Cultura

Il busto di Paolo Borsellino tornerà a piazza Bellissima. Era stato donato dagli studenti dell’istituto alberghiero di Pallavicino intitolato al magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio. Ma il 16 giugno dello scorso anno era stato rubato. L’iniziativa per riportare nella piazza il busto del magistrato è partita da Giovanni Moncada, presidente del comitato Settima circoscrizione che ha chiesto al Comune di indire una raccolta di fondi tra i cittadini per acquistare la statua realizzata in vetroresina e coperta da una colata di bronzo, identica a quella rubata. 

Il Comune si è fatto carico della spesa affidando l’Accademia di belle arti la realizzazione dell’opera attraverso un concorso interno tra gli allievi della scuola di scultura di primo e secondo anno. Il vincitore avrebbe ricevuto una borsa di studio. L'altro ieri, nella Sala blu cobalto dei Cantieri culturali della Zisa, si è riunita la commissione per valutare le opere presentate: dieci busti, nove in argilla e uno in gesso bianco. 

E’ stato selezionato proprio quest’ultimo realizzato dallo studente bagherese  Davide Fontana, allievo di primo anno.

“Abbiamo accettato questa proposta con molto entusiasmo – dice Mario Zito direttore dell’Accademia – Esaurita questa prima fase adesso il busto verrà portato in fonderia per la realizzazione in bronzo. Sarebbe stato bello posizionarlo il 19 luglio in occasione della commemorazione della strage di via D’Amelio, ma i tempi burocratici purtroppo non ce l’hanno permesso”.

da Repubblica.it MICHELA MISURACA

Sabato 18 luglio alle ore 19.00 presso 'La Fattoria dell'arte' a Santo Stefano di Quisquina, inaugurazione della mostra del pittore Giuseppe Alletto dal titolo '8 Opere e un luogo'. Testo in catalogo di Alfonso Leto.

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Otto opere del giovane pittore bagherese Giuseppe Alletto (Palermo, 1990) fanno il loro ingresso nell’incantevole cornice della “Fattoria dell’arte” dello scultore Lorenzo Reina, tra le colline di Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento. 

L’inaugurazione, che avrà luogo sabato18 Luglio alle ore 19.00, ha il pregio di presentare una serie di ritratti di raffinatissima fattura, prova inesauribile di virtuosismo tecnico che nell’uso della grafite trova il suo acme. Qui è un insieme di volti a coagularsi in una rosa di illustri personaggi della cultura e dell’arte di ogni tempo. Ora di scorcio, ora emergenti da conturbanti ombre caravaggesche, sempre essi appaiono custodi di enigma: Luigi Pirandello, Renato Guttuso, Charles Baudelaire, Louis Ferdinand Céline (solo per citarne alcuni), il cui messaggio va oltre la parola, oltre lo specchio dell’anima, oltre lo sguardo che, in effetti, spesso viene celato.

«Di certo- scrive Alfonso Leto nel catalogo della mostra- questi ritratti sono i fantocci che il ventriloquo Alletto fa “muovere” a suo piacimento per interpretare il suo personale monologo noire sul simulacro figurabile del ritratto».

Lungi dall’indulgere a mero citazionismo, i ritratti di Alletto sono facies simboliche e simbiotiche, nella misura in cui permettono allo spettatore una riflessione sul senso ultimo dell’essere Uomo, con le proprie inquietudini, con le proprie angosce, finanche con i propri furori, in un bisogno di ultima resistenza alla realtà, che si imprime sul nostro viso- come accade nel Ritratto di Giorgio De Chirico «pietrificato in una smorfia di sdegno come una statua di neve sporca pronta a sciogliersi sotto i raggi obliqui della luce» 

La mostra, con il testo in catalogo di Alfonso Leto, sarà visitabile dalle ore 09:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 20:00; per info: 328 767 19 14 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingresso gratuito

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 (Alfonso Leto).

Corona la giornata di eventi l’esposizione di un’opera scultorea di Giuseppe Agnello (Racalmuto, 1962). L’Icaro morente, una scultura in resina poliestere di dimensioni imponenti raffigurante il mitico personaggio precipitato rovinosamente al suolo per aver volato troppo vicino al sole, sarà posto nello spazio del Teatro Andromeda (un piccolo “teatro greco” creato dallo stesso Lorenzo Reina) ad inaugurare l’apertura della nuova stagione de “L’Arte in scena”. Scrive Cetta Brancato: «C’è un rogo mai acceso nella sua intuizione, una contemporanea coscienza della sconfitta, il metafisico segno del nulla. Nel sonno o nella morte di Icaro ritorna la nuda innocenza della sfinita caducità dell’amore (…) una lievità struggente e metafisica, un torpore di grazia, irreversibile».

 

 

Con lo spettacolo finale del 2 luglio si è conclusa la terza edizione del Festival Bagherese del Teatro dialettale. Il 27 Giugno si erano chiuse le esibizioni con l’Associazione culturale “A Nunnata” diretta da Loretta D’Antonio che aveva rappresentato un pezzo molto noto del loro repertorio “I spirdi spiritusi”. Ottime le interpretazioni di Antonio Mineo e Caterina Finocchiaro nei ruoli rispettivamente di Giuseppe e Ninetta suocera impicciona che non permette a Giuseppe di adempiere ai suoi doveri coniugali. Tra i comprimari da citare Nina Pellitteri nel ruolo di Titina, vicina intrigante, e Rosario De Luca in quelli di Vito, suocero malato o mal gestito?

La serata alla Gelateria Anni 20 è stata animata dall’esibizione dei primi 10 classificati al Baharia Talent Show che hanno cantato due brani a testa, riscontrando i favori del numeroso pubblico curioso accorso per conoscere i vincitori del Festival, ragazzi meritevoli di ben altri palcoscenici ma intanto bisogna riconoscere alla Scintilla il merito di offrire loro delle opportunità.

Tornando alla cerimonia di premiazione che è stata presentata dallo stesso Presidente della Scintilla Dott. Angelo Di Salvo, nella prima parte della serata sono stati premiati gli attori ed il regista che ricordiamo quest’anno venivano votati su internet, l’ha fatta da padrone l’Associazione Culturale Teatrale Amatoriale “I venti del Sud” di Casteldaccia che ha visto premiati: Pasqua Lo Coco nel ruolo della Sig.ra Maricchia come attrice non protagonista, Giovanni Fiorante nel ruolo di Santino come attore protagonista e Vincenza Fricano nel ruolo di Assuntina come attrice protagonista, le altre compagnie si sono dovute accontentare dell’attore non protagonista che è andato a Claudio Petrì dei Comicamente Seri e colpo di scena grazie ad un ex aequo è stato premiato come attore protagonista anche Mario Maggio nel ruolo di Padre Attanasio, uno dei migliori attori che quest’anno hanno partecipato al Festival.

Ma sicuramente è stata piena di sorprese la cerimonia di premiazione delle compagnie, al 6° posto si sono piazzati i Comicamente Seri di Palermo che forse hanno pagato il fatto di aver presentato cabaret ad una rassegna teatrale, al 5° posto i vincitori dell’anno scorso: I Giullari di S. Filippo Neri che non sono riusciti a ripetersi, al 4° posto l’Associazione Culturale “A Nunnata” che non è riuscita a migliorare il terzo posto della sua prima partecipazione.

Quindi per la prima volta nella sua storia il Festival non ha visto ai primi due posti compagnie locali così come era avvenuto nelle prime due edizioni, tra l’altro fatto curioso le compagnie rimaste a contendersi il trofeo intitolato al poeta Ignazio Buttitta ed il premio di 800,00 € venivano tutte da comuni inizianti con la lettera C: Casteldaccia, Castellana e Caltanissetta.

Al terzo posto si sono classificati “I venti del Sud" di Casteldaccia che dopo un anno dalla loro fondazione ed alla prima partecipazione si sono quindi ben comportati. Al secondo posto l’Associazione Culturale “Il Cenacolo” di Castellana che ha conteso fino in fondo il 1° posto all’Accademia dei Guitti di Caltanissetta che nonostante le avversità si è dimostrata all’altezza della sua fama venendo a vincere a Bagheria così come aveva fatto a Custonaci, Milo etc.. un buon viatico per le future edizioni della nostra rassegna la cui partecipazione potrebbe diventare ambita.

Chi volesse visionare nei dettagli i risultati delle votazioni può farlo collegandosi al sito dell’associazione culturale “La Scintilla”: www.lascintillabagheria.it. Sicuramente il bilancio di questa terza edizione non può che essere positivo, piano piano La Scintilla grazie ai sacrifici dei suoi soci sta creando una rassegna che speriamo col tempo acquisti rilevanza regionale e nazionale, cosa che Bagheria la città di Tornatore, Buttitta e Girgenti merita ma la cosa che più ci rende fiduciosi è che Di Salvo con il suo sorriso sornione e furbetto ci ha fatto capire che già dal prossimo anno saranno apportati ulteriori correttivi per migliorare il Festival perché come si dice in siciliano “U cavaddu buonu si viri a cursa longa” o come diceva Mark Twain “Il miglioramento continuo è meglio della perfezione in ritardo".

Angelo Di Salvo
 

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