A Bagheria i sindacati dei comunali sul piede di guerra: da domani stato di agitazione

A Bagheria i sindacati dei comunali sul piede di guerra: da domani stato di agitazione

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Assemblea calda questo pomeriggio nell'aula consiliare di Bagheria, presenti in forze i rappresentanti sindacali delle sigle più rappresentative dei dipendenti comunali: per la Cisl il segreatro provinciale della Funzione pubblica Mario Basile, oltre a Salvatore Badami e Carmelo Greco, per la CGIL ci sono Maurizio Comparetto e Pino La Piana, i segretari aziendali Francesco Cangialosi e Vito Lopes per la Uil, Salvatore Provenzano per la CSA, ed infine Antonio Lo Coco, Maurizio Donina e Nicola Di Salvo per il Dicap-RSU.

Brucia ai sindacati e ai lavoratori l'atteggiamento intransigente dell'amministrazione che è rimasta ferma sulle proprie posizioni, e cioè niente sospensione delle delibere perchè già due settimane prima della concertazione c'era stato uno scambio di informazioni sui contenuti delle delibere riguardanti il personale con i sindacalisti; ma brucia anche la diaspora di un folto gruppo di dipendenti delle categorie Ae B che hanno nei giorni scorsi aderito alla FILDI, sindacato con il quale l'amministrazione comunale ha accettato di aprire un tavolo separato non essendo questi ultimi firmatari di contratto.

A chiusura della discussione alla unanimità sono state prese una serie di determinazioni, a partire da quella di aprire una fase di lotta e di protesta nei confronti dell'amministrazione che si rifiuta, a detta dei sindacati, di aprire un confronto serio sul merito di una ricerca condivisa per il miglioramento della qualità dei servizi offerti dal comune, che si debbono ispirare a  principi di efficienza, risparmio e tutela dei livelli occupazionali.

Questo fase di confronto, sostengono i sindacati, è stata ignorata dagli amministratori.

Si va pertanto verso uno stato di agitazione, a partire sin da domani, che dovrà mettere in campo una serie di iniziative che avranno  come interlocutori, dipendenti, cittadini e istituzioni, sino ad arrivare al Prefetto e all'Assessorato regionali, inetrlocutori presso  cui verranno denunciate la violazione di norme di legge e di contratto, oltre a scelte e decisioni che rischiano di creare danni irreparabili ai lavoratori e agli utenti.

Un'azione quindi non solo di tutela di interessi particolari ma di un interesse più generale legato alle esigenze dei cittadini, che il comune rischia ormai di mettere in secondo piano rispetto a decisioni tecnicistiche e fuori dalla realtà.