Con sentenza pubblicata lo scorso 7 aprile il Tar Sicilia ha rigettato il ricorso contro un'ordinanza di demolizione per un'immobile di 2 piani sito ad Aspra in via Vasco da Gama, ricadente nella fascia di inedificabilità assoluta entro i 150 metri dal mare.
La vicenda per certi versi paradossale della case abusive di via Vasco da Gama risale a 40 anni fa, quando, nel pieno del così detto fenomeno dell' "abusivismo di necessità", vengono realizzate le case all'interno della fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dal mare; ma soltanto negli ultimi anni, con l'invio da parte del Comune di Bagheria di numerose ordinanze di demolizione per gli immobili di quella strada, che è diventata di stretta attualità.
Quella del TAR è la prima sentenza su un ricorso dei proprietari ad un'ordinanza di demolizione per un'immobile in via Vasco da Gama e potrebbe rappresentare un segnale preoccupante anche per gli altri ricorrenti in attesa di conoscere l'esito del proprio ricorso.
Nella sentenza del Tar si legge: "Il Tribunale condivide l'orientamento espresso dal CGA in sede consultiva, secondo cui: il fatto che il fabbricato abusivo in questione ricada in area che si asserisce essere "fortemente urbanizzata" e sia servito da una strada che separa le costruzioni dal mare non può certo costituire, di per sè, ragione di illegittimità del provvediemnto di diniego sanatoria impugnato, non rientrando le situazioni riferite dalla ricorrente nell'ambito dei casi di deroga al vincolo di inedificabilità assoluta nella fascia dei 150 metri dalla battigia, tassativamnete contemplati dalla legge.
Per tentare di "salvare" le case di Via Vasco da Gama le ultime 2 amministrazioni comunali hanno attivato con delibera le procedure per la redazione di una variante urbanistica, ma il suo iter di approvazione, non adeguatamente sostenuto, si è impantanato quasi subito.