Svaligiata a Bagheria una nota gioielleria

Svaligiata a Bagheria una nota gioielleria

cronaca
Typography

Grande è stata la sorpresa stamattina dei titolari della gioielleria Palumbo e Gigante, sita al civico 112 di Corso Umberto a Bagheria.

Già nel sollevare la saracinesca hanno intuito che qualcosa non andava, ma quello che hanno visto dopo li ha lasciati a boccaperta: le tre vetrine centrali subito dopo l’ingresso e che danno sul Corso Umberto erano completamente vuote.

A questo punto la solita trafila e i soliti interrogativi.
Allarme ai carabinieri, che hanno fatto intervenire anche esperti della scientifica per rilevare tracce o impronte, inventario dei preziosi che sono stati asportati.
Nelle tre vetrine centrali erano esposti in particolare orologi e gioielli di altissima marca (Cartier, Baume e Mercier, Damiani) qualcuno di di valore notevole (sin oltre i 5.000 Euro a pezzo); in molti casi i monili erano arricchite di pietre preziose, qualcuno addirittura con diamanti.

Un danno che ad occhio di profano supera e anche molto largamente i 100.000 Euro.
Pare che l’allarme non sia squillato, e bisognerà capire il perché, ed il ” lavoro” sembra essere stato fatto in tutta tranquillità, perchè i malviventi dopo avere forzato la saracinesca, se la sono richiusa alle spalle, togliendo  i vetri blindati che proteggevano le teche e facendo letteralmente piazza pulita.

I carabinieri hanno anche acquisito i nastri della telecamera esterna, da cui, anche s e è probabile che i ladri fossero con il volto incappucciato, si potrà desumere qualche informazione su chi magari nei giorni o nelle settimane scorse ha fatto qualche "sopralluogo".

I commenti dei commercianti della zona erano di sconforto e rassegnazione: la verità è che ormai, con il corso intransitabile, alle 8.00 di sera diventa una sorta di cimitero dove tutto è possibile.
Ed il timore che non sia che il primo di una serie di furti considerato che nel periodo natalizio i negozi sono pieni di merce “stoccata” per far fronte alla augurata caccia al regalo di Natale, che sinora però, dicono gli interessati, non s’è vista.