“Tale situazione comporta, sentito il parere dell’Ufficilale Sanitario, la certa e immediata chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nonchè la chiusura degli uffici comunali con grave paralisi dell’intera attività amministrativa”
Recita così una parte del documento sottoscritto da un gruppo di sindaci di comuni aderenti al Coinres
durante un incontro avuto ieri a Villa Cattolica.
Il documento che porta la firma dei sindaci di Bagheria, Casteldaccia, Misilmeri, Villabate, Santa Flavia, Altavilla, Ficarazzi, Baucina , segna una stop rispetto a recenti prese di posizione portate avanti in particolare dal sindaco di Bagheria: nel documento sottoscritto da chi rappresenta il 90% della popolazione dei comuni del Coinres; infatti, non si fa più nessun riferimento all’uscita dal Consorzio.
In poche parole ci si è resi conto che la prospettiva disegnata oltre a non avere futuro, aveva messo in allarme dipendenti e ditte che noleggiano i loro mezzi al Coinres: l’idea di liquidare l’adesione al Consorzio con una semplice delibera di giunta, organo peraltro “non competente” sull’argomento, era stata accolta con scetticismo in parecchi ambienti.
La legge obbliga i comuni comunque a far parte di un ATO (Ambito Territoriale Ottimale) rifiuti, tant’è che il consiglio comunale “aperto” di Altavilla Milicia nella seduta di giovedì sera, non ha chiesto semplicemente di uscire dall’ATO PA 4, ma di potere aderire all’ATO rifiuti che fa capo a Termini Imerese che ha un situazione più tranquilla.
Nel documento stilato ieri dai sindaci, invece si prospetta come estremamente probabile una delle “armi totali” da giocarsi nella partita aperta con la Regione, e cioè la chiusura di scuole e uffici pubblici, motivata anche con il fatto che non sarebbe possibile garantire il ritiro dei rifiuti dai locali scuole e uffici: motivazione molto debole, visto che i rifiuti delle scuole e degli uffici possono essere solo contenitori di merendine, patatine e cartacce.
Si spera però con questo provvedimento forte che fa scalpore, di smuovere il sostanziale immobilismo delle autorità politiche.
In realtà la chiusura di scuole e uffici nei fatti è uno strumento di pressione fortissimo nei confronti di chi ritarda ancora un atto assolutamente urgente e necessario, e cioè il commissariamento degli ATO rifiuti, almeno di quelli che i sindaci dei comuni hanno dimostrato di non saper gestire al meglio.
Con Bellolampo chiusa ai comuni morosi la situazione rischia infatti di degenerare sul serio.
Proprio ieri il presidente dell’AMIA, Lo Cicero, specificava in una dichiarazione pubblica che ai comuni inadempienti rispetto ai pagamenti, non si chiede in questo momento di saldare subito tutti gli arretrati, bensì di pagare in anticipo i costi di conferimento a discarica dei rifiuti prodotti: e questa sembra essere una posizione ragionevole.
Una delle prospettive da qualcuno adombrata da qualche sindaco era di andare a conferire i rifiuti presso la discarica di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, ma comporta problemi di costi e logistici difficili da affrontare.
Intanto oggi sabato alle 9.30 in Piazza Madrice è previsto il concentramento, con successivo corteo sino al Comune, della manifestazione promossa da una serie di associazioni cittadine.
Vedremo come risponderanno i bagheresi.