Intervista ad Andrea Calì, talento casteldaccese del panorama jazz

Intervista ad Andrea Calì, talento casteldaccese del panorama jazz

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Andrea Calì è un giovane pianista casteldaccese appena 30 enne, diplomato in pianoforte jazz al conservatorio di Bologna, che si inserisce a pieno titolo in quella lunga lista di talenti locali che sono riusciti o stanno riuscendo con le loro capacità, a farsi strada nei più svariati campi, portando alto il nome della Sicilia in tutto il mondo. 

Bagheria e il suo circondario hanno dato i natali e sono stati humus culturale di un gran numero di persone che hanno raggiunto le vette del proprio cammino professionale. Provare a stilare una lista di nomi è un'impresa più difficile di quanto si pensi, poichè accanto a quelli di primissimo piano anche a livello mondiale come: Renato Guttuso, Ignazio Buttitta, Peppuccio Tornatore, Ferdinando Scianna, il matematico G. Bagnera, entrati di diritto nel solco dell'iimmortalità, ci sono e ci sono stati una serie di sportivi, scienziati, artisti, cuochi, studiosi, imprenditori, manager, musicisti, che hanno portato o portano lustro alla loro terra natia.

9788888335230Di Casteldaccia ci vengono subito in mente 2 fulgidi esempi di grandi donne: Topazia Alliata, madre di Dacia Maraini, recentemene scomparsa, che ha legato il suo nome soprattutto alle vicende imprenditoriali della casa vinicola "Corvo- Duca di Salaparuta"; la pittrice Pina Calì, antenata di Andrea, che con il marito Silvestre Cuffaro, lui scultore, che fu anche sindaco di Bagheria, diedero vita ad un sodalizio anche artistico molto florido nel 900'. Lo stesso critico d'arte Vittorio Sgarbi, venuto diverse volte a visitare la casa museo della coppia di Villa Sperlinga, e curatore nel 2006 della Mostra a loro dedicata dal titolo  "Vigorose Impronte" a Bagheria, ha speso parole di grande apprezzamento per i due artisti.

Andrea Calì sembra aver attinto a piene mani da quel pozzo di talento e fantasia a cui abbiamo accennato, che coniugato allo studio continuo, cosa imprescindibile per un musicista, lo ha già portato a farsi notare da alcune etichette discografiche del settore del "jazz", con cui ha pubblicato in trio il disco "Take the line", in cui a fianco di standard di jazzisti famosi, ci sono 4 brani composti da Andrea Calì.

Lo abbiamo intervistato:

Andrea, come è nata la tua passione per la musica e qual'è la tua formazione musicale?

La passione per la musica è nata intorno ai 12 anni quando grazie a mia madre che mi ha spronato, ho iniziato a studiare musica classica privatamente. Dopo un pò di anni ho iniziato ad ascoltare anche musica jazz e tramite i seminari estivi di Siena Jazz, ho avuto la possibilità di studiarla in maniera più approfondita. Successivamente ho conseguito il diploma in pianoforte jazz al conservatorio di Bologna. 

Cosa significa diventare un musicista che prova a vivere del suo lavoro? Fare jazz professionalmente è una scelta coraggiosa che sottintende una grande passione e sacrificio; non è facile vivere di concerti in Italia, sia per il grande numero di musicisti che ci sono, sia per il pubblico che sicuramente è ancora di nicchia.

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Qual'è il panorama attuale della musica jazz in italia? quanto è difficile confrontarsi con una concorrenza che immaginiamo sia serrata?

In Italia il jazz sta espandendosi molto grazie anche ai conservatori nei quali il numero degli allievi è sempre più alto contribuendo anche alla diffusione di questa musica. Per il resto affermarsi ed essere attivi musicalmente non è facile e negli anni il livello si è alzato molto per cui la concorrenza è molto alta.

Ci sono già state etichette discografiche e produttori che hanno creduto in te?

Si. In questi anni ho avuto la fortuna di poter pubblicare dei dischi per alcune etichette Italiane. In particolare con Bad Uok (formazione bolognese) abbiamo pubblicato un disco che è stato molto apprezzato suscitando buone critiche da parte di molte riviste specializzate nel settore permettendoci di esibirci in importanti rassegne e jazz club italiani,sempre con questa formazione aspettiamo l'uscita di un secondo disco che dovrebbe uscire per Novembre. A nome mio è da poco uscito un disco in piano trio per l'etichetta Pugliese Auand, anche questo disco è stato abbastanza apprezzato ricevendo buoni feedback.

Sappiamo che è difficile imbrigliare il "jazz" in una definizione, quindi non te lo chiederemo; ma quanto contano, a parte lo studio, la capacità di improvvisazione e la fantasia in questo genere musicale?

Il Jazz è un genere che forse più di tutti gli altri permette una libera espressione di se stessi, chiaramente l'improvvisazione è un elemento importantissimo e la libertà nel farlo è proporzionale alla tua preparazione.

Allora grazie, a te il nostro augurio di raggiungere i grandi traguardi che meriti!

Grazie a voi per questa intervista.

Lorenzo Gargano / Andrea Calì