Aspra, Urban, le sardare, il mare e noi

Aspra, Urban, le sardare, il mare e noi

cronaca
Typography


Si sta parlando e lavorando molto in questi giorni su Aspra: sia perché sono arrivate alla vigilia del bando di gara una serie di importanti opere, sia perché l’indotto legato allo sfruttamento dolce e sostenibiledel territorio asprense comincia ad irrobustirsi,
a trovare strade nuove e originali per fare godere, chi lo voglia, delle attrattive naturali.

La barriera frangiflutti a protezione dell’abitato di Aspra, non sarà certo il porto, araba fenice vagheggiata da decenni, ma a qualcosa servirà; l’adeguamento e il cappottamento del depuratore dovrebbero risolvere un problema annoso di qualità di vita di qualche centinaio di residenti, la pista ciclabile da un lato e pedonabile dall’altra nel “rettifilo”, dovrebbero dare un tocco di gradevolezza all’asse storico che congiunge Bagheria all’Aspra, e che fu, ricordiamolo per i più giovani, fortemente voluto da un gruppo di giovani intellettuali e studiosi che agli inizi del secolo scorso raccolti accanto a Renato Guttuso Fasulo e alla “Casa di Cultura” fecero una vera e propria battaglia per sostenere la “marittimità” di Bagheria.
Baldassare Scaduto, fu appunto il sindaco che realizzò quest’opera.

Ed ancora: la riqualificazione del Piano Stenditore e, almeno quest’anno, una tempestiva pulizia della spiaggie, oltre ad una serie di affidamenti del demanio di tratti di litorale destinate a piccoli stabilimenti balneari, o aree di intrattenimento, fanno ritenere che si stia imboccando la strada giusta.

Uno sviluppo che cresce attorno alle piccole imprese, talvolta a gestione familiare, che attrezzano le spiaggie, noleggiano ombrelloni e pedalò, svolgono piccole attività commerciali e di ristorazione.
Ed è in questo contesto che si colloca l’iniziativa presentata alla stampa da Urban Italia e portata avanti di concerto con la Comunità Marinara di Aspra...

Le “sardare”, le imbarcazioni dei pescatori di un tempo, ricostruite con passione e maestria dai maestri d’ascia e con le raffigurazioni in uso all’epoca, che si sfidano in una appassionante regata durante le festività dell’Addolorata di Aspra, verranno utilizzate come imbarcazioni da diporto.

Basterà prenotarsi presso l’Urban Center, a luglio e agosto, e nelle giornate di venerdì, sabato e domenica e sino ad un massimo di 10 passeggeri per imbarcazione, si andrà per mare, a vela o a remi, dalle 10 alle 13.
A bordo verranno servite acqua e bibite dissetanti.

La vela è quella latina, con un boma mobile che corre lungo tutto un lato della vela, e che viene fissato circa a metà della sua lunghezza con cime a circa 4/5 di altezza di un albero molto corto.
Una estremità del boma viene “murato”a prua, l’altra estremità va in alto per contrappeso, il terzo vertice è quello di scotta. Le andature migliori sono quella "al traverso".
Scoprirete paesaggi nuovi, splendide scogliere, acque azzurre, fondali turchini: se farete il bagno al largo, il mare è quello che avete sempre sognato: limpido, trasparente, invitante.

Ed infine una cosa che non esiste più nel nostro mondo di ogni giorno, e a cui siamo ormai disabituati: il silenzio.
Scoprirete una dimensione nuova del silenzio, quasi innaturale, interrotto solo dallo sciabordìo delle onde che si frangono contro lo scafo, o dal lontanissimo rumore del motore di un peschereccio, che ci ricorda che la vita non si è fermata, e che anche e soprattutto sul mare è dura e inesorabile.
Purtroppo però scoprirete anche le opere dell’uomo invisibili da terra.
Comunque, prenotatevi al più presto: è una esperienza da fare.