Anche a Bagheria arriva l’onda lunga della protesta che sta scuotendo il mondo della scuola, che sta scendendo in campo contro le proposte contenute nel decreto Gelmini,
Le critiche che vengono mosse al provvedimento già votato alla Camera, è che in realtà si vogliano tagliare risorse alla scuola, espellendo risorse intellettuali.
E che in realtà sotto le finte spoglie di una miniriforma si vogliano far passare tagli di spesa, visto che in base alle proiezioni che fanno i sindacati della scuola oltre 130.000 figure professionali, verrebbero espulse dalla scuola.
Questa mattina a Bagheria davanti alle scuole superiori, si è cominciata ad avvertire l’aria febbrile dei momenti di mobilitazione; sinora però e va detto, con grande senso di responsabilità, i ragazzi dei vari Istituti (Classico, Scientifico, I.T.C., ecc…) si sono limitati solo a sistemare striscioni agli ingressi, senza disertare le lezioni.
Ma in cantiere fervono le iniziative: intanto è stato creato un Coordinamento studenti autoorganizzati a segnare la distanza da partiti e movimenti; sono sempre più nutrite le delegazioni che partecipano a Palermo alle varie manifestazioni e ai cortei di proteste: oggi a Palazzo Steri sede del rettorato dell’Università di Palermo dove era atteso l’arrivo del ministro Gelmini, c’è stato un concentramento di manifestanti.
Un ‘altra iniziativa è prevista per sabato: gli studenti stanno mettendo a punto una sorta di grande “happening” in Piazza Sepolcro, che si dovrebbe snodare per l’intera giornata del sabato tra testimonianze e spettacolo, e dovrebbe servire a portare fuori dall’ambito strettamente scolastico le problematiche del mondo della scuola.