Sistema di videosorveglianza: oltre al mancato regolamento ci sono altri problemi

Sistema di videosorveglianza: oltre al mancato regolamento ci sono altri problemi

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Abbiamo rilevato qualche giorno fa il mancato avvio del 'mitico' sistema cittadino di videosorveglianza di cui si parla da anni, e che, malgrado la installazione della strumentazione tecnica sià di fatto avvenuta, ancora non funziona, o per meglio dire non funziona come dovrebbe.

 

Ci era stato detto che mancava il regolamento ed avevamo sollecitato chi di dovere, la politica dunque, ad attivarsi: i consiglieri Massimo Cirano e Maddalena Vella ci hanno segnalato che già da tempo avevano sollecitato l'amministrazione ad attivarsi in questo senso, senza tangibili risultati.

In realtà la questione è più complicata e rischia di andare a cacciarsi in un vicolo cieco.

La Ditta aggiudicataria ha sistemato le videocamere nelle aree segnalate di concerto tra il comune e le autorità di Polizia, ha attrezzato una stanza presso il comando della Polizia Municipale dove sono stati sistemati due maxischermi e un pannello di controllo dei 62 occhi elettronici che possono essere 'richiamati' singolarmente dall'operatore per una più approfonita osservazione.

Il regolamento non è questione secondaria perchè dovrà stabilire se il controllo dovrà avvenire in diretta, almeno per una parte della giornata o semplicemnte si potranno visionare le immagini ladove se ne ravvisi la necessità, alla bisogna in poche parole.C'è poi la formazione del personale che pare dovrebbe essere a carico della ditta che ha effettuato la sistemazione delle apparecchiature.

Qualche mese fa, allorchè comandante della Polizia Municipale era ancora Costantino Di Salvo, si è svolto, presenti numerosi operatori di polizia municipale, un incontro dove erano presenti il sindaco Patrizio Cinque, l'assessore Fabio Atanasio, il comandante Costantino Di Salvo ed il R.U.P. del pregetto, con i responsabili dell'impresa; ed in questa sede sono venute fuori delle 'criticità' che rischiano di compromettere le finalità e l'efficacia dell'impianto.

E' stato osservato che le telecamere posizionate presentavano un grado di risoluzione inadeguato per cui non era possibile capire in certi casi dalle immagini con chiarezza che cosa avvenisse nei luoghi dove erano state posizionate, ed inoltre che l'angolatura di posizionamento in parecchi casi era tale da non consentire, per esempio, la lettura delle targhe delle autovetture e di altri dettagli.

Questo vuol dire che sfuggiva l'individuazione di eventuali infrazioni, piccole o grandi che fossero e che l'esame delle immagini utile alle forze di polizia per risalire ai responsabili di eventuali reati era sostanzialmente monco.

I responsabili della Ditta hanno replicato che le caratteristiche tecniche delle telecamere erano quelle definite in progetto e che anche il posizionamento e l'angolo di visuale era stato concordato con i tecnici del comune.

A questo punto la situazione di stallo, perchè stando a quanto ci è stato riferito l'impianto non sarebbe stato ancora collaudato; è funzionante con i 'limiti' di cui abbiamo riferito, il personale di polizia municipale, quando necessario ed in maniera informale lo consulta.

Il tutto però nell'incertezza normativa più totale e con i limiti tecnici e di efficienza di cui abbiamo parlato. Chi e quando scioglierà il nodo?

Angelo Gargano