Arrestato dai CC di Bagheria a Ficarazzi il 4° componente della banda di giovani rapinatori- Foto

Arrestato dai CC di Bagheria a Ficarazzi il 4° componente della banda di giovani rapinatori- Foto

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E’ stato da poco catturato dai Carabinieri della Compagnia di Bagheria, il quarto componente della banda di rapinatori seriali, RANDAZZO Antonino nato a Palermo, cl. 1993, nullafacente, incensurato; abitante in Ficarazzi (PA), Comune alle porte di Palermo.

Il giovane, che dalle prime ore dell’alba di ieri era riuscito a sfuggire alla cattura, poiché non presente al momento dell’irruzione nell’abitazione residenziale, sicuramente braccato dai Carabinieri e stanco che gli investigatori non mollavano e gli erano col fiato sul collo, si è dovuto arrendere ai militari che lo stavano arrestando. Anche per quest’ultimo componente della banda, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Ucciardone” di Palermo.

Alle prime luci dell’alba, di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Bagheria e gli Agenti della V Sezione della Squadra Mobile della Questura di Palermo avevano dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP Dr. Giovanni Francolini presso il Tribunale di Palermo, richiesta dai Pm Dr.ssa Amelia Luise e Dr. Luca Battinieri, nei confronti di quattro giovani palermitani.

Gli arrestati sono stati ritenuti responsabili di avere commesso una serie di rapine, dieci in tutto, in un brevissimo lasso di tempo, compreso tra marzo e luglio 2012, in Palermo, Bagheria, Ficarazzi e Bolognetta, in danno di istituti di credito, uffici postali, supermercati e gioiellerie, talvolta con modalità violente. Inoltre, i malviventi si sono spesso avvalsi di un minore, denunciato a piede libero, per realizzare le rapine.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle risultanze di una complessa attività investigativa, che ha visto impegnati per sei mesi gli Agenti della sezione Antirapine della Squadra Mobile della Questura di Palermo e i Carabinieri della Stazione di Ficarazzi.

Gli Investigatori hanno concentrato la loro attenzione sul modus operandi delle rapine, che nello specifico agivano nei luoghi presi di mira a viso scoperto, seguendo sempre lo stesso iter criminoso, ossia uno dei rapinatori scavalcava il bancone e minacciava verbalmente il dipendente al fine di prelevare il contante presente, mentre gli altri complici, restavano in ausilio, avendo cura di monitorare quanto accadesse attorno e di mantenere aperta la porta automatizzata.

Determinante ai fini delle indagini si è rivelato l’esame dei filmati estrapolati dai sistemi di video-sorveglianza degli esercizi commerciali rapinati, che gli investigatori hanno posto a confronto con le immagini pubblicate dai giovani rapinatori sui propri profili del social network “facebook”.

altCiò ha consentito di individuare la gang di giovanissimi malviventi, alcuni dei quali legati da uno stretto rapporto di amicizia, dediti in forma seriale ed esclusiva alla commissione di rapine, quale mezzo di mantenimento di un dispendioso tenore di vita e del loro essere “trendy”.

I servizi di pedinamento condotti nel corso delle investigazioni hanno accertato infatti che i rapinatori frequentavano locali alla moda della movida palermitana, indossando abiti griffati, abbigliamento del quale non si privavano neanche in occasione della perpetrazione delle rapine, si muovevano alla guida di costose motociclette BMW e di scooter di grossa cilindrata.

Uno degli elementi che ha inchiodato, difatti, “uno degli amici di rapina” è stato proprio il suo “bomber” very cool, ovvero il giubbino colorato, indossato dallo stesso nell’ambito di più rapine ed individuato nei fotogrammi estrapolati dagli impianti di video sorveglianza e rinvenuto nell’ambito di una perquisizione.

Peraltro proprio nel corso di una perquisizione domiciliare a casa del RANDAZZO, effettuata dai militari dell’ Arma, finalizzata al rinvenimento degli abiti indossati durante le rapine, il giovane si lamentò rappresentando di avere gravi problemi di salute, per le lesioni riportate a seguito di un grave incidente stradale, che lo limitavano nella capacità di movimento.

In realtà i video acquisiti restituiscono una realtà diametralmente opposta: RANDAZZO appare agile, deciso e dinamico nella realizzazione dei colpi.

I giovani, tutti originari dello “Sperone”, nel quartiere Brancaccio, avevano individuato nel centro storico di Palermo, zona via Libertà e dunque il salotto-bene della città, e nella periferia est del capoluogo, le aree predilette per la commissione delle rapine, anche in virtù delle numerose vie di fuga esistenti, forti delle presunzione di non poter essere riconosciuti, motivo per il quale si muovevano a volto scoperto.

Il provento totale delle rapine commesse ammonta alla somma complessiva di 50 mila euro circa.

Questo l’elenco completo degli arrestati:

1. CUCINA Marco nato a Palermo, cl. 94, nullafacente, incensurato;

2. RANDAZZO Antonino nato a Palermo, cl. 93, nullafacente, incensurato;

3. D’AGOSTINO Alessio nato a Mazara Del Vallo, cl. 93, nullafacente, pregiudicato;

4. ALFANO Marco Giuseppe nato a Palermo, cl. 90, nullafacente, pregiudicato.

nella foto Randazzo Antonino

Palermo, 04 maggio 2013