Cala il sipario tra gli appalusi sul III Festival bagherese del teatro dialettale

Cala il sipario tra gli appalusi sul III Festival bagherese del teatro dialettale

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Con lo spettacolo finale del 2 luglio si è conclusa la terza edizione del Festival Bagherese del Teatro dialettale. Il 27 Giugno si erano chiuse le esibizioni con l’Associazione culturale “A Nunnata” diretta da Loretta D’Antonio che aveva rappresentato un pezzo molto noto del loro repertorio “I spirdi spiritusi”. Ottime le interpretazioni di Antonio Mineo e Caterina Finocchiaro nei ruoli rispettivamente di Giuseppe e Ninetta suocera impicciona che non permette a Giuseppe di adempiere ai suoi doveri coniugali. Tra i comprimari da citare Nina Pellitteri nel ruolo di Titina, vicina intrigante, e Rosario De Luca in quelli di Vito, suocero malato o mal gestito?

La serata alla Gelateria Anni 20 è stata animata dall’esibizione dei primi 10 classificati al Baharia Talent Show che hanno cantato due brani a testa, riscontrando i favori del numeroso pubblico curioso accorso per conoscere i vincitori del Festival, ragazzi meritevoli di ben altri palcoscenici ma intanto bisogna riconoscere alla Scintilla il merito di offrire loro delle opportunità.

Tornando alla cerimonia di premiazione che è stata presentata dallo stesso Presidente della Scintilla Dott. Angelo Di Salvo, nella prima parte della serata sono stati premiati gli attori ed il regista che ricordiamo quest’anno venivano votati su internet, l’ha fatta da padrone l’Associazione Culturale Teatrale Amatoriale “I venti del Sud” di Casteldaccia che ha visto premiati: Pasqua Lo Coco nel ruolo della Sig.ra Maricchia come attrice non protagonista, Giovanni Fiorante nel ruolo di Santino come attore protagonista e Vincenza Fricano nel ruolo di Assuntina come attrice protagonista, le altre compagnie si sono dovute accontentare dell’attore non protagonista che è andato a Claudio Petrì dei Comicamente Seri e colpo di scena grazie ad un ex aequo è stato premiato come attore protagonista anche Mario Maggio nel ruolo di Padre Attanasio, uno dei migliori attori che quest’anno hanno partecipato al Festival.

Ma sicuramente è stata piena di sorprese la cerimonia di premiazione delle compagnie, al 6° posto si sono piazzati i Comicamente Seri di Palermo che forse hanno pagato il fatto di aver presentato cabaret ad una rassegna teatrale, al 5° posto i vincitori dell’anno scorso: I Giullari di S. Filippo Neri che non sono riusciti a ripetersi, al 4° posto l’Associazione Culturale “A Nunnata” che non è riuscita a migliorare il terzo posto della sua prima partecipazione.

Quindi per la prima volta nella sua storia il Festival non ha visto ai primi due posti compagnie locali così come era avvenuto nelle prime due edizioni, tra l’altro fatto curioso le compagnie rimaste a contendersi il trofeo intitolato al poeta Ignazio Buttitta ed il premio di 800,00 € venivano tutte da comuni inizianti con la lettera C: Casteldaccia, Castellana e Caltanissetta.

Al terzo posto si sono classificati “I venti del Sud" di Casteldaccia che dopo un anno dalla loro fondazione ed alla prima partecipazione si sono quindi ben comportati. Al secondo posto l’Associazione Culturale “Il Cenacolo” di Castellana che ha conteso fino in fondo il 1° posto all’Accademia dei Guitti di Caltanissetta che nonostante le avversità si è dimostrata all’altezza della sua fama venendo a vincere a Bagheria così come aveva fatto a Custonaci, Milo etc.. un buon viatico per le future edizioni della nostra rassegna la cui partecipazione potrebbe diventare ambita.

Chi volesse visionare nei dettagli i risultati delle votazioni può farlo collegandosi al sito dell’associazione culturale “La Scintilla”: www.lascintillabagheria.it. Sicuramente il bilancio di questa terza edizione non può che essere positivo, piano piano La Scintilla grazie ai sacrifici dei suoi soci sta creando una rassegna che speriamo col tempo acquisti rilevanza regionale e nazionale, cosa che Bagheria la città di Tornatore, Buttitta e Girgenti merita ma la cosa che più ci rende fiduciosi è che Di Salvo con il suo sorriso sornione e furbetto ci ha fatto capire che già dal prossimo anno saranno apportati ulteriori correttivi per migliorare il Festival perché come si dice in siciliano “U cavaddu buonu si viri a cursa longa” o come diceva Mark Twain “Il miglioramento continuo è meglio della perfezione in ritardo".

Angelo Di Salvo