Nel Gennaio 2010, in tempi non sospetti l'associazione BAGHERING pubblicò un articolo dal titolo L'inerzia politica "stralcia" Bagheria inerente al ri-stralcio della zona B2 ambito denominato "Palagonia") e delle zone B3 poste a monte e a valle dell'autostrada,
In conclusione, c'eravamo posti una semplicissima domanda: "davvero vogliamo che a Bagheria si applichi nuovamente il modello di sviluppo urbano in voga tra gli anni ‘70 e ‘80?"
Da quanto emerge dalla sentenza del C.G.A depositata il 28 giugno 2010, relativamente alla illegittimità del P.R.G. di Bagheria, pare proprio di si.
Ci sentiamo di evidenziare, a scanso di equivoci, "ca un siemu nuatri ca purtamu attassu" ma che forse, ogni tanto, vediamo più lontano di altri.
Com'è noto, quando si trova la risposta a una domanda, se ne pongono di nuove: o Perché l'Amministrazione precedente all'attuale non si è costituita in giudizio? Avrebbe, tale costituzione, giovato agli interessi della collettività, scongiurando quello che poi in effetti si è verificato?
O L'attuale Amministrazione ha preso coscienza della gravità della sentenza del C.G.A. o continua a menare il can per l'aia, in attesa che si manifesti la Divina Provvidenza? o Davvero si dovrà tornare a ritenere attuativo il P.R.G. del 1976?
Vi ricorderete sicuramente che nel P.R.G. del 1976 erano previste tutta una serie di "amenità", che hanno contribuito allo scempio del nostro territorio.
O L'attuale Amministrazione come intende comportarsi nei confronti di quei cittadini che, avendo un terreno edificabile ai sensi del P.R.G. testé annullato e che per otto anni hanno pagato l'I.C.I. e le imposte sul valore aggiunto, alla data odierna si ritrovano ad avere magari solamente un bel "giardino di limoni"?
Mai potevamo immaginare quanto la recente proposta di aumentare l'indice di cubatura nelle zone destinate a verde urbano potesse essere così tempestivamente appropriata ...
O L'attuale Amministrazione come intende comportarsi nei confronti degli imprenditori edili e dei proprietari dei terreni che, sulla scorta di certificati di destinazione urbanistica, hanno stipulato compromessi, rogiti notarili, presentato progetti per l'approvazione o che in alcuni casi hanno ottenuto regolare concessione edilizia, ma non hanno ancora presentato la comunicazione d'inizio lavori?
Vi ricorderete sicuramente tutte le cause civili che l'Amministrazione Comunale ha già perso o è in procinto di perdere, relativamente ai piani di lottizzazione; moltiplicate il tutto per un adeguato coefficiente ed otterrete la stima del danno economico che si produrrà se le parti in causa dovessero malauguratamente decidere di adire le vie legali contro l'Amministrazione Comunale, presente o futura.
O L'attuale Amministrazione come intende comportarsi nei casi in cui dovessero essere presentati dei progetti su lotti che nel P.R.G. del 1976 ricadevano in zone su cui era concessa la possibilità di edificare, in alcuni casi con un buon indice di cubatura, e che nel P.R.G. testé annullato ricadevano in zone destinate a servizi o attrezzature utili alla collettività?
Se l'Amministrazione approvasse tali progetti, dovendo trovare necessariamente delle zone da destinare a servizi e attrezzature, si correrebbe il rischio di doverle ricollocare in altro luogo, allungando notevolmente i tempi per la redazione del nuovo P.R.G.
Non è che la situazione determinatasi potrebbe indurre i vecchi e i nuovi candidati alle prossime consultazioni elettorali a promettere l'impromettibile, continuando a far passare i diritti per "cortesie"?
Ma questa volta, sicuramente, ci sbagliamo ...
Associazione BAGHERING