Giorno 4 novembre p.v. è stata convocata la Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia dell’ATO 1 Palermo. Di cosa si parlerà nella conferenza? Sicuramente di argomenti che avranno ricadute economiche sulle tasche di tutti i cittadini.
Questa conferenza sarà chiamata, sicuramente, a ratificare la tariffa del Servizio Idrico Integrato, ancora non determinata a distanza di quasi un anno e mezzo dalla firma del contratto di gestione con la società aggiudicataria APS - Acque Potabili Siciliane S.p.A.
Sappiamo tutti, e certo non per le informazioni fornite alla cittadinanza dagli attuali amministratori, che l’articolazione tariffaria presentata da APS SpA non è stata approvata a novembre 2007 e neppure dopo perché le denunce pubbliche e l’opposizione in conferenza fatte da alcuni Sindaci e le simulazioni sugli aumenti spropositati pubblicati da LIBERACQUA hanno provocato diversi ripensamenti tra vari amministratori.
Purtroppo, tra questi non possono certo essere annoverati i nostri amministratori che, invece, hanno accelerato le procedure di consegna degli impianti e delle reti senza minimamente rivedere i criteri che stanno portando ad aumenti smoderati della tariffa del S.I.I., senza alcun ritorno tangibile di efficienza del servizio di erogazione dell’acqua, di efficacia in termini di miglioramento della qualità dell’acqua e di economicità del servizio. si pongono alcune domande all’Amministrazione nella persona del Sindaco (di turno):
Come la mettiamo con l’acqua inquinata ad Aspra per la quale Lei ha dovuto emettere una ordinanza di non potabilità?
Come la mettiamo con gli investimenti previsti nel POR, nel primo piano quinquennale, con quelli a fondo perduto della Comunità Europea che dovevano essere rendicontati entro il 31 dicembre del 2008 a pena di decadenza?
Come la mettiamo con la Vostra presa di posizione, ufficializzata in occasione della conferenza stampa del 23 giugno 2007, a favore della gestione pubblica dell’acqua col fatto che invece Bagheria è uno dei pochi comuni ad avere chiesto (e da subito!) ad APS SpA la presa in carico della gestione, consegnando tutte le reti?
Come la mettiamo col fatto che, dopo il Consiglio Comunale aperto sul problema dell’affidamento della gestione dell’acqua ad una società privata, nessun amministratore abbia sentito la necessità di informare i cittadini sulle scelte effettuate; che nessun amministratore abbia sentito la necessità di sentire cosa ne pensano i cittadini su scelte politico-amministrative di lungo periodo come l’affidamento trentennale del servizio di gestione dell’acqua?
Sappiamo perfettamente che la “democrazia rappresentativa ”svolge il proprio ruolo di effettuare scelte collettive basate sul mandato elettorale ottenuto", ma sappiamo anche che non si può lasciare la gestione di un servizio in regime di monopolio ad una società privata che si prefigge come ragione sociale il ricavo di utile di gestione facendo ricadere sui cittadini gli oneri per gli investimenti attraverso la ricarica degli stessi oneri in tariffa.
Può tutto questo definirsi una vera vergogna? Si ritiene di sì!
Il Consiglio Comunale aperto aveva fatto intravedere la possibilità di conservazione della gestione pubblica della gestione del servizio idrico integrato; perché, allora, avete avuto tanta fretta a consegnare nel dicembre 2007 gli impianti e le reti? Avete verificato la possibilità di praticare altre strade anche in considerazione dell’articolazione tariffaria che faceva già intravedere gli aumenti delle fatture.
Un’altra domanda.
Come la mettiamo con gli avvisi di pagamento che noi cittadini bagheresi abbiamo ricevuto, avvisi che dovrebbero costituire fatture in acconto per il servizio ricevuto ma che sono soltanto carta straccia? Infatti, secondo il D.P.R. n° 633 del 26/10/1972, una ricevuta per essere considerata fattura deve contenere le seguenti informazioni:
- natura e qualità del servizio oggetto dell’operazione
- quantità e costi unitari del servizio erogato in modo da identificare perfettamente la base imponibile
Inoltre, si ricorda che nella fattura devono essere indicati, secondo quanto previsto dal regolamento del S.I.I. approvato e vigente nell’ATO 1 Palermo, anche:
1) la data di lettura del misuratore
2) il consumo (reale o stimato) ed il periodo di riferimento
3) la lettura precedente e quella attuale
4) l’articolazione tariffaria per fasce applicata
Considerato che con gli avvisi ricevuti, in nessuna parte sono riportati i dati indicati, in virtù di cosa noi cittadini bagheresi (compresi voi cittadini eletti) dobbiamo pagare queste “bollette”?
Ancora. Si è, purtroppo, notato che la società APS SpA in questi mesi di gestione del servizio a Bagheria risulta ancora scarsamente organizzata e riesce, in maniera insoddisfacente, ad affrontare le emergenze (vedi Aspra); si chiede, pertanto, al Signor Sindaco e agli amministratori tutti, che sempre devono costituire unitariamente l’unico interlocutore per il cittadino, quali gravi motivi, non noti agli umani cittadini bagheresi, hanno fatto sì che potesse essere accelerato l’iter dell’affidamento? Cosa abbiamo guadagnato noi cittadini bagheresi (compresi voi, Sindaco Assessori e Consiglieri, si ripete, pure cittadini bagheresi) con tale consegna?
Perché non si è dato corso alla costituzione della Consulta dei cittadini per l’acqua, richiesta a gran voce dai cittadini in quel famoso consiglio comunale aperto del giugno 2007?
Perché non si è dato corso alla nomina di un Curatore delle acque, quale interlocutore politico-amministrativo espressione della stessa amministrazione comunale, sempre richiesto in quel consiglio comunale aperto?
Perché non si è sentita la necessità di predisporre un tavolo di concertazione sul tema gestione acqua con le varie forze sociali bagheresi?
Perché si continua con la mancanza di informazione ai cittadini?
Alcune domande anche ai consiglieri comunali. Dopo quel consiglio comunale, le cui proposte sembrano essere, anzi sono rimaste lettera morta, Voi consiglieri da che parte state? Ma avete capito l’importanza delle scelte fatte o no? Insomma ci siete o ci fate? Così facendo, cosa state amministrando? Cosa e per conto e nell’interesse di chi?
Certo, probabilmente il fatto che l’allora presidente del consiglio, malgrado abbia espresso (in quel consiglio comunale aperto) la propria opinione che è meglio e giusto aumentare la tariffa per ridurre gli sprechi (!?), sia stato premiato con voti a valanga a consigliere provinciale per curare allo stesso modo gli interessi dei bagheresi, lascia anche voi perplessi sul come muoversi in quella che impropriamente si chiama politica! Ma si pensa realmente di difendere così gli interessi di noi cittadini bagheresi, voi compresi?
Tommaso Impellitteri