In dirittura d'arrivo la revisione generale del P.R.G.: lunedì la consegna degli elaborati

In dirittura d'arrivo la revisione generale del P.R.G.: lunedì la consegna degli elaborati

attualita
Typography

Alla fine di questa settimana o più probabilmente all’inizio della prossima, il Responsabile del Gruppo di Progetto del Piano Regolatore, ing.Vincenzo Aiello, consegnerà al sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, gli elaborati di progetto e le relazioni contenenti la revisione generale del Piano regolatore di Bagheria.

Da quel momento si avvierà l‘iter politico amministrativo che si concluderà allorchè l’Assessorato regionale territorio e ambiente emanerà il decreto di approvazione.

Nel mezzo una complessa road map che avrà come primo passaggio l’invio delle carte del Piano al Genio Civile per il rilascio del Nulla Osta di competenza previsto per legge, all’Ufficio Tecnico perché tramite gli uffici dell’urbanistica del Comune prepari la relazione istruttoria, mentre nel contempo si provvederà a redigere da parte dello stesso Ufficio i verbali di sopralluogo delle aree destinate ad uso pubblico in contradditorio con il gruppo di progetto.

Una volta acquisiti nulla osta del Genio civile e verbali di sopralluogo, il sindaco invierà le carte del piano al presidente del consiglio Caterina Vigilia, per avviare il procedimento di adozione da aprte del consiglio comunale.

E’ d’uopo ricordare che il piano regolatore e le questioni urbanistiche in generale, sono tra quelle che sono rimaste nella potestà esclusiva del consiglio comunale, ed è per questo che il confronto che si verrà a determinare negli organismi politici e assembleari sarà decisivo per un tempestivo esito del progetto di piano.

Il presidente del consiglio da parte sua invierà quindi gli elaborati alla III Commissione consiliare e al consiglio circoscrizionale di Aspra.

Dopo l’esame da parte della III Commissione e il parre espresso dal consiglio circoscrizionale, le carte relative al Piano verranno portate in consiglio comunale che concluderà il proprio lavoro con l’adozione del progetto di piano regolatore generale.

Il piano così adottato diventerà, ma solo per alcuni aspetti operativo, perché da quel momento scatteranno le cosiddette norme di salvaguardia che consentiranno, a determinate condizioni, l’attività edilizia sul territorio bagherese.

Si procederà quindi alla pubblicazione ufficiale del piano regolatore generale adottato dal consiglio: a quel punto i soggetti che abbiano interesse, le associazioni di qualsiasi tipo ambientalistiche e di categoria, privati cittadini avranno la facoltà entro 30 giorni dalla pubblicazione di potere presentare osservazioni e ricorsi alle previsioni contenute nel piano regolatore generale.

Il consiglio comunale verrà successivamente ad esprimere un parere sull’ammissibilità o meno dei ricorsi e delle osservazioni presentate.

Infine il Piano adottato dal consiglio cui verranno allegate tutte le osservazioni e i ricorsi, sia quelle che hanno avuto parere favorevole che quelli che hanno avuto parere contrario dal consiglio, verrà mandato all’Assessorato regionale al territorio, che, dopo un esame da parte del CRU ( comitato regionale per l’Urbanistica), emanerà il relativo e definitivo decreto di approvazione, decidendo in ultima istanza su osservazioni e ricorsi.

Non è mancato in queste ultime settimane un po’ di apprensione circa le sorti del P.R.G., per un siparietto messo su dall’assessore Piero Tornatore cui ha prontamente risposto il dirigente dell’Ufficio Tecnico ing. Giovanni Mercadante.

In una occasione pubblica l’assessore Tornatore lamentava in qualche modo la lentezza dell’Ufficio di piano nella preparazione del P.R.G., manifestando il timore che gli Uffici si stessero “appiattendo” sulla ormai nota interpretazione che delle sentenze varie ha ultimamente dato l’Assessorato regionale al territorio, e cioè che punto di riferimento, nel momento in cui per sentenza era decaduta la validità del piano approvato nel 2002, dovesse essere preso il piano regolatore del 1976.

E Tornatore osservava che il lungo tempo trascorso e le modifiche intervenute nel territorio rendevano il piano del 1976  inattuale e inattuabile.

A questo spunto polemico ha subito controbattuto l’ing. Mercadante sostenendo che la nota dell’Assessorato sull’argomento parla chiaro: una volta cassato per sentenza il piano del 2002, revivisce quello del 1976, e quindi sia pure facendo propria la sollecitazione a far presto che era venuta anche dall’Assessorato, era comunque dal 1976 che occorreva ripartire.
Polemica presto calmatasi, ma le implicazioni rispetto a questo riferimento normativo, 2002 o 1976, è solo apparentemente banale e condizionerà pesantemente la vita futura del nuovo P.R.G.

Ma di questo ci occuperemo in altra occasione.