Coinres: meglio il commissario?

Coinres: meglio il commissario?

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Di fronte allo spettacolo indegno, e ormai purtroppo settimanalmente ricorrente, che si presenta agli occhi degli incolpevoli e tartassati cittadini dei 22 comuni del Consorzio dell' ATO PA 4,
la soluzione che viene in mente non può essere che una sola: il commissariamento del Coinres.
Dopo la paradossale vicende dei conti correnti pignorati per un debito di circa 10.000.000 di Euro nei confronti dell'Amia, conclusasi con una transazione che comunque a pagare saranno gli utenti di un servizio pessimo; dopo la notizia che i vertici del Consorzio, l'ex-presidente Loddo e il direttore generale Riccardo Incagnone, sono indagati da due Procure per le ultime assunzioni che tante polemiche hanno sollevato, assunzioni peraltro la cui sospensione è stata decisa dall'Ispettorato del Lavoro; dopo la palese incapacità di sindaci e amministratori ad affrontare in maniera adeguata la situazione, non può che esserci una sola soluzione: il commissario.

A noi i commissari non piacciono, perchè sappiamo che con i commissariamenti vengono meno, i controlli, il rispetto dlle procedure, e la trasparenza nei processi decisisonali e di gestione.
Però in una città che di fronte alla sede che ospita una mostra come quella di Guttuso " La potenza dell'immagine" che migliaia e migliaia di persone vengono a visitare, fa trovare cumuli di spazzatura, ed in realtà territoriali quali le nostre che presentano beni archeologici, storici, monumentali e ambientali di rara bellezza, non è più sopportabile lo spettacolo di montagne di rifiuti che fuoriescono dai cassonetti, che riempiono le strade, che ammorbano l'aria e le coscienze.

A questo, pur riconoscendo il valore e la forza della democrazia e della rappresentanza, meglio un commissario e città, vogliamo sperare, pulite.