La campagna di comunicazione da parte dell'Associazione NEAVA (Nuova Era A Viso Aperto), Sede Territoriale di Bagheria, dal titolo "Le donne e le politiche di conciliazione tra il tempo di lavoro e il tempo di cura: strumenti, opportunità e criticità"
• di diffondere una compiuta conoscenza sulle legislazioni di parità, pari opportunità, e delle politiche di conciliazione familiare
• di favorire una nuova solidarietà, tra le generazioni e una maggiore coscienza di genere rispetto ad un sistema di welfare eccessivamente sbilanciato sul sistema pensionistico e poco tiene conto delle condizioni che ostacolano la genitorialità
• di mettere in rete in una logica di sistema, la conoscenza delle attività già operanti e porre le premesse per migliorare, colmando le criticità - attraverso il confronto tra esperti del settori, enti istituzionali preposti ed operatori sociali - , l'offerta dei servizi a supporto delle politiche di conciliazione
Abbiamo deciso di affrontare questo tema e proporre soluzioni praticabili, perché lo riteniamo centrale rispetto al tema più vasto della qualità della vita e al grado di civiltà di una comunità, che deve poter garantire alle donne e alle famiglie, di conseguenza, una maggiore serenità nel mettere insieme gli impegni di cura con gli impegni di lavoro.
Nel nostro comprensorio ricadente nel distretto socio-sanitario D39 (Bagheria, Santa Flavia, Casteldaccia, Ficarazzi, Altavilla Milicia) troppe donne non entrano nel mercato del lavoro o decidono di uscirne perché mancano adeguate politiche pubbliche.
Il tasso di occupazione della popolazione femminile si attesta ad un esiguo 14,50%, a testimoniare la marginalità delle donne nel mercato del lavoro, anche in confronto con le aree più sviluppate del Paese.
Ancora più dilagante è il dato della disoccupazione giovanile delle donne (80,7%), 8 punti sopra la media regionale, 17 punti sopra quella meridionale, oltre 43 punti rispetto la media nazionale, 63 punti rispetto alle aree più evolute del nostro paese.
L'altro aspetto rilevante dell'evoluzione e delle dinamiche sociali e demografiche risiede nell'invecchiamento della popolazione (+ 17% tra il 2005 e il 2010; + 57,1 tra il 2010 e il 2030) che incide sulla promozione delle pari opportunità in maniera bivalente.
Ma di nuovo l'assistenza agli anziani in famiglia è per lo più demandata alle donne, che d'altro canto sono sempre più occupate fuori casa e che quindi sono gravate da doppi carichi di lavoro.
Tutto ciò dimostra chiaramente che le famiglie hanno bisogni crescenti, ma soprattutto che sono le donne a sentire la necessita di essere sostenute per tutti quei lavori di cura che all'interno dei nuclei familiari sono ancora, per cultura e costume, a loro attribuiti e che non possono essere conciliati con un'occupazione professionale.
Queste le ragioni che connotano la necessità di realizzare conoscenza e coscienza collettiva del problema affinché con un percorso partecipativo e condiviso, da parte dei portatori d'interesse, si possano individuare ed attuare soluzioni concrete e praticabili a sostegno delle donne, nel loro ruolo di mogli, madri e lavoratrici.
A questo proposito, il taglio dei fondi attuato dagli Enti Locali ai servizi sociali che si sta verificando ( servizi di cura per minori, anziani e disabili), sta creando un clima di allarme sociale, e determina la necessità di riscrivere le regole di un nuovo patto sociale. A questa fase la NEAVA, intende contribuire con l'esperienza e la professionalità delle risorse umane qualificate che operano al suo interno.
L'autrice dell'articolo P. Carla Tripoli ( nella foto di copertina)è presidente dell'Associazione NEAVA (Nuova era a viso aperto) Sede Territoriale di Bagheria