Condono edilizio: occhio agli espropri

Condono edilizio: occhio agli espropri

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Molti siciliani e bagheresi sono interessati in particolare ad uno dei provvedimenti del governo contenuto nel pacchetto "anticrisi" per rilanciare l’economia e “fare cassa”.

Ecco quali sono le norme che toccano più da vicino: in base alle ultime leggi sul condono edilizio del 2003 -2004 ed in base alle richieste di sanatoria presentate , il governo prevedeva di incassare dal condono 25,2 milioni.
In realtà ne sono stati effettivamente incassati 20 di milioni di Euro.

Questo vuol dire che qualcuno di quelli che ha rateizzato il pagamento non ha pagato una parte delle rate.
Il governo intende recuperare questi 5 milioni con una procedura rapida e coattiva, prima che quanto dovuto allo Stato diventi inesigibile.
Vediamo come: se il debito è superiore ai 5.000 Euro scatterà la procedura per l’esproprio dell’ immobile, con un meccanismo estremamente veloce, perché se il debito non supera il 5% del valore dell’immobile non sarà necessario iscrivere l’ipoteca.

Sia che il debito superi o sia inferiore ai 5.000 Euro, scatterà comunque la chiamata da parte del fisco.
La norma approvata dal governo prevede che il concessionario della riscossione potrà accedere ai conti bancari del debitore insolvente, e eventualmente rivalersi attraverso di essi, qualora l’evasore non paga entro 60 giorni dalla data di ricevimento della bolletta.

I contribuenti che invitati a presentarsi per giustificare l’omesso pagamento, assolveranno ai loro obblighi nei confronti dell’erario 15 giorni prima del “rendez vous” con il fisco potranno usufruire di una sanzione dimezzata ( il 12,5% piuttosto che il 25%), e non dovranno presentare garanzie per le rate successive.
Insomma chi avesse omesso di pagare, o per dimenticanza o per altro, si dia una mossa, perché Berlusconi fa sul serio.