Ma dove vivono i nostri amministratori? - di Giovanni Di Bernardo

Ma dove vivono i nostri amministratori? - di Giovanni Di Bernardo

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Egregio Direttore,

proprio ieri mentre navigavo attraverso i siti di informazione locali per approfondire le notizie sulla vita della nostra città, m’imbattevo in un comunicato a più voci pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Bagheria dal titolo ”Servizi e promozione turistica: protocollo d’intesa tra il Comune di Bagheria e l’Istituto tecnico turistico “Marco Polo”.

Il comunicato ci informava che il comune di Bagheria sta predisponendo un piano per lo sviluppo turistico e di promozione del territorio, e che nell'elaborazione di questo progetto utilizzerà i ragazzi (del Marco Polo) per i seguenti ambiti: "information desk nell’ambito di convegni e manifestazioni; segreteria per le fasi organizzative di convegni, mostre, manifestazioni ed altro; servizio di hostess nell’ambito delle suddette manifestazioni anche in lingua straniera(francese, inglese e tedesco); iniziative volte alla realizzazione di progetti ed interventi formativi che favoriscano lo sviluppo di competenze spendibili sul mercato del lavoro.

Una convenzione rivolta agli studenti affinché si possano iscrivere presso il “Marco Polo di Palermo ” tutto ciò a titolo gratuito.

Rimango di stucco, quasi basito . Vi chiederete, ma dove sta lo scandalo?

Lo SCANDALO sta nel fatto che i nostri amministratori non sanno, ed è ancora più grave visto che la notizia ha avuto ampia diffusione in pubbliche assemblee oltre che  in una scuola su cui gravitano quotidianamente almeno duemila famiglie, che dall’anno scolastico 2012-2013 l’istituto Tecnico “Don Luigi Sturzo” di Bagheria non sarà più ad indirizzo esclusivo Commerciale ma avrà anche l’indirizzo per il Turismo.

Ma c’è di più: già da diversi anni un corso LITUR è attivo presso l’ITC Luigi Sturzo, con tanto di stage e di alternanza scuola-lavoro svoltasi fra la Sicilia e mezza Italia.

Ma dove vivono i nostri amministratori ?

Già, perché si fa tanto parlare di turismo, si cerca di far decollare il Distretto Turistico, si parla tanto di sinergia tra pubblico e privato, e a livello di conoscenza e informazioni chi ci amministra  sembra ancora all’ABC della sinergia e conoscenza tra pubblico e pubblico .

La verità è, alla luce dei tanti strafalcioni, delle tante imprecisioni che hanno portato pure a delle sonore querele,  è che siamo nelle mani di Amministratori, che sembra non vivano la città, non conoscano le esigenze dei nostri cittadini;  sconoscono non solo le nostre scuole ma anche i loro studenti.

Ecco l’ennesimo scandalo da dimissioni .

Invece di rafforzare le nostre scuole, di chiedere ad esse convenzioni utili e rapporti solidi per sviluppare il nostro territorio, si spingono i nostri figli ad andare in una scuola all’altro capo della città di Palermo, parlando loro magari di turismo di sviluppo e di lavoro.

C'è n'è abbastanza per vergognarsi e speriamo non ci si spieghi ancora una volta (magari in separata sede) che sia tratato di un problema di comunicazione dell’assessore alla comunicazione, che non voleva comunicare ciò che invece ha comunicato.

Con relativa comunicazione di smentita del Sindaco che non aveva ancora comunicato..

Se sono questi i “nuovi” nostri Amministratori, che ho tanto contribuito ad eleggere, forse in tanti dobbiamo cominciare a chiedere scusa alla città.

Giovanni Di Bernardo

l'autore della nota è stato consigliere e assessore del Comune di Bagheria (n.d.r.)

Il neretto è della Redazione