Diario d'agosto di un dirigente scolastico - di Vittoria Casa

Diario d'agosto di un dirigente scolastico - di Vittoria Casa

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18.., 19.., 20.., 21.., 22…! No, non è la combinazione vincente del superenalotto (anche se l’idea di giocarla e sperare di vincere per rimpinguare le casse del bilancio della scuola, confesso, mi è balenata) ma è “l’assetto variabile” delle ore delle discipline da assegnare ai docenti con cui,

da dirigente scolastico, in ossequio alla riforma Gelmini, da diversi giorni mi trovo a fare i conti. Appunto i conti!
Allora riprendiamo…

Tot ore di insegnamento, tot docenti (tagliati ed assegnati), tot classi!
Niente modulo, niente compresenze, niente attività di recupero e potenziamento . La continuità didattica? Forse!
Ecco ora i conti tornano.

 Ma quali conti?

Quelli dei ministri Gelmini-Tremonti che, tassello dopo tassello, nell’indifferenza generale continuano ad indebolire la scuola pubblica italiana.
No, non sono bastati i tagli effettuati agli organici della scuola, i 16.000 precari non confermati, il mancato inserimento nel decreto anticrisi di misure di salvaguardia dei posti di lavoro, i conti ancora non tornano e così in pieno agosto si tagliano altri 5.000 posti di lavoro penalizzando soprattutto il Sud e quei settori che dovrebbero essere invece implementati quali il sostegno per gli alunni diversamente abili e gli operatori psicopedagogici utilizzati nella lotta alla dispersione, all’evasione ed all’abbandono scolastico.
E mentre la Lega continua la sua demagogica e folcloristica campagna antimeridionale proponendo ora test di cultura locale per i docenti, ora dirigenti scolastici di quartiere, ora bandiere ed inni regionali il Sud ancora una volta viene mortificato.
E invece di invertire la rotta, di cominciare ad investire seriamente sul capitale umano e materiale di Scuole ed Università, quali luoghi aperti alla conoscenza, all’innovazione ed alla ricerca, si continua a non garantire quei diritti di cittadinanza senza i quali non ci può essere vera democrazia.

Abbiamo ancora un’ultima occasione ,non sprechiamola: utilizziamo i fondi strutturali e i FAS per sviluppare la società della conoscenza.
Investiamo sull’edilizia scolastica: molte scuole pubbliche sono in edifici vecchi, non a norma, mancano aule, laboratori e palestre; costruiamo un serio piano di interventi prevedendo un’anagrafe edilizia a tutti i livelli (locale, regionale, nazionale);
Investiamo sulla qualità del servizio scolastico con forme di reclutamento più severe per l’immissione in ruolo di dirigenti scolastici, docenti e personale ATA e con una formazione in servizio continua ed obbligatoria;

Investiamo su di un sistema di valutazione esterna serio e credibile, basato su premialità per chi lavora e sanzioni severe per gli assenteisti e gli incapaci;

Investiamo veramente per l’affermazione di una cultura europea, condizione necessaria per unire il Paese e superare il divario tra nord e sud.
Allora sì, forse i conti torneranno in termini di welfare, occupabilità e coesione sociale.

Vittoria Casa
Dirigente scolastico 2° circolo G. Cirincione