Successo a Casteldaccia per la II° edizione del Premio Alliata con Dacia Maraini e il messaggio di Carmen Consoli

Successo a Casteldaccia per la II° edizione del Premio Alliata con Dacia Maraini e il messaggio di Carmen Consoli

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Si è svolta ieri pomeriggio, con grande partecipazione di pubblico, nel salone della Torre Duca di Salaparuta, la seconda edizione del premio Topazia Alliata.

Ha aperto, con i saluti di rito, il sindaco Fabio Spatafora, seguito dall’assessore Marzia Santoro, che ha ringraziato i numerosi sponsor, tra cui la Vini Corvo, che hanno contribuito alla manifestazione, che ha ricevuto, anche quest’anno, il patrocinio della Camera dei Deputati. Con i tantissimi bambini presenti, si è passati subito alla premiazione dei lavori delle scuole casteldaccesi coinvolte nel Concorso: “Ti presento Topazia Alliata”. Premiate due classi delle Direzione Didattica di Casteldaccia e un alunno dell’Istituto comprensivo.

Alcuni alunni della quarta D, hanno parlato di Topazia Alliata spiegando il lap book che avevano realizzato e che ha vinto il primo premio. Il tema di quest’anno è stato quello del talento e della creatività delle donne, ne hanno parlato Maria Luisa Florio, moderatrice e membro della Consulta della Cultura casteldaccese e Giuseppina Seidita, Past Presidente Fidapa e Dirigente Scolastico dell’Istituto comprensivo di Casteldaccia. Molti ancora gli stereotipi di genere e le difficoltà delle donne che lavorano, ancora poche le donne che si dedicano ad attività scientifiche.

Dacia Maraini ha poi ricordato la madre e di quando bambina si recava all’interno della Torre Salaparuta e ne sentiva il forte odore di mosto (si auspica, al riguardo, la ripubblicazione del racconto della Maraini; Un sonno senza sogni, Drago Edizioni, ambientato all’interno della Torre e ormai introvabile). “Topazia, fu una donna coraggiosa e generosa” – ha detto la scrittrice, anche in merito al suo nuovo lavoro, Tre Donne, edito dalla Rizzoli, un libro molto avvincente che parla di rapporti relazionali tra donne di diverse generazioni. La Maraini ha ricordato infatti, di quando la madre organizzò lo sciopero della fame nel campo di concentramento in Giappone, dove rimase, assieme alle figlie per quasi tre anni. Ha aggiunto, poi, del difficile rapporto che la madre Topazia ebbe a sua volta con Sonia, la madre cilena, che non aveva potuto seguire il proprio talento di cantante, ma anche del rapporto meraviglioso con il padre Enrico, il Duca di Salaparuta, persona molto all’avanguardia per i tempi che incoraggiò la giovane Topazia a seguire le proprie inclinazioni. Dopo un momento musicale con la splendida voce di Laura Mollica, cantante etno folk premiata lo scorso anno, accompagnata alla chitarra da Giuseppe Greco e Vincenzo Mancuso, si è passati alla vera e propria premiazione. Come è noto quest’anno il premio è andato ad Evelina Santangelo, editor e scrittrice palermitana. Laureata in Lettere e Filosofia a Palermo, ha studiato anche presso la Cornell University di New York, ha al suo attivo diversi lavori editi da Einaudi tra cui i romanzi, Senzaterra (2008), Cose da pazzi (2012) e Non va sempre così (2015). Ha curato l’edizione di Terramatta di Vincenzo Rabito, un caso letterario di qualche anno fa. Sarà pubblicato ad aprile il suo nuovo romanzo, Fantasmi. Domenica Perrone, Professore associato di Letteratura Contemporanea all’Università di Palermo, ha fatto un excursus delle opere della Santangelo evidenziandone il positivo protagonismo femminile che è poi alla base della motivazione del premio. La Santangelo ha ringraziato tutti, ma in special modo, Dacia Maraini, ricordando l’importanza e l’influenza che una scrittrice come lei ha avuto per le donne e le scrittrici della sua generazione. Che è poi quello che ha scritto Carmen Consoli in un messaggio di risposta alla menzione speciale che ha ricevuto per alcuni testi delle sue canzoni: “Topazia Alliata, Dacia Maraini, sono donne che hanno cambiato il corso della storia e la percezione della donna in Italia. Il loro contributo artistico alla nostra cultura è pari soltanto al contributo sociale offerto al riconoscimento di una specificità femminile di alto valore. Essere affiancata a loro per i miei piccoli versi di “cantantessa”, mi fa arrossire. Grazie e grazie per la vostra azione sul territorio. Grazie per avermi voluta con voi, Con tutto il mio cuore, Carmen”. La serata si è poi conclusa con omaggi agli intervenuti, buffet offerto da alcuni esercenti casteldaccesi e con le foto di rito a cui la Maraini non si è sottratta, firmando anche numerose copie del suo ultimo libro a tantissime piccole lettrici.

Maria Luisa Florio