La dirigente scolastica della scuola 'G.Bagnera' ci chiede pubbliche scuse

La dirigente scolastica della scuola 'G.Bagnera' ci chiede pubbliche scuse

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Il dirigente scolastico del 1° Circolo didattico “ G. Bagnera” di Bagheria, constatato che è stato dalla S.V. pubblicato un articolo: “ Per le autorità sanitarie, eccessivo lo stato d’ansia per il presunto caso di scabbia al Bagnera”, riportante notizie non corrispondenti alla realtà dei fatti, chiede un’immediata rettifica dell’articolo stesso, pubblicato in data 11 aprile 2013.

A questo proposito si fa presente:
• a questa Istituzione scolastica, in data 09/04/2013, è giunta una nota, da parte del II settore del Comune di Bagheria, a firma del dirigente, ing. Mercadante, con la quale si comunicava che un/a alunno/a, che fino ad alcune settimane prima, aveva frequentato la scuola,era affetto/a da scabbia, e invitava l’istituzione “a prendere tutti i provvedimenti a tutela degli alunni e del personale”.

Ci si chiede: l’Istituzione avrebbe dovuto ignorare il fatto e tacere?
• la scuola doveva dare forzatamente comunicazione del fatto, quindi, per non procurare allarme, lo ha fatto in maniera essenziale ma giusta, onde preservare la salute degli alunni, delle famiglie e del personale.
• non era compito della scrivente, ma del pediatra che ha diagnosticato la scabbia, segnalare il caso al Distretto Sanitario Locale;

La scrivente ritiene che sia un suo diritto ottenere pubbliche scuse per i commenti gratuiti e tendenziosi espressi dalla S.V..

In particolare, sarebbe opportuno che Lei chiarisse quale metro di giudizio La porta a ritenere che la comunicazione di cui sopra è “improvvida e irrituale”, e cosa Le fa pensare che le famiglie, avessero provato “sconcerto” e non solamente preoccupazione. “Sconcerto” per che cosa?

Inoltre, questo Dirigente chiede espressamente alla S.V. di rettificare la frase: “Nel comunicato e non è certamente un caso, la parola scabbia non è stata neanche scritta ……”

In questo caso, invece la parola scabbia è stata scritta e sottoscritta, ( la dirigente non soffre di allucinazioni), in quanto nella comunicazione fatta alla scrivente si legge: “Con la presente (….) comunica che a seguito di una visita di controllo(…) effettuata dal/la pediatra (…..) si è venuti a conoscenza che la minore in oggetto è affetta da scabbia. (…).

Come è possibile che la S.V. abbia l’ardire (chiamiamo così un atto in effetti molto grave) di affermare che un dirigente scolastico agisce per “sentito dire” e si inventa una patologia senza cognizione di causa?

Giusto per fare una considerazione, affermo che tacere la verità può tornare soltanto utile soltanto a chi vuole non assumersi le proprie responsabilità. La scrivente, come persona, come insegnante e come dirigente scolastico ha sempre agito alla luce della correttezza, della professionalità e della chiarezza.

La comunicazione fatta ai genitori era dovuta, perché in caso contrario l’ Istituzione scolastica sarebbe stata omissiva.

La scrivente aggiunge, infine, che si riserva di adire le vie legali qualora non venisse pubblicata integralmente quanto esposto e non venissero presentate pubbliche scuse per le illazioni, i giudizi gratuiti presenti nell’articolo di cui sopra, lesivi dell’immagine dell’Istituzione e della Dirigente scolastica.

Rosalba Bono