Annullata dalla Corte di Cassazione, con rinvio, la sentenza della Corte d'appello di Palermo, che aveva condannato i due fratelli Giacinto e Antonino Scianna,
imprenditori edili bagheresi, rispettivamente ad 8 e 6 anni di reclusione, con la contestuale confisca della società immobiliare "La Pineta".
Secondo l'accusa il due imprenditori si sarebbero resi responsabili di riciclaggio di denaro di mafia. Nello stesso procedimento era imputato anche il boss nisseno Piddu Madonia, che dalla Corte d'appello di Palermo, presieduta da Salvatore Scaduti era stato condannato a 10 anni.
Le accuse si fondavano in larga parte sulle accuse dei pentiti Calogero Pulci di Sommatino, Ciro Vara di Vallelunga, Leonardo Messina di San Cataldo e Antonino Giuffrè di Caccamo.
La Corte di Cassazione ha parzilamente accolto le richiesta del collegio difensivo formato dagli avvocati Antonio Impellizzeri e Francesco Inzerillo, disponendo il rinvio degli atti alla Corte d'appello di Palermo per un nuovo processo.