Sono due gli arrestati, ritenuti responsabili di due rapine consumate in negozi che acquistano oro: uno, Onofrio Catalano, detto "Gino", 34 anni, residente a Bagheria
in via Peppino Impastato ed il secondo Giuseppe Testagrossa, 30 anni, residente in via Enrico Toti.
Dopo essere stati fermati nei giorni scorsi dalla Polizia, il GIP ne ha convalidato il fermo con l'accusa di rapina aggravata.
I due si trovano adesso all'Ucciardone.
Sui colpi che sarebbero stati messi a segno dai due, hanno indagato gli agenti del Commissariato di Bagheria , avendo notato strette analogie, tra due "colpi" compiuti il 12 agosto al "Compro oro" di corso Butera a Bagheria e il successivo 8 settembre al "Gold cash" di corso Tukory a Palermo.
In entrambi i casi il "modus operandi" era stato sostanzialmente identico: quattro uomini di cui uno armato con un coltello e gli altri tre con caschi da motociclista erano riusciti ad arraffare circa 90.000 euro a Bagheria e poco più di 8.000 a Palermo.
In aiuto degli inquirenti è venuta la ricostruzione della rapina da parte della proprietaria di uno dei centri rapinati.
La donna ricordava che uno dei rapinatori era venuto la sera prima a cercare di farsi valutare una collanina d'oro; il malfattore conquistatosi così la conoscenza della titolare era tornato il pomeriggio successivo, e la donna senza alcun sospetto gli aveva aperto la porta, ma assieme a lui erano entrati i tre soci.
Dalle immagini della telecamera di videosorveglianza gli inquirenti sono risuciti facilmente a risalire all'identità dell'uomo, riconosciuto successivamente dalla vittima in un confronto all'americana.
Si cercano ancora comunque altri due componenti della banda.