Anche a Bagheria migliaia di studenti in piazza per i Fridays for Future

Anche a Bagheria migliaia di studenti in piazza per i Fridays for Future

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Come in altre 180 città italiane e in tutto il mondo, anche gli studenti delle scuole superiori di Bagheria sono scesi in massa in piazza a manifestare per i fridays for future, manifestazione ispirata dalla piccola Greta Thunberg a salvaguardia dell'ambiente e dell'ecosistema del pianeta terra.

 Erano veramente tantissimi gli studenti, almeno 2500 secondo la Polizia, che in un allegro e colorato corteo hanno sfilato lungo le vie di Bagheria tra slogan, cartelloni e canti a difesa dell'ambiente e del futuro che gli appartiene.

Questa volta però i nostri giovani, nonostante gli innumerevoli tentativi di strumentalizzazione e di screditarli, avevano un importante motivo per essere in piazza come milioni di altri coetanei in tutto il mondo, far sentire la propria voce contro la progressiva distruzione dell'ecositema della terra a causa di politiche scellerate da parte dei governi mondiali. 

Non si è trattato di un giorno di scuola saltato, come viene invece invocato da alcuni detrattori che non hanno forse compreso la portata dell'avvenimento, ma di un' importante presa di coscienza collettiva da parte di quei ragazzi  di cui troppo spesso di parla negativamente, ma che invece avrebbero tanto da insegnare ai più grandi. 

Una manifestazione assolutamente spontanea scevra da logiche politiche, che come detto ha ottenuto una partecipazione di massa.

 La città ha dimostrato di esserci, in un momento decisivo per le sorti del nostro pianeta, come ci dicono da anni gli scienziati di tutto il mondo. I giovani di Bagheria in sintonia con quelli sparsi nel resto del mondo, a testimoniare la vitalità e la spinta di progresso che le nuove generazioni rappresentano in una società un pò retrograda come la nostra.

I  ragazzi chiedono ai governi azioni concrete per invertire a livello planetario la spinta autodistruttiva che la popolazione della terra ha intrapreso. 

Indubbiamente occorrono anche azioni concrete da parte di ogni singolo individuo e un cambio radicale dei notri stili di vita, ma sono proprio i più giovani ad essere avanti anni luce rispetto alle precedenti generazioni in questo ambito, e non si può certo rimproverare a loro di aver reso la terra un ecosistema instabile, dato che lo hanno invece ereditato. 

La manifestazione di oggi, lungi dall'essere un'inutile passeggiata, è stata invece come la miccia di un lungo processo di cambiamento di cui i giovani saranno i protagonisti e a cui riponiamo le nostre speranze.

Lorenzo Gargano 

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