Nucleo di valutazione: a chi e a cosa serve ? - di Fara Pipia

Nucleo di valutazione: a chi e a cosa serve ? - di Fara Pipia

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Con la Determinazione Sindacale n. 25 dell'uno giugno 2012 sono stati nominati i componenti del Nucleo di Valutazione, in base al Regolamento approvato dalla Commissione Straordinaria nel lontano 1999.
Funzione fondamentale del Nucleo di Valutazione, secondo quello che si legge nel Regolamento, è quella di proporre all'organo esecutivo i criteri per la “pesatura” e per la “valutazione”dei dirigenti, finalizzata, l'una, alla erogazione della retribuzione di posizione, e l'altra, ai fini dell'attribuzione della retribuzione di risultato.

Il compenso dei dirigenti si compone infatti di tre parti: una parte fissa, e due parti variabili: la retribuzione di posizione, collegata alla complessità della struttura organizzativa al cui apice è posto il dirigente, e la retribuzione di risultato, collegata al raggiungimento degli obiettivi dati dall'organo esecutivo. Su entrambe incide direttamente il Nucleo di Valutazione.

Se consideriamo che la gratificazione economica è la leva fondamentale che spinge ad operare di più e meglio i dirigenti , come d'altronde tutti i pubblici dipendenti, e, più i generale, tutti gli esseri umani, è evidente l'importanza fondamentale che tale organo ha all'interno del Comune, non solo perché incide direttamente sul bilancio per centinaia di migliaia di euro, ma perché è (o almeno dovrebbe essere) funzionale al miglioramento di tutti i servizi.

Gli effetti “virtuosi” sono però legati a due variabili fondamentali ovvero la professionalità e la competenza dei suoi componenti e la loro indipendenza sia rispetto all'apparato burocratico- amministrativo sia rispetto alla politica.

In mancanza di questi requisiti tale organo risulta essere perfettamente inutile.

Le ristrettezze economiche in cui il nostro Ente si trova e che hanno imposto tagli drastici ai servizi e aumenti pesantissimi di tasse, nonché la scarsa efficienza dei servizi erogati dal Comune, impongono quindi una seria riflessione sulla composizione e sul ruolo di tale Organo, e sulla capacità di incidere effettivamente, in positivo, nel ciclo del rendimento della dirigenza, con effetto, “a cascata” su tutto l'apparato amministrativo.

La riflessione è necessaria anche perché il Regolamento che disciplina la composizione, il funzionamento e i compiti del Nucleo di Valutazione risale al 1999 e non tiene conto della normativa sopravvenuta che ha radicalmente innovato il sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche.

In particolare, il D.lgs. 150/09 (cd. Riforma Brunetta) ha introdotto nuove misure tese ad accrescere la produttività nel settore pubblico e potenziare la trasparenza, il tutto al fine di contribuire al rinnovamento generale della pubblica amministrazione, indispensabile per renderla competitiva e superare la crisi generale in cui, non solo Bagheria, ma l'Italia tutta, si trova.

Gli enti locali sono tenuti ad adeguarsi ai principi fondamentali della Riforma.

Devono adottare un sistema di misurazione e valutazione della performance per migliorare la qualità dei servizi offerti , per la crescita delle competenze professionali, valorizzando il merito tramite meccanismi che premino i risultati perseguiti, in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, di trasparenza dei risultati e delle risorse impiegate per il loro perseguimento.

In tutto ciò, oltre a seguire criteri strettamente collegati al soddisfacimento dell'interesse degli utenti finali dei servizi, ovvero dei cittadini, deve essere garantita la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni della performance allo scopo di favorire forme diffuse di controllo.

Quanto più accessibili saranno le informazioni sulla gestione, sull'utilizzo delle risorse, sulla valutazione delle performance, tanto più effettivo sarà il potere di controllo degli elettori e la loro capacità di valutare l'operato degli amministratori che hanno scelto.

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Il ciclo di gestione della performance, si conclude con la rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.

Il sistema è piramidale nel senso che i dirigenti sono valutati in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi individuali, delle competenze professionali e manageriali dimostrate e della capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.

A propria volta i dirigenti, valutano i risultati dei singoli dipendenti e ne misurano i contributi apportati, le competenze dimostrate, i comportamenti professionali e organizzativi.

Il tutto in un circolo virtuoso che ha, come premessa, l'obbligo da parte dell'organo di indirizzo politico-amministrativo di “promuove la cultura della responsabilità per il miglioramento della performance, del merito, della trasparenza e dell'integrità” e come fine ultimo il miglioramento dei servizi resi dalla Pubblica Amministrazione.

Si tratta di principi generali dell'ordinamento che derivano direttamente dall'articolo 97 della Costituzione (principio di buona andamento della Pubblica Amministrazione).

La “Riforma Brunetta” ha anche istituito l'Organismo Indipendente di Valutazione (c.d.O.I.V.) che sostituisce i servizi di controllo interno degli enti (ivi compresi i vecchi Nuclei di Valutazione).

Rispetto alla precedente normativa, è stata posta particolare attenzione alla composizione di tale organo, al fine di assicurarne l'autonomia e l'indipendenza nonché la competenza e la professionalità, e ne sono stati potenziati i poteri e in compiti.

Ciò in considerazione del suo ruolo nevralgico per il corretto funzionamento del sistema delle performance.

L'istituzione di tale nuovo Organismo al posto dei vecchi Nuclei non è obbligatoria per gli enti locali, ma, come precisato in numerose sentenze della Corte dei Conti e dalle stesse indicazioni fornite dall'ANCI, vi è comunque per il Comune l’obbligo di adeguare la struttura di valutazione esistente almeno ai principi della Riforma Brunetta, e, quanto alla composizione dell’organismo, occorre che sia comunque garantita l’indipendenza e la professionalità di chi è chiamato a farne parte.

Le intenzioni del legislatore sono, come si vede, le migliori e il sistema appare, sulla carta, perfetto.

Quel che succede, in concreto, è un'altra storia.

Le condizioni in cui si trova il nostro Ente suscitano gravi interrogativi sul corretto funzionamento del sistema ad oggi vigente nel Comune di Bagheria.

La presenza di un Nucleo di Valutazione, istituito nel 1999, ha prodotto un qualche effetto positivo, e, se la risposta è negativa, qualcuno si è chiesto perché?

Qualcuno si è posto il problema dell'adeguamento del vecchio Regolamento Comunale alle nuove disposizioni di legge?

Qualcuno si è accorto , ad esempio, che l'art. 10 che esime i componenti del Nucleo di Valutazione dall'obbligo di denuncia alla Corte dei Conti, è in contrasto con una espressa disposizione della legge Brunetta?

Qualcuno si è chiesto se il Nucleo di Valutazione, così come è composto, possieda veramente il requisito dell'indipendenza sia dalla politica e che dall'apparato burocratico-amministrativo, soprattutto in considerazione del fatto che di esso fa parte anche il Segretario Comunale/Direttore Generale che è esso stesso dirigente, in posizione “fiduciaria” e di vertice dell'apparato amministrativo?

E' stata valutata la possibilità di ridurre ad organo monocratico il Nucleo, anche al fine di risparmiare?

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Quali obiettivi sono stati dati ai dirigenti e quando? Gli obiettivi, se sono stati dati, sono rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività e alla missione istituzionale e politica dell'amministrazione, specifici e misurabili in termini concreti e chiari, tali da determinare un significativo ed effettivo miglioramento della qualità dei servizi erogati, come previsto dalla legge?

Sono riferiti all'arco temporale di un anno o, visti i tempi di approvazione del bilancio di previsione, si riferiscono solo a qualche mese?

Come intende, il Comune di Bagheria, assicurare il principio della trasparenza delle informazioni che riguardano le misurazioni e le valutazioni delle performance in modo da garantire un controllo diffuso da parte dell'opinione pubblica, e quali metodi e strumenti sono stati individuati per misurare, valutare e premiare le performance secondo criteri strettamente collegati al soddisfacimento degli interessi dei cittadini, destinatari dei servizi e degli interventi?

Non dubito della competenza e professionalità dei nuovi nominati, ma visto che, come è indicato nelle determinazione di nomina, è stata condotta una apposita valutazione (probabilmente di più soggetti) è possibile conoscere quale “comprovata esperienza” e “qualificazione professionale” essi possiedono, considerato che la Riforma Brunetta ha introdotto profonde innovazioni anche sotto tale aspetto?

Mi chiedo soprattutto se l'Amministrazione, in ossequio all'art. 15 della legge Brunetta, vuole ed è in grado di promuovere la cultura della responsabilità, del merito, della trasparenza, unico e vero antidoto alla inefficienza e alla scarsa produttività della Pubblica Amministrazione.

Bagheria non è più un villaggio ma una vera e propria città, con l'aggravante che le risorse sono drasticamente diminuite e i problemi sono aumentati.

Tutto ciò impone una rivoluzione copernicana nei metodi e nelle regole di governo e di amministrazione della cosa pubblica al fine di evitare sprechi di denaro pubblico e massima efficienza della macchina amministrativa.

Credo sia questa la vera sfida dell'attuale classe politica, che però, purtroppo, non mi pare mostrare al riguardo particolare consapevolezza e sensibilità.

 

Fara Pipia

Il neretto è della Redazione