Oltre due secoli e mezzo di carcere sono stati inflitti dal gup Nicola Aiello a 35 imputati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni, traffico di stupefacenti ,nel processo scaturito dall’operazione Panta Rei che ha decapitato i mandamenti mafiosi di Bagheria e Porta Nuova.
L'accusa era sostenuta dai Pubblici Ministeri Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco. Nel processo è emersa la figura di spicco di Teresa Marino, miglie del boss detenuto Lo Presti, era lei che gestiva gli affari criminali del potentissimo mandamento mafioso di Porta NUova e sosteneva economicamente le famiglie dei carcerati.
Del mandamento di Bagheria è stato condannato a 5 anni e 4 mesi il collaboratore di giustizia Pasquale Di Salvo, ex autista di Giovanni Falcone. Condannati anche i bagheresi Carmelo D’Amico 10 anni, Andrea Militello 4, Salvatore Scardina di Santa Flavia a 12 anni, Antonio Giuseppe Virruso di Casteldaccia a 8 anni.
Tutti I condannati: Paolo Calcagno 14 anni, Teresa Marino 14 anni, Alessandro Bronte 12 anni, Pietro Catalano 8 anni, Tommaso Catalano 6 anni, Carmelo D'Amico 10 anni, Salvatore David 4 anni e 8 mesi, Francesco Paolo Desio 8 anni, Giuseppe Di Cara 8 anni, Pasquale Di Salvo 5 anni e 4 mesi, Nunzio La Torre 8 anni, Francesco Paolo Lo Iacono 8 anni, Rocco Marsalone 12 anni, Andrea Militello 4 anni, Salvatore Mulè 8 anni, Giampiero Pitarresi 14 anni, Massimiliano Restivo 8 anni, Giuseppe Ruggeri 3 anni, Antonino Salerno 6 anni, Salvatore Scardina 12 anni, Lodovico Scurato 6 anni, Domenico Tantillo 14 anni, Giuseppe Tantillo 5 anni e 4 mesi, Antonino Giuseppe Maria Virruso 8 anni, Antonino Abbate 6 anni, Salvatore Ingrassia 8 anni, Bartolomeo Militello 12 anni, Vincenzo Vullo 6 anni, Salvatore D’Asta 2 anni (pena sospesa), Giuseppe Minardi 6 anni, Francesco Terranova 6 anni, Maria Rosa Butera 2 anni (pena sospesa), Gaspare Parisi 6 anni, Massimo Monti 2 anni (pena sospesa), Angelo Mendola 6 anni.
5 le assoluzioni: Giuseppe Di Giovanni, Gaetano Tinnirello (per i quali è stata ordinata l’immediata scarcerazione), Rosario Fricano, Giuseppe Bucaro, Mario Sciortino.
Nella foto Pasquale Di Salvo e Giovanni Falcone