibrida dimora estiva dei principi di Mirto e dei conti di San Marco che vollero che l’architetto mischiasse elementi militari - bastioni, feritoie, un ponte levatoio - con altri tipici delle residenze di campagna: ci visse durante la guerra Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a cui appartenne anche Villa Aragona Cutò, la dimora del “principe rosso” il socialista Alessandro Tasca: affrescata dal Borremans, possiede una bellissima terrazza da cui i nobili signori seguivano i fuochi del Festino. Sarà visitabile una collettiva del gruppo Visione arte di artisti bagheresi.

Il debutto di Villa Palagonia lo scorso anno era valso, da solo, 2494 presenze, il luogo più visitato del festival fuori Palermo: ora si potranno di nuovo varcare i cancelli, scoprendo i famosi “mostri” del principe Gravina. Poi Palazzo Butera, gestito dal Comune, sogno pazzo (un finto castelletto di tufo di ispirazione medievale) di un nobile affranto e deluso; la dimora storica settecentesca Cirrincione-Mineo dove tre stanze – il salone delle feste, la sala da pranzo e la camera da letto padronale - sembrano uscite dal Gattopardo, ancora con gli arredi originali. È allestita la collettiva “Gli artisti del 25 giugno”. Ritornano anche “amici” del Festival come dall’Oasi Blu, la wunderkammer sorprendente tra cappelle votive, altari ai viaggiatori illustri, memorabilia raccolte da un ex ferroviere prestato all’arte.

Tra le sette esperienze, la visita alle storiche cantine affacciate sul mare della Duca di Salaparuta, a Casteldaccia, con la bottaia, la sala da degustazione e l’enoteca. Due esperienze che vanno subito sold out: le escursioni in barca a vela nel golfo di santa Flavia, costeggiando il waterfront e arrivando al castello di Solanto; e il battesimo del mare con un sub esperto a Porticello (che in questi giorni è al centro della cronaca per i fatti del Bayesian). Con Giulia Cancilla ritorna il Trek&Snork ovvero si camminerà tra agrumi e ulivi per poi raggiungere il punto dell’immersione …; e si raggiungeranno l’Arco Azzurro, le zubbie e le grotte marine.

Alla tradizione siciliana è legata Pina Castronovo, artista artigiana che sta portando avanti un lavoro su legno che si ispira ai semi delle carte da gioco. Ad Aspra l’intuizione di un gruppo di donne è diventato un museo en plein air per raccontare la borgata. Infine una passeggiata che conduce alla scoperta della Bagarìa che non c’è più in un inedito percorso immersivo multimediale.

Ufficio stampa Comune di Bagheria Marina Mancini 

Ufficio stampa Le Vie dei Tesori Simonetta Trovato