Cittadinanza Attiva: l'Associazione Posidonia ripulisce la spiaggia dell'Olivella (Video)

Cittadinanza Attiva: l'Associazione Posidonia ripulisce la spiaggia dell'Olivella (Video)

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Dopo l'adozione delle fioriere ancora una testimanianza di "cittadinanza attiva", come ci piace definirla: giovani e meno giovani decidono che è il momento di smettere di stare a guardare il degrado e di attendere un'autorità pubblica impigliata in una elefantiaca lentezza, nell' incapacità e e nei lacci burocratici.

L'Olivella è uno degli angoli più belli che ci offre la nostra costa, un tempo zona di villeggiatura con una gradevole spiaggia.

Da quindici anni per un sequestro e pare conseguente consfisca, un complesso edilizio che fu un frequentatissimo stabilimento balneare e che qualunque comune del Nord avrebbe già fatto diventare una miniera d'oro, da noi è abbandonato a se stesso: due-tre anni fa sembrò che l'insipienza della politica regionale avesse avuto un sussulto, e che il sito potesse tornare nella disponibilità dell'amministrazione.

Ma da allora nulla è cambiato, un complesso che continua a cadere a pezzi, cabine sventrate, locali vandalizzati, una spiaggia ridotta ad una discarica di tutto e di più.

I giovani, meno male che ci sono loro, con i loro ingenui entusiasmi e con i loro sogni che ogni tanto diventano realtà, e che non ci stanno a vedere martoriato il territorio, decidono di intervenire; Posidonia si chiama la loro Associazione, e mai nome fu più azzeccato; è una pianta marina la ci presenza sui fondali, e c'è n'è una spianata tra l'Olivella e Solanto, garantisce l'ossigenazione delle acque, testimonia cioè lo stato di salute del mare, ma non solo.

Quando la forza dei marosi la solleva dai fondalie e la depone sulle spiaggia compie ancora una fondamentale missione, e cioè quella di proteggere la sabbia dell'arenile dalla forza del mare.

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Un nome simbolico che questi ragazzi, alcuni biologi, altri semplici appassionati, altri testardi e non rassegnati a subire il degrado ambientale, che è però anche degrado civile e delle coscienze, decidono di dare un senso al loro stare assieme ed essere comunità.

Guanti, sacchi e pale e giù fare qualcosa, che nessuna autorità ritiene proprio legittimo compito, e cioè ripulire e riqualificare. Fanno quello che possono, recuperano centinaia forse migliaia di bottigile di plastiche e qualche tonnellate di detriti, recuperano dai fondali copertoni e addirittura una moto.

Adesso quei materiali debbono essere asportati e smaltiti, perchè in larga parte rifiuti speciali, e qui nascono i problemi.

L'ipocrisia dell'autorità fa finta di non sapere che in quel posto entrano bagnanti e vandali, ma l'autorità no, l'autorità non può intervenire perchè tutto il complesso deve essere innanzitutto messo in sicurezza e risorse non ce ne sono.

Gli stessi ragazzi che hanno pulito ci segnalano una  collinetta di sabbia all'estremità della spiaggia: non è una  duna di sabbia come subito chiariscono, ma i rifuti che altri volenterosi qualche anno ha hanno raccolto per pulire la spiaggia e che sono rimasti là, trasformandosi in duna. 

Un appello all'autorità: per una volta calpestate le regole che impediscono al comune di mettere piede in quell'ambiente; violate una norma cretina che garantisce solo chi non vuol far nulla e i gattopardi di questa terra. Mandate un mezzo del Coinres a completare il lavoro.

Una volta tanto una violazione della legge sarà stata a fin di bene.

Guarda il video: http://www.dailymotion.com/video/xskmj6_volontari-ripuliscono-l-ex-lido-olivella_news