Peppino Impastato e la messa negata - di Emanuele Tornatore

Peppino Impastato e la messa negata - di Emanuele Tornatore

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Una polemica accompagna l'anniversario dell'uccisione di Peppino Impastato, avvenuto il 9 maggio del 1978, il parroco di Cinisi ha preferito non celebrare messa in ricordo di Peppino perchè i tempi non sono maturi. 

Non voglio entare in polemiche sterili contro la chiesa, sarebbe troppo facile e populista. Non so neanche quali sono le vere motivazioni che hanno indotto il presbitero a non celebrare messa, ma fa molto pensare la sua affermazione "i tempi non sono maturi". Dopo 34 anni dalla sua morte, dopo 20 anni dalle stragi che stravolsero la terra e il sangue dei siciliani, in effetti i tempi ancora non sembrano maturi. 

Non sembrano maturi per una rivoluzione culturale e sociale che ci faccia alzare la testa, che ci dia il coraggio di rifiutare ogni logica di oppressione e violenza, perchè questa è la mafia, in ogni tempo e in ogni luogo, non c'è la mafia, anzi i mafiosi di una volta sensibili e di animo nobile, veri uomini d'onore, e i mafiosi di oggi, quelli che non hanno più valori.

Ma quali valori può avere un mafioso? quale nobiltà d'animo può avere un uomo che uccide un altro uomo? Peppino Impastato evidentemente non era credente, magari pure anticlericale, ma era un uomo che credeva nelle Istituzioni e nell'uomo, a fianco per tutelare la dignità di ogni uomo e di ogni donna, un giovane impegnato nella politica, candidandosi nel suo comune a consigliere comunale, un giovane che con la sua radio sbeffeggiava i mafiosi, li sminuiva e quindi li colpiva nel loro onore, perchè la mafia si fonda sul potere riconosciuto.

altNon è più tempo di avere vittime di mafia cattolici o comunisti, missini o democristiani, un uomo ucciso dalla mafia appartiene a tutti, è il fallimento della nostra democrazia, è la sconfitta di tutti noi cittadini.

I Tempi, caro parroco di Cinisi, ha ragione non sono ancora maturi, se ancora facciamo queste distinzioni, se ancora partecipiamo a manifestazioni di parte, se ancora ci sono vittime di serie A e di serie B.

Però, caro don, sia chiaro, chi è mafioso o giustifica la mafia è contro il Vangelo e quindi fuori dalla comunione della chiesa.

Peppino Impastano non sarà stato credente, mi piace però immaginarlo a discutere e fare un programma radiofonico in cielo con Don Puglisi e sintirgli gridare non più che "la mafia è una montagna di merda", ma "mafiosi convertitevi perchè anche per voi ci può essere la salvezza"

                                                                   

Emanuele Tornatore

 

nella foto di copertina la chiesa madre di Cinisi (Pa), foto in basso a destra Peppino Impastato