È da alcuni anni che sollecito per una diversa percorrenza lungo le sedi viarie collegate al nostro svincolo autostradale per ovviare all’intasamento, a costo praticamente zero.
Ciò che mi ha sempre stranizzato è stato, da un lato, la condivisione (con l’autorità competente e con alcuni degli assessori che si sono avvicendati) delle indicazioni date e, dall’altro lato, il non essere state attuate, se non per una sola delle stesse indicazioni, malgrado fosse stato sempre suggerito di predisporre, ovviamente, una simulazione.
Ultimamente è andato in onda pure un servizio su TeleOne, con l’ulteriore indicazione che, a fronte di poche migliaia di euro, si potrebbe avere, senza trauma per nessuno perché l’area è già del Comune, adeguato parcheggio (e conseguente ampliamento di corsia) nella striscia adiacente l’Opera Pia, fra l’altro senza alcuna necessità di demolire la stessa. Ma non è mai pervenuta alcuna controdeduzione o altro, né la stessa Amministrazione ha mai pensato ad un concorso di idee …
Il motivo, almeno ad oggi, sarà di sicuro che l’Amministrazione avrà avuto altre indicazioni, almeno da parte della Provincia; tant’è che, appena qualche settimana fa, è stato comunicato il progetto di un altro svincolo, in quell’area ove qualche decennio fa un gruppo di tecnici bagheresi aveva (a gratis) indicato, in contrapposizione all’inattuabilità del bizzarro “svincolo-medaglione”! Tempi che furono!
È stato comunicato che il finanziamento di 10,5 milioni di euro (a carico dell’ANAS) è sicuro; e che i lavori dovrebbero iniziare a fine 2009 e durare circa 2 anni. Mentre, circa l’attuale svincolo, pare che il Sindaco (sicuramente su indicazione degli esperti) ha perorato la demolizione (!?) della Opera Pia per l’avvio della costruzione di una rampa che agevoli il rientro di quanti provengono da Incorvino ecc …
Non conosco dati tecnici a riguardo per cui non mi posso esprimere, anche se sono molto scettico sulla sua funzionalità. In verità, qualche interrogativo non può non sorgere. I lavori, infatti, in zona Scotto-Lanza non dovevano servire a quanti sono in zona Incorvino e comunque a monte dello svincolo? Inoltre, perché demolire l’Opera Pia quando si può recuperare per attività polifunzionali (che posso esplicitare in altra sede) o almeno ipotizzare una tale eventualità dopo qualche simulazione sui versi di percorrenza …. che è, si ripete, un’azione fattibile sin da subito?
Ad ogni modo, che ben vengano i lavori in contrada Scotto-Lanza, la previsione di un altro svincolo e di una nuova rampa (demolendo l’Opera Pia), se sono questi ultimi realmente interventi risolutori e non soldi in buona parte sprecati. Di sicuro, le semplici indicazioni date sullo svincolo, nulla hanno inteso togliere e/o tolgono agli interventi cosiddetti risolutori. Era e resta sottinteso.
Vorrei aggiungere un’altra perplessità circa le opere in corso, dal punto di vista delle ‘priorità di intervento’. Mi spiego. Se attuando le indicazione più volte date (che si ripete sino alla nausea sono fattibili da subito e a costo praticamente zero o irrisorio) si abbattessero i tempi di intasamento dell’80%, (al di là della sacrosanta rimostranza collettiva del perché non si sia fatto prima e/o si debba ancora soffrire per chissà quanto tempo!), una nuova rampa e/o un nuovo svincolo (seppure necessario) potrebbero, oggi, non costituire una priorità per lo sviluppo del nostro territorio, almeno sotto l’aspetto del turismo. Potrebbe, al contrario, essere una priorità quell’attesissimo porto turistico ad Aspra per il quale, già nell’anno 1960, l’Amministrazione sul quotidiano locale così affermò: “Finalmente Aspra ha il porto!”. Sono passati 50 anni e siamo ancora a zero! Non è che dovrà succedere altrettanto per il nuovo svincolo?!
E, pertanto, tralasciando altre considerazioni su opere tanto proclamate in Sicilia per chissà quale contingente e indispensabile sviluppo, opere che sono servite però ad altro (vedi ponte sullo stretto di cui si pagò una penale di 10 milioni di euro all’impresa aggiudicataria Impregilo…. perché i lavori non poterono avviarsi …. e si era in campagna elettorale …..!) e la cui storia può fare da “mala scuola”, mi chiedo e chiedo: perché non sistemare, come suggerito, l’attuale svincolo e ‘concentrare tutte le forze’ per la realizzazione del porto turistico ad Aspra in un programma di serio ed ampio respiro di sviluppo?
La mia è una modestissima opinione, già espressa negli anni ’70: lo sviluppo di Bagheria parte dal mare, parte da Aspra. Ma questa è veramente un’altra storia.
Personalmente, è da lì che partirei, curando nel mentre la minima presentabilità del territorio.
P.s.: Sono bene accette tutte le critiche, le più severe anche sul piano tecnico-professionale. Si resta, fra l’altro, dell’avviso che un ottimo (sotto tutti i punti di vista) strumento a cui una Amministrazione dovrebbe seriamente ricorrere è il concorso di idee, quanto meno per le opere di ampia rilevanza.
Ing. Tommaso Impellitteri