Da stamane uomini e mezzi del Coinres sono tornati al lavoro, ma occorrerà almeno una settimana per liberare la città dai rifiuti, e le immagini di questi giorni resteranno nella mente dei cittadini per qualche tempo in più.
Non per tantissimo tempo, per fortuna o purtroppo.
Speriamo che gli impegni che sindaci e amministratori del Consorzio hanno assunto nei confronti dell’AMIA e dei dipendenti vengano rispettati e che l’accordo tenga.
Interverrà poi la legge di riforma degli ATO rifiuti, ma prima e a prescindere dalla legge, sindaci, direttore generale e amministratori del Consorzio hanno il dovere di fare chiarezza e pulizia.
E se non lo faranno loro, dovrà essere la magistratura a farlo.
Chi ci conosce sa, quanto sia lontana da noi l’idea della via giudiziaria per risolvere i problemi, ma dopo quello che abbiamo visto, non c’è, crediamo, altra strada.
Come e chi ha fatto le assunzioni? Quanti sono i sorveglianti, gli impiegati e gli addetti alla raccolta? e soprattutto quali mansioni svolgono in effetti?
Perché i comuni non trasferiscono al Consorzio, e tempestivamente, le somme dovute?
Perché non apre la discarica di Bolognetta? Che fine ha fatto la raccolta differenziata?
Come è stato possibile partorire un “mostro” siffatto, che ha centinaia di dipendenti, che assorbe risorse ingenti e che lascia i nostri paesi in questo stato. Chi, come e perchè ha provocato questo disastro?
Non può esserci un solo responsabile, sono tanti i pubblici amministratori che avevano avvistato il rischio, ma hanno taciuto per comodo o per calcolo.Ora non possono tirarsi indietro, perché sono stati i complici di questa disfatta da tempo prevista.
Chi ha mortificato in questo modo la propria città, trasformata in periferia di paese da terzo mondo, deve delle spiegazioni.
Mai come in queste giorni abbiamo visto, rabbia e impotenza, sdegno e tristezza, indignazione, incredulità e stupore, e ahimè, anche tanta rassegnazione, tra i nostri concittadini.
Un’ultima considerazione: forse per l’urlo continuo delle sirene delle autobotti dei Vigili del Fuoco, è arrivata flebile e quasi inesistente la voce della politica e dei politici solitamente loquaci.
C’era da aspettarselo. Una cosa però la vogliamo dire. L’accordo politico che va a delinearsi, e qualunque sarà accordo che si farà tra i partiti, e qualunque essi siano, U.D.C. o non U.D.C., deve avere al primo posto non le generiche tirate antimafia, messe nei programmi, ormai lo sanno tutti, per gettare un po’ di fumo negli occhi, ma la Dignità, intesa nell’accezione più ampia del termine, della nostra città, in questi giorni umiliata e offesa.