CULTURA CREA: nuove regole semplificate e una nuova misura di aiuto anti Covid- di R. Lo Meo

CULTURA CREA: nuove regole semplificate e una nuova misura di aiuto anti Covid- di R. Lo Meo

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CULTURA CREA, l’incentivo rivolto alle imprese turistico-culturali del Mezzogiorno, promosso dal Ministero della Cultura nell’ambito del PON "Cultura e Sviluppo” e gestito da INVITALIA, riparte ad aprile 2021 con due nuovi sportelli agevolativi.

Sono previsti nuovi aiuti alle imprese della filiera culturale e creativa del Mezzogiorno che hanno sofferto durante la pandemia da COVID-19 e un percorso semplificato per la nascita ed il consolidamento di iniziative imprenditoriali e no profit che valorizzano, promuovono e si ispirano al patrimonio ed alle risorse culturali nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

1. Cultura Crea Plus

Prevede una procedura a sportello che offre fino a 25 mila euro a fondo perduto alle imprese, anche no profit, attive dal 01 gennaio 2020 che hanno subìto una perdita di fatturato nel corso del 2020 a causa dell’emergenza Covid–19 e che non necessariamente intendono presentare un piano di investimenti.

Possono accedere alle agevolazioni le imprese attive alla data del 1° gennaio 2020, che svolgono attività nell’industria culturale (di cui ai Codici ATECO previsti dalla Direttiva Operativa n. 238 del Ministero della Cultura), costituite in forma societaria, e che abbiano subito un impatto negativo sul fatturato documentato da apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

In dettaglio, è previsto un contributo a fondo perduto nella misura del 100%, fino ad un valore massimo di 25.000,00 euro, per le seguenti spese ammissibili:

1. materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti;

2. utenze;

3. canoni di locazione;

4. prestazioni di servizi e prestazioni professionali;

5. costo del lavoro dipendente;

6. spese per garanzie fornite da Assicurazioni, banche o altri istituti finanziari;

7. spese per l'apertura del conto corrente bancario dedicato alle spese richieste.

 

Lo sportello sarà aperto a partire dalle ore 12.00 del 19 Aprile 2021 fino ad esaurimento delle risorse, complessivamente pari a € 30 ML.

 

2. Cultura Crea 2.0

2.1. Interventi per le nuove imprese dell’industria culturale

Si rivolge alle imprese costituite da meno di 36 mesi in forma societaria di capitali o di persone, e cooperative, ma anche società da costituire.

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di spesa:

1) di importo non superiore a € 400.000,00;

2) operanti nei settori dell’industria culturale (di cui ai Codici ATECO previsti dalla Direttiva Operativa n. 237 del Ministero della Cultura);

3) che prevedono l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato, nell’ambito dell’industria culturale.

Le spese ammissibili riguardano:

a) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili;

b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al programma di investimento da realizzare;

c) opere murarie, nel limite del 20% del programma di investimenti proposto;

d) spese di capitale circolante, nel limite del 50% del programma di investimenti proposto, riguardanti materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, prestazioni di servizi, perizia tecnica e polizza assicurativa, spese notarili, costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato.

Le agevolazioni previste riguardano un finanziamento agevolato, a tasso d’interesse pari a zero, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa e della durata massima di otto anni di ammortamento, oltre ad un preammortamento di un anno per il periodo di realizzazione dell’intervento, e un contributo a fondo perduto, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa; le percentuali sono elevabili a 45% a mutuo e 45% a fondo perduto se l’impresa richiedente ha le caratteristiche di impresa femminile o impresa giovanile o sia in possesso del rating di legalità; l’agevolazione relativa alla quota di capitale circolante è concessa esclusivamente nella forma di finanziamento agevolato.

2.2. Interventi per il terzo settore nell’industria culturale

Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni i soggetti del terzo settore iscritti a: 1) registri delle Organizzazioni di volontariato delle Regioni; 2) Registri delle Associazioni di promozione sociale nazionale e regionali; 3) Anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale; 4) Registri delle Imprese.

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente Titolo esclusivamente i programmi di importo non superiore a € 400.000,00 inseriti in una o più delle seguenti aree: a) attività collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio; b) attività collegate alla fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio; c) attività di animazione e partecipazione culturale.

Sono finanziabili esclusivamente i Progetti operanti nei settori dell’industria culturale (di cui ai Codici ATECO previsti dalla Direttiva Operativa n. 237 del Ministero della Cultura) ed aventi un legame funzionale con uno o più attrattori (di cui all’elenco indicato nella Direttiva Operativa n. 237 del Ministero della Cultura).

Le spese ammissibili riguardano:

a) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili;

b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al programma di investimento da realizzare;

c) opere murarie, nel limite del 20% del programma di investimenti proposto;

d) spese di capitale circolante, nel limite del 50% del programma di investimenti proposto, riguardanti materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, prestazioni di servizi, perizia tecnica e polizza assicurativa, spese notarili, costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato.

Le agevolazioni previste riguardano un contributo fondo perduto, in misura pari al massimo al 80% della spesa ammessa, elevabile al 90% se l’impresa richiedente ha le caratteristiche di impresa femminile o impresa giovanile o sia in possesso del rating di legalità.

Le domande verranno istruite, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, sulla base di alcuni criteri, quali: le competenze professionali dei soci proponenti, le potenzialità del mercato di riferimento, i vantaggio competitivi individuati, l’introduzione in azienda di innovazione processo, di prodotto, organizzativa e commerciale, la sostenibilità economico e finanziaria delle iniziative proposte.

Sarà possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2021.

Il nuovo sistema di incentivi costituisce una importante opportunità per giovani e meno giovani che intendono avviare una nuova impresa sfruttando le potenzialità economiche delle risorse artistiche, culturali e ambientali di cui è ricco il nostro territorio.

Bagheria (PA), 30/03/2021

Dott. Roberto Lo Meo