In una appendice dell'operazione "Perseo" sono state richieste dai p.m. che coordinano le indagini altre 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Le altre due hanno portato all'arresto di Francesco Piscitello e Tommaso Di Giovanni, nipote di Gaetano Lo Presti, il boss di Porta Nuova suicidatosi, ad appena 24 ore dall'arresto, nel carcere di Pagliarelli.
A Bagheria, invece, è stato arrestato Sergio Flamia, di anni 45, con l'accusa di avere messo a disposizione del boss Pino Scaduto una abitazione, che era nella sua disponibilità, nella quale si svolgevano riunioni di affiliati a cosa nostra, in particolare in uno di questi incontri avrebbero preso parte Sandro Capizzi e Giovanni Adelfio, in un'altra un mafioso della Provincia di Caltanissetta , parente del boss Piddu Madonia.
Il Flamia, secondo l'accusa, era colui che accompagnava Lo Scaduto agli incontri con gli affiliati ed era inoltre, a lui che occorreva rivolgersi per contattare Pino Scaduto.
Il Flamia sul quale pesa l'accusa di favoreggiamento, era in atto sottoposto a misure cautelari e di prevenzione (obbligo di firma).