Asili nido: revocare subito gli aumenti

Asili nido: revocare subito gli aumenti

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Revocare gli aumenti delle rette dei nido e delle mense scolastiche, senza se e senza ma. È questo il messaggio che il Pd bagherese ha lanciato a chiare lettere

nella conferenza stampa, organizzata ieri davanti la scuola Puglisi.

Presenti la segretaria di circolo Maria Laura Maggiore, il consigliere Emanuele Tornatore e Pietro Pagano, una rappresentanza delle associazioni cittadine (Caritas, Agape, Genitori per, 3P, A Testa Alta, Cesvit, Inapa), il coordinatore cittadino di SEL, rappresentanti delle sezioni locali dell'Adoc (associazione consumatori), di Asa Confartigianato e cittadini aderenti al gruppo Facebook "Genitori contro l'aumento delle tariffe".

Tutti d'accordo a chiedere la revoca delle delibere n.1 e n.2 del 20 luglio scorso, che aumentano anche fino al 180% le rette per gli asili nido e fino all'80% quelle per la mensa scolastica

"Sono aumenti insostenibili per le famiglie bagheresi - ha dichiarato Maria Laura Maggiore, illustrando alcune tabelle elaborate dal Gruppo Facebook - anche per la contemporaneità con le misure previste nella manovra nazionale"

Occorre rivedere tutti i servizi a domanda individuale del Comune, di concerto con le parti sociali. Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Economia, Bagheria per essere in linea con gli obiettivi regionali dovrebbe raddoppiare i posti degli asili nido, vista l'insufficente copertura del servizio. In città soltanto il 6,6% dei bambini da 0 a tre anni hanno la possibilità di frequentare un asilo nido pubblico.

L'obiettivo regionale è quello di arrivare al 12% entro il 2013. A Lo Meo chiediamo di revocare le delibere e ricominciare, facendo chiarezza sui numeri e rendendo le decisioni compartecipate e trasparenti".

"Nonostante appoggiamo quest'Amministrazione - ha ribadito Emanuele Tornatore - abbiamo appreso delle delibere a cose fatte. Non ci piace il contenuto dei provvedimenti, ma soprattutto condanniamo il metodo. Non è possibile aumentare tasse e tariffe nel silenzio più assoluto, senza alcuna partecipazione della politica e delle parti sociali. Le delibere sono inique e penalizzano le classi deboli, prevediamo un crollo della partecipazione al servizio. Lo Meo è ancora in tempo a ritirarle, se no siamo pronti a dare battaglia dentro e fuori il consiglio comunale".

Pietro Pagano, in passato assessore alle politiche sociali, ha rincarato la dose: "Bisogna rivedere tutto il servizio degli asili-nido. Capire bene i costi che non si evincono dalle delibere, i servizi e la loro modalità di svolgimento. Credo che le delibere avranno un effetto immediato: quello di fare chiudere almeno un asilo nido. Così invece di aumentare i posti per i bambini li ridurremo ulteriormente. Un passo indietro per Bagheria."

Giuseppe Piazzese, genitore che fino all'anno scorso mandava il proprio figlio all'asilo di via Orazio Costantino è incredulo: "Quando quest'anno mi è arrivata la lettera da parte del Comune con la nuova tariffa ho stropicciato gli occhi. Da 154 euro dell'anno scorso, si passa a 454 euro, cioè quasi il triplo. Per la mia famiglia è insostenibile. Sarò costretto a ritirare il bambino, con l'aggravante che dovrò spiegare a mio figlio perché quest'anno non frequenterà la scuola, le maestre, i bambini dell'anno precedente."

Mimma Cinà, rappresentante della Caritas, esprime tutto il suo disappunto: "Abbiamo incontrato il Sindaco qualche giorno fa e ci ha ribadito l'importanza del primato della politica, promettendoci che prima di qualsiasi provvedimento con refluenza sulle classi sociali si sarebbe attivata una fase di concertazione. Abbiamo appreso dell'aumento delle tariffe dalla stampa, a cose fatte. Riteniamo che i provvedimenti siano insostenibili per le famiglie bagheresi, soprattutto le più povere, e ne chiediamo l'immediato ritiro".

Il rappresentante di SEL, Luca Lecardane ha dichiarato che occorre una revisione dei regolamenti comunali per preservare le classi più deboli dalla crisi che stiamo vivendo e che invece di diminuire i servizi, bisogna provare a tagliare i costi inutili, a cominciare da quelli della politica e di quei servizi, dai quali con una gestione più oculata, si potrebbero ricavare notevoli economie.

Emanuele Tornatore ha chiuso la conferenza stampa dando lettura dell'interrogazione e della comunicazione presentate in consiglio comunale dal gruppo consiliare del Pd.