Una turista inglese prende il treno da Palermo a Santa Flavia per visitare la bellissima zona archeologica di Solunto. Arrivata alla stazione, percorre circa 2 km a piedi in salita sotto il sole cocente di luglio verso le rovine per scoprire solo una volta arrivata,
È mezzogiorno. Ripercorre la stessa strada verso la stazione e lì dal tabellone luminoso vede che tutti i treni in direzione di Palermo sono stati soppressi.
Alla stazione non c'è personale e per capire che succede si deve interpretare il segnale distorto e macchinoso della voce registrata (esclusivamente in italiano) che annuncia che i treni sono soppressi per un guasto alla linea elettrica. La turista incontra me che, con vergogna, chiedo in giro e le spiego che non potrà prendere un treno prima di ore e che per tornare a Palermo dovrà prendere un autobus (forse tra un po' passa dice il giornalaio) per Bagheria bassa e da lì un altro autobus per Palermo.
La signora mi ringrazia e diligentemente si mette alla fermata del bus con il suo biglietto tra le mani. Verosimilmente sarà arrivata a Palermo non prima delle 14 e non senza disagi (Santa Flavia dista meno di 20 km da Palermo).
Chi viaggia lo fa per divertirsi e conoscere. Un viaggio in questo senso è un investimento e una mattinata del genere mi avrebbe mandato in bestia. Poi ci si chiede perché i turisti non scelgano la nostra ridente isola.
Sindaco di Santa Flavia, assessori "al turismo" comunali, provinciali e regionali, dirigenti di trenitalia perché non vi trovate un altro lavoro più adatto alle vostre scarse capacità amministrative?
Rigraziamo il nostro lettore, Giuseppe S., per averci gentilmente segnalato questo spiacevole accaduto.