Per una Bagheria diversa- di Ezio Pagano

Per una Bagheria diversa- di Ezio Pagano

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Centocinque anni fa nasceva a Firenze Fosco Maraini, marito della principessa Topazia Alliata. E’ stato etnologo, orientalista, fotografo e scrittore. 

Per ricordarlo e ricordare una sua straordinaria affermazione su Bagheria mi sono inventato questa storia.

La Storia ci racconta che fin dall’Ottocento, il popolo dei siciliani per far fronte ai propri bisogni ha dovuto abbandonare la terra d’origine, fino a spingersi nelle lontane Americhe.
Volendo andare oltre l’ormai nota storia del siciliano che si allontana dalla sua isola nel desiderio di un futuro migliore, m’interessa riflettere sull’emigrazione intellettuale, quella dei nostri figli e nipoti.
Oggi questo fenomeno si ripresenta con sfaccettature diverse, infatti la maggior parte di coloro che si spostano all’estero lo fanno per migliorare le proprie condizioni di vita, sia dal punto di vista sociale che professionale, ma anche per soddisfare esigenze culturali.
Ed è proprio la cultura che voglio mettere al centro della mia riflessione, perché solo essa può sconfiggere la miseria umana, causa delle barbarie del mondo.
Solo le grandi idee, se realizzate, migliorano le condizioni dell’uomo, per questo sono indispensabili e quindi in assenza di tali requisiti gli aspiranti sedicenti amministratori dovrebbero fare un passo indietro, affidando le sorti delle comunità a personalità di grande esperienza e cultura, facendo tesoro di quanto la storia ci insegna: La cultura è un bene difficilmente determinabile per quantità e valore, ma è sicuro che in una società dove si promuove la cultura, si riscontra un maggior progresso civile, in ogni senso. (Alessandra Borsetti Venier)
Purtroppo c’è un dato contro tendenza che vede l’Italia non sottrarsi al fenomeno dell’emigrazione nonostante sia custode del 60% dei beni culturali dell’intera umanità, con la maggior parte di questa ricchezza concentrata nella sola Sicilia.
Stringendo l’obiettivo su Bagheria, non ci rimane che una sola possibilità, quella di lanciare un appello a donne e uomini di cultura, e so che sono tanti, chiedendo loro di fare un passo avanti per governare questa città, nella speranza che ognuno di noi, in futuro, possa dire di Bagheria ciò che Fosco Maraini, negli anni Sessanta, poté dire in un’intervista per la “Repubblica”:
Bagheria è “uno dei luoghi più belli del mondo, capaci di incantesimi fatali, dove ho vissuto gli anni più belli della mia vita”.

Ezio Pagano

Bernard Berenson a Villa Palagonia 1953. Foto di Fosco Maraini. Collezione Museum Bagheria

Foto: Il grande storico dell'Arte Bernard Berenson a Villa Palagonia Foto di Fosco Maraini (1953). Collezione MUSEUM Bagheria