Cronaca

L'autista, un bagherese, rimane miracolosamente vivo. E' successo intorno all'una della scorsa notte all'imbocco della bretella autostradale.Caltanisetta Palermo un tir stava percorrendo 

il viadotto soprastante la Strada Statale 640 per dirigersi verso l'autostrada quando, probabilmente per un colpo di sonno o per  una distrazione, ha perso il controllo del mezzo sfondando il guardrail.

Il TIR a quel punto è rimasto con il cassone sopseso in verticale  tra il viadotto e il manto stradale. 

Fortunatamente, anche se si era temuto il peggio, l’autista è stato soccorso e portato in ospedale in codice giallo dunque non dovrebbe essere in pericolo di vita. 

Secondo l'informazione fornitaci da un nostro lettore l'autista è un bagherese.

Foto da Il Fatto di Caltanissetta


 

E' una  storia triste che ha radici nelle drammatiche situazioni di bisogno che i più giovani soprattutto sono costretti ad affrontare. Sono due giovani, l'uomo G.F.originario di contrada Monaco, P.A. originaria del quartiere Mole la ragazza, che è incinta.

Poco più che ventenni entrambi, niente lavoro, niente reddito una vita trascorsa con i parenti che cercano di dare una mano. Scoprono che nelle case popolari di via Nino Bixio si è, per così dire, 'liberato' un appartamento per la morte dei legittimi occupanti avvenuta nel 2011.

Nella giornata di ieri i due ragazzi forzano la serratura della porta di ingresso e la occupano, ma sono loro stessi a telefonare alla Polizia ed a spiegare le motivazioni del loro gesto, nella segreta speranza che gli agenti consentano di restare dentro una vera casa.

La Polizia interviene ed è costretta a farli sloggiare perchè occorrerà verificare se l'appartamento è di proprietà dell' Istituto case popolari che dovrebbe provvedere alla riassegnazione, o qualora sia stato riscattato, come è possibile, risalendo la costruzione delle case popolari di via Nino Bixio agli anni sessanta, degli eredi dei precedenti assegnatari.

Naturalmente è scattata anche la denuncia per occupazione abusiva.

Sono passate solo tre settimane da quella tragica domenica di Pasqua in cui sulla statale 113, sulla curva a qualche centinaio di metri dal passaggio a livello di Santa Flavia, si verificò un gravissimo incidente in cui perse la vita un pescatore, Antonio D'Acquisto, e rimasero ferite oltre che la figlia Mariachiara e la moglie Rosalia, anche altri quattro giovani che viaggiavano su una Panda coinvolta nell'incidente.

Oggi ad un centinaio di metri dal luogo dell'incidente di Pasqua un altro grave scontro sostanzialmente con la stessa  dinamica, e dove l'elevata velocità, sembra essere stata, come spesso avviene, all'origine della collisione che ha coinvolto due auto, una Alfa Romeo 147 ed una Peugeot 207.

Stando alle primissime letture dell'incidente che è avvenuto poco prima delle ore 17 di oggi l'Alfa 147, con a bordo tre o quattro persone originarie di Porticello, che viaggiava  in direzione di Santa Flavia, avrebbe invaso la corsia opposta da dove proveniva appunto la Peugeot 207 con a bordo solo il conducente M.L.C., 27 anni., di Casteldaccia.

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L'urto a guardare le condizioni in cui sono ridotte le due auto deve essere stato particolarmente violento, perchè la parte anteriore sinistra sia della 147 che della Peugeot 206 sono andate completamente distrutte, e l'Alfa Romeo addirittura si girata su sè stessa, invertendo la direzione di marcia.

Ad avere la peggio il giovane conducente della Peugeot che ha avuto diverse fratture agli arti ed è stato ricoverato dagli operatori del 118 presso il Policlinico di Palermo.

Nessun danno di rilievo per fortuna hanno riportato gli occupanti della 147, anche se i primi soccorritori hanno visto un giovane che si tamponava con un fazzoletto una ferita al capo.

Ormai non è più tollerabile, lo pensiamo tutti, che su questa curva non vengano rapidamente adottati dei provvedimenti dissuasori, semaforo o dossi che siano, nè dall'Anas nè dal comune di Santa Flavia.

Ci dicevano alcuni residenti nella zona che ormai vivono una condizione di perenne allarme; ed ogni volta che sentono un urto violento escono immediatamente con bottiglie di acqua e con il cuore in gola, con il terrore di vedere qualcosa di tragico come purtroppo verificatosi la sera di Pasqua.

Il traffico naturalmente è stato completamente bloccato per consentire ai Carabinieri di eseguire i rilievi del caso.

 

I Carabinieri conducono dalle prime ore del mattino un'operazione di servizio per l'esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare emesse dall'Ufficio del GIP del Tribunale di Palermo (Dott. Michele Alaimo su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica Ilaria DE SOMMA), per una serie di rapine e scippi, messi a segno in pregiudizio di numerose persone molte delle quali anziane, perpetrati tra Bagheria e Ficarazzi.

L'operazione, denominata "FALCO" è frutto di un'articolata e complessa attività investigativa sviluppata dal mese di Agosto 2012 a Gennaio 2013 dai militari della Stazione Carabinieri di Bagheria.

Le indagini hanno preso le mosse dalle numerose segnalazioni raccolte sul territorio dai militari dell'Arma e dalle varie denunce presentate dalle vittime presso la Stazione di Bagheria e il locale commissariato di P.S.

I fatti avevano causato molta apprensione nella cittadinanza anche perché alcune vittime, nel corso degli eventi criminosi, dopo essere state scaraventate a terra avevano riportato lesioni personali.

Si accertava quindi un'attività delinquenziale posta in essere da tre soggetti, tra i quali vi è una donna che, solitamente con l'utilizzo di motocicli, rapinava e scippava oggetti in oro a passanti ed a volte introducendosi presso le abitazioni. La refurtiva veniva poi smerciata presso negozi di compro oro.

Le persone gravate dall'ordinanza di custodia cautelare sono:

- OLIVA Benito nato a Palermo, classe 1972, residente a Palermo, pregiudicato;

- LOMBARDO Salvatore nato a Palermo, classe 1976, residente a Bagheria, pregiudicato.

Gli stessi hanno perpetrato alcuni reati anche con la complicità di una donna, identificata in:

R. C. classe 1989, nubile, indagata nell'ambito dello stesso procedimento penale.

L'attività di PG è stata supportata da numerose individuazioni di persone e fotografiche effettuate dalle vittime, sequestri di motocicli utilizzati per commettere i delitti e dichiarazioni testimoniali di cittadini. 

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Lombardo Salvatore                                                                Oliva Benito

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