Beni confiscati: una delegazione del Montenegro in visita a villa Santa Teresa

Beni confiscati: una delegazione del Montenegro in visita a villa Santa Teresa

attualita
Typography

Dal 13 al 16 Novembre a Palermo una delegazione Montenegrina composta da consiglieri dell’OSCE e dal Direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata del Montenegro ha visitato alcune delle più simboliche e rappresentative strutture confiscate alla mafia del capoluogo palermitano.

La delegazione, accompagnata dal Colonnello Letizi, direttore della sede di Palermo dell’Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e con la partecipazione del colonnello Serafino Fiore, attaché all’ambasciata italiana di Belgrado, ha trascorso il soggiorno a Palermo visitando alcuni beni confiscati alla mafia quali la Villa del boss Salvatore RIINA, del costruttore Sansone, l’azienda sanitaria Villa Santa Teresa di Bagheria e l’Hotel San Paolo Palace di Palermo.

 

La visita a Bagheria si è protratta per qualche ora perché la delegazione ha manifestato tutto il suo interesse, non solo a visitare il bene e per conoscere l’Amministratore Giudiziario, Dott. Andrea Dara ed il suo staff, ma anche per attingere da un esempio tangibile e concreto una serie di indicazioni utili sulle modalità e gli strumenti di gestione attuati per mantenere e sviluppare un bene sottratto alla criminalità ed inserito in un contesto territoriale molto complesso.

Conoscere i valori ai quali ispirarsi e quali sistemi implementare per tutelare e rilanciare una struttura e trasformarla in un “modello di imprenditoria sociale” che trova la propria ragion d’essere nella sintesi di due dimensioni fondamentali:

- quella orientata all’incremento della produzione e della crescita economica ed alla tutela delle risorse umane e delle tecnologie presenti

- quella votata all'assistenza, al perseguimento del bene collettivo, al miglioramento della qualità tecnica delle prestazioni sanitarie, al progresso della medicina, alla tutela della salute della popolazione propria di una struttura sanitaria.

Tale vocazione si è rafforzata con l’avvio, lo scorso febbraio, del Dipartimento Ortopedico Rizzoli Sicilia presso alcuni dei locali della clinica Villa Santa Teresa, un polo ortopedico d’eccellenza per i numerosi pazienti siciliani spesso costretti ad emigrare per curare le proprie patologie ortopediche e che ora possono avvalersi della storica professionalità dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per soddisfare il proprio bisogno di salute.

E’ evidente che il progetto assume una specifica ed indubbia valenza, nei suoi significativi riflessi simbolici, grazie anche all’interazione, quale partner del progetto, di Villa Santa Teresa srl che, in Amministrazione Giudiziaria ex legge 575/65, ha reso disponibile l’ingente e molto apprezzata dotazione di infrastrutture, macchinari e tecnologie, proponendosi come esempio di successo di una concreta ed ottimale fruizione da parte dei cittadini “di un bene confiscato alla criminalità organizzata”.


Lidia Di Lorenzo