Era nelle mie corde il silenzio sulla kermesse per la riapertura della Civica Galleria, e questo per l’amicizia che mi legava al Maestro Guttuso sin dagli anni Sessanta, se non ché lo scritto del prof. Franco Lo Piparo, pubblicato su Bagheria News, mi invoglia a dire la mia opinione e, lo faccio, con la premessa che condivido ogni cosa che lui ha scritto su questo argomento.
Prima però, mi sia consentito di aggiungere che appartengo a quel drappello di persone che dalla kermesse, anche se riuscita, n’è rimasto deluso. E in breve dirò il perché.
Da appassionato cultore d’arte e da uomo che ha dedicato la vita all’arte e all’organizzazione di eventi culturali, dopo avere detto che “la festa” è riuscita, mi chiedo: dov’era l’evento culturale da richiamare, secondo gli organizzatori, seimila persone? Non c’era!Non era forse più proficuo suggellare questo momento con un importante evento culturale? Ad esempio: una mostra, un catalogo e una conferenza di presentazione da parte di un autorevole storico dell’arte?
Io ho avvertito solo un clima di festa paesana, ho immaginato fosse la ricorrenza di Santa Rosalia o di Sant’Agata o ancora, per rimanere a Bagheria, di San Giuseppe.
Sindaco, glielo dico con umiltà e rispetto, pensa veramente che andando avanti con tric trac e tarallucci e vino, i bagheresi possano ritrovare un futuro migliore?
Sappia signor Sindaco, che io a differenza dell’ex Ministro delle finanze, Tremonti, credo che con la cultura si mangia! E che diversamente dall’ex Ministro della cultura, Bondi, riconosco grandi meriti all’arte contemporanea! Quindi, come vede, la pensiamo allo stesso modo. Il dato però è, che quella sera, a Villa Cattolica, di cultura, non se n’è fatta!
Mi auguro che la programmazione delle prossime attività del Museo civico sia tale da scongiurare il rischio che Bagheria diventi lo zimbello dell’arte in Italia e lei il Sindaco che la rappresenta.
Ezio Pagano
Direttore MUSEUM (Bagheria) Osservatorio dell'arte in Sicilia
