A Misilmeri si è tornato a sparare dopo otto anni: un uomo, Piero Lo Bianco di 26 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco, davanti alla propria bancarella di frutta e verdure, in Piazza VIttime di Nassiriya.
Soccorso dai presenti, e condotto in ambulanza all'Ospedale Civico di Palermo, è però spirato poco dopo.
Il Lo Bianco è nipote di un presunto capomafia locale, Francesco Lo Gerfo, che era stato arrestato nell'operazione di qualche anno fa "Grande Mandamento", che vide smantellata una rete di uomini di fiducia di Bernardo Provenzano.
Lo Bianco pregiudicato per detenzione abusiva di armi, era con il fratello, quando intorno alle 17.30 è stato fatto oggetto di colpi di fucile, sparati da due uomini incappucciati che arrivati a piedi sarebbero poi fuggiti con l'aiuto di un terzo uomo, al volante pare di una "Punto" grigia.
Tante a quell'ora le persone testimoni del fatto, sul quale indagano i carabinieri e la D.D.A., ma nessuno sinora ha fornito elementi utili alle indagini. Il fratello, che in un primo momento si pensava fosse rimasto anche lui ferito nell'agguato è stato interrogato per tutta la notte dalle autorità inquirenti.
Preoccupazione negli ambienti investigativi, per una esecuzione, che presenta tutte le caratteristiche di un omicidio di mafia, che testimonierebbe, che, pur, in una situazione di difficoltà, cosa nostra riesce ancora, nel territorio, a programmare e realizzare fatti di sangue di tale gravità.
Un brutto colpo per la città di Misilmeri che proprio qualche giorno fa era stata con grande orgoglio e senso civico "capitale" di antimafia e di legalità, per avere conferito al regista Peppuccio Tornatore, il premio intitolato al giudice "Rocco Chinnici" nativo di Misilmeri.