Cultura

A causa d’ infiltrazioni d’acqua piovana sul soffitto dell’appartamento che ospita i locali della Galleria dell’eros di Piero Montana, sita al quarto piano di via Mattarella n 64,il responsabile ha deciso di sospenderne le visite al solo pubblico adulto, che fino a qualche mese fa poteva farne richiesta.

In tali locali era infatti allestita in esposizione permanente la mostra, sul tema dell'eros, della collezione privata di Montana, di opere di giovani artisti siciliani,tra i quali i bagheresi Nino Rizzo ed Angelo Belvedere, i palermitani Gina Nicolosi, Alessandro Di Giugno, Michele Allotta,Marco Intravaia,Salvo Parrucca,Irene Falce e Maurizio Ruggiano,i catanesi Natale Platania e Nuccio Squillaci, ed ancora Peppe Sabatino di Caltanissetta,Valeria Troja di Siracusa, Maria Rita Orlando di Misilmeri, Lorenzo Guzzo di Casteldaccia, Giuseppina Riggi di San Cataldo, Carmela Corsitto di Canicattì.

In esposizione ancora opere, facenti parti della suddetta collezione,che i maestri Franco Castiglione e Nino Maggio hanno realizzato appositamente per la Galleria dell’eros.

Con la chiusura definitiva di tale spazio espositivo si spegne pertanto uno dei focolai più vivaci e stimolanti dal punto di vista artistico e culturale che con coraggio ed anticonformismo ha incendiato i limiti di un gretto provincialismo per affermarne l’attenzione sulla stampa nazionale oltre che locale già nel 1995 con la mostra “Prifilart” - L’arte contro l’AIDS, una personale dell’artista bagherese Nino Rizzo e nel 1996 con la mostra “Moana Pozzi – Immagini della seduzione di una pornostar”, ideata e proposta da Piero Montana.

In particolare di “Profilart” si parlò sulla Stampa di Torino, su Repubblica ed Il Messaggero veneto mentre di “Moana” si ebbe notizia su diversi rotocalchi nazionali e su due pagine intere del Giornale di Sicilia,una, alla vigilia dell’inaugurazione della mostra,molta positiva e lusinghiera a firma di Simonetta Trovato, l’altra, il giorno dopo l’inaugurazione, contenente lo sdegno, il biasimo e la scomunica della chiesa bagherese.
Della Galleria dell’eros, nata ufficialmente nel 2000 con “Estasi”,una provocatoria mostra d’arte contemporanea,si possono ricordare,tra le diverse iniziative artiche in essa intraprese, la mostra”Erotica”,inaugurata nel febbraio 2008,con la quale Piero Montana allestiva e completava la sua personale collezione d’arte contemporanea sul tema dell’eros aperto a 360°.

Con tale apertura si intendeva scavalcare i limiti ristretti di un Centro d’arte e cultura gay, che fondato nel 1997 con “W.C.”, la personale di Montana sul tema dell’omosessualità,doveva avere un seguito sempre nello stesso anno con la mostra fotografica “Immagini del Gay & Lesbian Europride – Parigi ‘97” ed ancora nel 1998 con una esposizione d’arte concettuale dal titolo “Al di là del recinto: antologia della trasgressione” ed infine con la collettiva “Lo shock estetico: l’altra faccia dell’amore”.

Nel 1999 veniva realizzata invece, con la partecipazione del maestro Carlo Lauricella, “La macchina del desiderio” ancora una mostra con sesso a tutto campo, che doveva anticipare la nascita della Galleria dell’eros.
Per concludere ancora qualche parola sul personaggio Piero Montana,omosessuale dichiarato,da sempre anticonformista,paladino della “diversità”,poeta con la passione innata della trasgressione,che nel marzo del 1999 ha letto nei locali del suo centro d’arte e cultura gay,alla presenza di un pubblico folto e di diversi giornalisti, il suo poemetto omoerotico “L’Angelo perverso”,sollevando con tale lettura choc non poco interesse e scalpore.
Nominato per la prima volta,nel febbraio del 1999,dal sindaco Giovanni Valentino consulente per la realtà omosessuale della Città di Bagheria,Montana ha organizzato da allora il Natale gay,allestendo nella stanza del sindaco l’albero di Natale rosa con addobbi celesti.

La nomina di consulente gay sarà rinnovata nel 2002 dal sindaco Pino Fricano e poi da Biagio Sciortino.

Nel marzo del 2003, in seguito alla istituzione da parte dell’Amministrazione cittadina di un Registro delle unioni civili, a Montana verrà assegnata la responsabilità della relativa tenuta e del procedimento istruttorio.
Come artista Montana esordisce nel 1992 con la personale “Emorragie”,una mostra d’arte concettuale,tenuta nella sua galleria d’arte “Acefalo” di cui sarà direttore artistico dal 1990 al 1993,e nei cui locali saranno presentati le sue misteriose ed inquietanti mostre esoteriche quali “Alchimie”, “Opera al nero” ed infine “Incursione nell’occulto”.

Nella foto l'opera Sabbie Nomadi (presente in galleria)
 

Spett.le redazione BAGHERIA NEWS a seguito di un articolo poco corretto sia nella forma che nei contenuti, scritto dal dott. Michele Balistreri e pubblicato sul vostro magazine, l'Ass Culturale CULTURALAB con la presente intende replicare, riportando alla verità dei fatti, onde evitare equivoci e/o strumentalizzazioni varie.

Così come riportato nel comunicato stampa ufficiale del Comune, l'evento denominato "MUSEO GUTTUSO AMORE MIO" è stato ideato, pensato, strutturato, gestito e organizzato da CULTURALAB, Associazione Culturale no profit, nata a Bagheria un anno fa ed alla quale vanno riconosciuti ben 7 pregevoli eventi tutti organizzati e gestiti autonomamente, senza alcun uso di denaro pubblico ma grazie alla caparbia, abnegazione, buona volontà e competenza dei componenti dalla stessa Associazione Culturale ed alla valida e generosa collaborazione di quei privati che hanno creduto in noi e nei nostri progetti ed ai quali siamo molto grati.

Ci rammarica leggere attraverso il comunicato del dott. Michele Balistreri, che tra l'altro non abbiamo avuto il piacere di avere tra i nostri ospiti durante la 3 gg a Villa Cattolica, che abbiamo svolto il RUOLO DI COLLABORATORI.

Teniamo a precisare con forza, che l'evento "MUSEO GUTTUSO AMORE MIO", pur avendo ricevuto il plauso ed il Patrocinio dell'Amministrazione Comunale , nasce da un' idea del direttore artistico dell'Associazione, dott.ssa Maia Cataldo, che, in prima persona, insieme a Giuseppina Greco, Carmelo Di Salvo, Pierfrancesco Arnone e Marcella Buscaino, hanno creduto nel progetto.

Noi ci siamo spesi per pensare, organizzare, strutturare, gestire, raccordare l'INTERO EVENTO, al quale hanno collaborato le associazioni AAS e Lirum Larum. Associazioni scelte perché hanno condiviso con noi altre esperienze passate sposando le nostre idee e dando prova di grande sensibilità e competenza, per la loro concreta realizzazione.

Inoltre, poiché l'Evento principe è stato il Seminario di Formazione su R. Guttuso, abbiamo avuto la partecipazione delle Associazioni di categoria di guide turistiche abilitate della Regione Sicilia (ASSOGUIDE SICILIA, AGT e GTA) arrivate da tutte le provincie, in occasione della suddetta formazione, alla quale hanno contribuito in qualità di relatori, studiosi e personalità di spicco nel mondo dell’arte contemporanea e della didattica dei Beni Culturali.

Un ringraziamento particolare va infatti alla prof.ssa M.A. Spadaro, al prof. R. Scaduto, al prof. N. Tedesco, al prof A. Gerbino, al prof G. Leto, alla dott.ssa G. Aiello, nonché la dott.ssa D. Favatella Lo Cascio, che con il loro prezioso contributo hanno fatto sì che la preparazione delle guide abilitate fosse completa, esauriente e di altissimo livello.

Se il Dott. Balistreri fosse stato presente, avrebbe avuto modo di apprezzare il lavoro e si sarebbe accorto che il SEMINARIO organizzato da CULTURALAB e operativamente e concretamente in prima persona dal direttore artistico Maia Cataldo, ha formato ben 50 guide abilitate, e qualunque sproloquio e/o …..ALTRO..... sarebbe risultato superfluo!

L'Amministrazione, grazie alla collaborazione dell'ass Balistreri, ha permesso di entrare a Villa Cattolica e di usufruire agevolmente degli spazi, che tra l'altro sono pubblici.

Ringraziamo inoltre l'ass. Balistreri per aver accolto il nostro invito a rendere gratuito l'ingresso al Museo per la giornata promozionale di domenica 15 Marzo, incentivando con tale misura un maggiore afflusso di visitatori. Grazie alla disponibilità delle guide abilitate i visitatori hanno potuto usufruire di visite guidate del museo, nel quale, per quella giornata, le altre associazioni Lirum Larum ed AAS hanno organizzato altre attività in interazione con il pubblico adulto e non, contribuendo alla realizzazione di un evento culturale diversificato e di altissimo livello, tale da richiamare l’attenzione dei media locali e regionali come il quotidiano La Repubblica e la Rai, che hanno dedicato ampio spazio al progetto di valorizzazione e promozione culturale.

altSi ritiene inutile prestare il fianco ad ulteriori strumentalizzazioni e polemiche : la CULTURA NON HA COLORE POLITICO, E' SUPER PARTES, e le puntualizzazioni di cui sopra, solo per dovere di cronaca e per dare i giusti meriti a chi si è CONCRETAMENTE speso per l'ottima organizzazione dell'EVENTO REALIZZATO.

Giusto per guardare avanti e per restare in tema di promozione di attività culturali, portiamo a conoscenza del Grande Pubblico che ci segue e che ha apprezzato i nostri sforzi, che ci stiamo preparando per il prossimo evento a Villa Palagonia! 

In occasione dei 300 anni dalla fondazione della famosa villa dei Mostri, con uno spettacolo dal titolo "Don Ferdinando Gravina e il gran ballo di Villa Palagonia”, opera in due atti di M. Lanza e F.M. Martorana, con la regia di Giusi Lo Piccolo. Culturalab partecipa naturalmente, con i propri abiti di scena.
Cordiali saluti.
Ass. Culturale CULTURALAB

Michele Balistreri ci ha inviato una breve replica che pensiamo possa andare in sequenza all'articolo di Culturalab. redazione bnews

In ordine alle critiche di 'equivoci o strumentalizzazione', rivoltemi dai responsabili dell’Asssociazione CulturaLab, mi rammaricano ma le ritendo eccessive e fors'anche fuori luogo. Dal mio punto di vista l’iniziativa svolta all’interno di un bene di proprietà del Comune che s’inquadra in un piano di rilancio dell’immagine della città, laddove l’amministrazione sceglie partner e collaboratori in linea con la strategia culturale identificata, va ascritta a scelte prettamente politiche.

Non era mia intenzione nè sminuire nè mortificare il ruolo e l'impegno messo in campo dall'Associazione Culturalab, il cui contributo sono il primo ad apprezzare, ma nell’occasione vedendo veicolata, in termini positivi, in ambito regionale l’immagine istituzionale di Bagheria, per giunta su iniziativa svolta nel bene culturale che ne simboleggia l’immagine, ho ritenuto , proprio perché svincolato da pregiudizi e con onestà intellettuale, di dare giusto rilievo all’operato dell’amministrazione e nello specifico all’Assessore Rosanna Balistreri, CHE AD OGGI TRA L’ALTRO, e forse non è superfluo precisarlo,  NON HO IL PIACERE DI CONOSCERE.

 Ad ogni buon grado da buon Bagherese che ama questa Città, vi auguro, senza alcun sarcasmo, di continuare a fornire un fattivo contributo alla rinascita di Bagheria, evitando però di attivare polemiche pretestuose  che toccano la dignità e l’etica professionale di terzi.

Michele Balistreri
 

 

Il lungometraggio "LIBERA ME" scritto da Sarah Iles e diretto dai bagheresi Piero De Luca e Max Aiello è stato ufficialmente selezionato al "LOS ANGELES CINE FEST" prestigiosa manifestazione internazionale americana. La giuria del festival, composta da registi, attori e giornalisti, ha quest'anno selezionato tra gli oltre 850 film pervenuti ben 250 opere delle quali solo 24 lungometraggi.

Tra questi, unico lungometraggio italiano in competizione selezionato è proprio "LIBERA ME".

Grande euforia quindi per l'intero cast che ad un mese dalla prima ufficiale riceve questa splendida notizia. Ricordiamo infatti che il film si proietterà in prima assoluta il 29 aprile 2015 presso la multisala Supercinema di Bagheria.

Essere già "semplicemente" selezionati in una manifestazione di così alto livello è un grande onore e rappresente una sorta di ' ad inizio percorso per un film indipendente come "LIBERA ME" ma si può sperare di arrivare alla fase finale contribuendo, seppure in piccola parte, con la votazione online.

La manifestazione offre infatti la possibilità di addizionare al parere di una ulteriore giuria, che si riunirà il prossimo 14 Aprile, la votazione di chiunque vorrà con un semplice click contribuire al successo del lungometraggio.

Basta cliccare sul link http://lacinefest.weebly.com/march.html e digitare il nome del film e il proprio indirizzo email.

Il "LOS ANGELES CINE FEST" è una splendida occasione per il cinema italiano, in questo caso indipendente, all'estero. Una ulteriore prova di coraggio che dimostra come con poco si può davvero sperare in una valutazione oltre oceano.

La scrittrice, i registi, i tecnici , gli attori Alessandro Fricano Gagliardo e Fabiola Rigano (protagonisti) Angela Misuraca, Maurizio Gagliardo, Stefano Picone e Martina Scardina, il compositore della colonna sonora Marcello Salamone, stanno vivendo la notizia della selezione con estremo entusiasmo e ringraziano anticipatamente chi vorrà contribuire con il singolo voto.

I film selezionati per categoria vincitori della manifestazione si proietteranno infatti al SUNSET FILM FESTIVAL che vede annualmente riunire esponenti della ACADEMY e dare il massimo della visibilità a livello mondiale.


 

Dopo la paventata chiusura del Museo Guttuso, giustificata dalla considerazione che un Comune in dissesto finanziario come Bagheria non può permettersi un museo che ha introiti di 20 mila euro annui a fronte di costi di gestione pari a 480 mila euro, l'amministrazione comunale sembra che abbia segnato un decisivo cambio di passo.

altUn'inversione di tendenza sulla gestione del Museo che ha avutto un prologo nella nomina, lo scorso 18 febbraio della Dott.ssa Dora Favatella Cascio, già direttrice del Museo Guttuso, a consulente a titolo gratuito per seguire due importanti progetti finanziati nell'ambito del F.E.R.S. Sicilia 2007-2013 ( per un valore di circa 4.700.000 di euro) e finalizzati alla rifunzionalizzazione e ristrutturazione del complesso monumentale di Villa Cattolica.

Il punto di svolta che rende manifesta l'inversione di tendenza, è stata la maniìfestazione opportunamente organizzata il 15 marzo u.s. dall'assessore alla Cultura Rosanna Balistreri, per promuovere l’immagine del Museo e farlo conoscere anche al di fuori del territorio bagherese.

L'iniziativa organizzata con la collaborazione delle associazioni "CulturaLab", "Lirum Larum , "Apertura a strappo", "GTA" (associazione di categoria guide turistiche) ha registrato un notevole successo in termini di presenze e gradimento da parte del pubblico e un'eco mediatica rivelante (servizio sull'iniziativa del TG3 regionale). Ricordiamo che il Museo Guttuso esiste da 41 anni grazie alle donazioni del maestro Guttuso che fece in vita a partire dal 1974 e protratte nel corso degli anni fino alla morte del pittore.

Nel 1998, dopo i lavori di ristrutturazione che resero il museo più sicuro per il patrimonio pittorico, il figlio adottivo del Maestro, Fabio Carapezza Guttuso, fa una transazione con la quale riconosce la donazione del maestro e integra la donazione già presente di 268 con altri 72. Parte centrale della collezione del Museo è quindi rappresentata dalla raccolta delle opere di Renato Guttuso, in esposizione permanente. In un percorso di tredici sale, questi quadri offrono una panoramica sulla vita e la carriera del pittore e sono contornati da opere di altri artisti che sono entrati in contatto con Guttuso, quali Quattrociocchi, Tomaselli, Mafai, Scarpetta, Sanfilippo, Accardi e Perez. Negli spazi museali troviamo anche una sezione sul manifesto cinematografico degli anni dal 1928 al 1983, frutto di una donazione della famiglia Lo Medico. 

Nel giardino della Villa, tra l'altro, dal 1990 sono conservate le spoglie del celebre pittore, all'interno di una monumentale arca realizzata dallo scultore e amico Giacomo Manzù. Il rilancio del Museo è fondamentale per l'immagine e le prospettive di uno sviluppo turistico integrato del nostro comprensorio, in quanto il Museo Guttuso rappresenta un forte ed importante attrattore culturale di valenza quantomeno regionale.

Va dato comunque atto all'amministrazione, che con i numeri delle presenze degli ultimi anni, ( 6.728 nel 2010, 6550 nel 2011 e 6434 nel 2012) non si va da nessuna parte e per raggiungere gli obiettivi dell'autosostenibilità e sufficienza economica stabilita in 300 visitatori giornalieri, il lavoro da svolgere è tanto. Innanzitutto occorre attivare i servizi collaterali (guardaroba, vendita di guide e di pubblicazioni, visite guidate, caffetterie, book-shop, sale multimediali interattive etc..) e soprattutto vi è la necessità di aggiornare la formazione di professionisti per l’acquisizione di competenze e conoscenze manageriali innovative per la corretta efficace ed efficiente gestione dei nuovi servizi posti in essere.

altIl settore dei beni culturali sta attirando quote sempre maggiori di interesse, potendo diventare traino di un economia locale in forte crisi. Infine, tale attenzione non manca di trovare una evidente giustificazione negli importanti effetti occupazionali ed anticongiunturali del settore sull’intera economia. I beni culturali devono essere considerati come un prodotto da vendere e sul quale, dunque, bisogna investire con lo scopo di realizzare guadagno e di incrementare l’occupazione. La strada da percorrere è sicuramente tanta ed il lavoro immane, ma la volontà, la deterrminazione e la passione dimostrate dall'assessore Balistreri e dalle ultime scelte dell'amministrazione Cinque fanno ben sperare.

 

Michele Balistreri
 

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