Inquietante gesto ai danni del tenente dei vigili Salvo Bartolone

Inquietante gesto ai danni del tenente dei vigili Salvo Bartolone

cronaca
Typography


Un inquietante episodio, che adesso è al vaglio delle investigazioni dei carabinieri di Bagheria, si è verificato un paio di settimane fa, ai danni del tenente dei vigili Salvo Bartolone. Un cenno ne è stato fatto nel corso del consiglio comunale di mercoledì sera dal consigliere Angelo Bartolone, fratello di Salvo.

Nel corso dell’intervento in cui precisava il ruolo e la collocazione che avrà in consiglio,
che sarà di indipendente e all’opposizione di questa amministrazione, ha fatto riferimento all’episodio senza specificare, per ovvi motivi di opportunità e delicatezza, il nome della persona interessata.
Si meravigliava il consigliere Bartolone che nessuno, né il sindaco né la sua amministrazione, né il comandante dei vigili avessero dato notizia dell’episodio.

Vi riferiamo noi sull’accaduto: un paio di settimane fa, alla conclusione del proprio turno di lavoro il tenente Bartolone, nell’avvicinarsi alla propria macchina, una Lancia Libra, posteggiata nelle vicinanze dell’incrocio tra Via Papa Giovanni e Via Consolare, notava però un sacchetto di plastica che era annodato al tergicristalli.

Nel contempo si avvicinavano altri suoi colleghi, che avevano notato il suo turbamento; ed immediatamente del fatto venivano informati il comandante dei vigili, il sindaco, ed i carabinieri, che si recavano pressocchè contemporaneamente sul posto.
Accertatisi che non c’erano fili che potevano far pensare a sostanze detonanti, il sacchetto veniva aperto.

All’interno c’era un grosso vassoio di ceramica che conteneva a sua volta altri sacchetti di plastica, contenenti avanzi alimentari (sugo e brodo) ed immersi, una testa di capretto ed una mezza testa di maiale ed ossa.
Superato lo smarrimento e lo sconcerto Salvo Bartolone, si recava accompagnato da un collega presso la locale caserma dei Carabinieri per rendere una dichiarazione spontanea sull’accaduto, che non lascerebbe dubbi sul significato intimidatorio.

Come si diceva all’inizio indagano i carabinieri sulle possibile cause del gesto e sugli eventuali autori.
L’opinione prevalente e diffusa è che il macabro gesto possa essere riconducibile all’attività lavorativa di Bartolone: lascia perplessi piuttosto, come sottolineava il consigiere A.Bartolone, la cortina di silenzio che è calata sull’episodio, perché qualunque ne possano essere state le cause, si è trattato di un inaccettabile messaggio trasversale, su cui sarebbe stato giusto e opportuno che sindaco, amministrazione e comandante del corpo facessero sentire la propria voce.